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Autore: Mirokia    21/01/2007    9 recensioni
Questa è una ficcy che racconta il ritorno di Li Shaoran da Sakura...LEGGETE E COMMENTATE PLEASE!!! KISSSSSS
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Li Shaoran, Sakura Kinomoto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vado via

Sto tornando…

 

Arrossisco…

Perché mi sento così impacciato quando ti penso?

Forse per la tua bellezza ineguagliabile, o forse per il tuo sorriso sincero e allegro. O forse per le tue incertezze e la tua ingenuità.

Ingenuità…

È per questo che non hai mai capito?E’ per questo che avevi sempre lo sguardo rivolto verso Yukito, inconsapevole che facendo ciò stessi calpestando i miei sentimenti? Eri ingenua, ignoravi ciò che provavo per te. Non riuscivi a vedere le evidenze. Tomoyo ha capito immediatamente e cercava di spingermi nella tua direzione senza successo perché tu mi consideravi solo un amico, anzi forse mi consideravi solo un contendente delle carte di Clow.

In effetti, il mio compito era quello di collezionare tutte le carte prima di te. Come eravamo diversi…io, sempre imbronciato e disadattato con mille segreti e misteri.

Tu, bellissima ragazzina solare e felice che prendeva tutti gli avvenimenti della vita in modo positivo.

 

Ecco come ti vedevo, chissà se adesso sarai cambiata. Da quant’è che sono partito?Dapprima tenevo il conto dei giorni, delle settimane, dei mesi…un anno? Forse due? Non ricordo, so solo che voglio rivederti al più presto,Sakura.

 

Ma un’altra cosa la ricordo…ricordo quando ci siamo congedati sicuri che non ci saremo più rivisti.

Il dolore che provai in quel momento era talmente forte che piansi. Si piansi per te, Sakura. Ma la mia decisione era stata presa, non potevo continuare a soffrire come una femminuccia vedendo il modo innocuo in cui mi ignoravi. Decisi di tornare da mia madre a Hong Kong, ma come dirtelo? Come sarei riuscito a staccarmi da te?

***************************************

Flashback

Dovevo dirtelo. Forse anche tu saresti stata felice senza di me, o chissà magari avresti sofferto…

Quel martedì ci salutò anche Eriol, doveva partire anche lui. Nonostante fosse stato per un po’ un nostro nemico, tu eri scontenta per la sua partenza e, con la mia notizia ti avrei reso la giornata triste.

Ti chiamai e tu mi accolsi con un sorriso, come sempre.

No, non ce la facevo, la tristezza mi invase. Ti abbracciai forte, fortissimo, come non avevo mai fatto prima e poi ti guardai negli occhi. Verdi, brillanti, vivaci.

I nostri visi erano vicinissimi, tanto che, respirai a fondo il tuo profumo. Tu mi guardavi interrogativa.

“Restiamo ancora un po’ così, ti prego!” ti strinsi di nuovo al petto e ti accarezzavo la testa.

Cosa mi saltava per la testa? Non avevo fatto una cosa del genere a nessuno. Ma forse l’ho fatto perché ti amo con tutto il mio cuore, la mia mente e le mie forze.

“Che cosa ti succede Shaoran?” mi chiedi lasciandoti abbracciare.

“Non hai ancora capito? Vado via  per sempre. Me ne vado a Hong Kong, lo capisci?”

Il tuo sguardo, allegro e birichino come quello di una bambina, si annebbiò perdendosi nel vuoto. Non riuscivi a rispondermi.

Per non soffrire più di quanto stavo già soffrendo, mi staccai da te e corsi a prendere i bagagli. Sarei partito quel giorno stesso. Quel maledetto martedì.

Andarmene era la cosa giusta, ne ero certo. Avrei dimenticato Sakura e avrei iniziato una nuova vita, magari innamorandomi di una ragazza che riesca a notarmi.

 

Ma mi sono sbagliato, tu mi notavi. Ti importava di me e della mia partenza. Hai raggiunto l’aeroporto a piedi, di corsa per potermi fermare, per potermi dire quelle due fatidiche parole che neanche io sono mai riuscito a confessarti.

Ma quando ti vidi arrivare era troppo tardi, stavo salendo sul pulmino che mi avrebbe portato all’aereo. Posso avere la consolazione di aver sentito la tua voce per l’ultima volta:”Shaoran, non andartene, ti prego! Io ti…ti…”

Lo sportello si chiuse mozzando le tue parole. L’ultima cosa che vidi fu il tuo occhio triste che lasciava scivolare una calda lacrima, una lacrima identica alla mia che bagnò il vetro del pulmino.

 

Ma ora sto tornando e tu non lo sai. Vorrei vedere la tua faccia sorpresa quando mi vedrai a scuola.

La mia grande auto si ferma davanti all’abitazione. Quanti ricordi! Scendo e mi guardo intorno. Non si sente niente a parte un debole rumore di passi che si avvicinavano.

Mi volto e mi sorprendo quando ti vedo con Tomoyo mentre gustate un gelato.

 

Oh! Sei bellissima! I capelli ti sono cresciuti e sono sostenuti da alcune mollette sparse sulla testa qua e là. Sei più alta, come me d'altronde, e la tua nuova divisa scolastica ti rende perfetta.

Anche Tomoyo, alta e carina. Mi vedi e mi riconosci.

La tua felicità è oltre ogni limite. Getti il gelato alla fragola da un lato e inizi a correre. Io allargò le braccia e ti accolgo abbracciandoti. Non ci sono parole fra noi due, solo un profondo bacio che esprime l’amore che proviamo l’uno per l’altra. “Ti amo” riesco a dire e tu rispondi:”anch’io ti amo! Come sono felice!”

 

I loro cuori si sono riuniti e dichiarati. I due ragazzi, ora, sono finalmente felici dopo un anno o più che non si sono visti né sentiti. E si amano ancora, come quando si erano divisi. Se l’amore è forte non potrà mai morire.

 

 

Fiuuuuuu! Ho finito. Ma quanto ci ho messo a scriverlo? Non ricordo, forse uno o due anni…no scherzo! Comunque questa è la mia prima ff su Card captor Sakura perché di solito scrivo ff su Inuyasha. Spero che vi piaccia…RECENSITE!!! Bacioni a tutti i fan degli anime & manga! KISSSSSSSSSSS

 

   
 
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