Film > Saw - L'enigmista
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Autore: Kaleido    06/07/2012    0 recensioni
Questa è la mia prima fanficiotn vera e propria su saw. Parte dalla fine di saw 6,in pratica è un Saw 3d secondo me.Altri orribili test vengono compiuti,le trappole continuano a scattare inesorabili..e Jill intanto crede che l'unico pericolo da scampare sia lo polizia..ma non è così..
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo Jill si svegliò piuttosto riposata:la sera prima era andata a letto presto e era riuscita a dormire bene,nonostante i numerosi problemi.Si alzò e sentì una musica provenire dalla cucina,Samantha era già sveglia allora.Aprì la porta e andò in soggiorno,nella cas risuonavano le note della canzone “Total eclipse of the hearth”


Once upon a time i was falling in love
But now i’m only falling apart
Nothing i can do
A total eclipse of the hearth”

“Una volta ero innamorata
ma ora sto cadendo a pezzi
Nulla che io possa fare
Un eclissi totale del cuore”





“Once upon a time there was light in my life
But now there's only love in the dark
Nothing I can say
A total eclipse of the heart”


“Una volta nella mia vita c’era la luce
Ma ora c’è solo l’amore nelle tenebre
Nulla che io possa dire
Un’eclissi totale del cuore”




Jill non si stupì che Samantha stesse ascoltando proprio quella canzone,in un certo senso era proprio adatta a lei.Entrò in cucina e sentì il buon profumo del caffè e del pane tostato. “Buongiorno” entrò salutando “Buongiorno” rispose Sam senza voltarsi dal ripiano dove stava preparando la colazione.Jill si accomodò al tavolo della cucina e subito le venne dato in piatto con due fette di pane tostato e una tazza di caffè.”In frigo c’è del burro,serviti pure.Io ho già mangiato,ora esco.Dunque puoi sentire la radio,vedere la televisione e leggere i libri.Ti pregherei però di non frugare nei miei cassetti,sono pieni di documenti importanti o di cose personali e non mi va che qualcuno ci metta le mani,ok?” “Tranquilla non ficcherò il naso nei tuoi affari” “Benissimo,non so se tornerò a pranzo,in caso ci vediamo stasera.”Samantha uscì di casa e lei si mise a fare colazione con molta calma.Era tutto molto buono come la cena della sera prima d’altronde.Samantha era sempre stata brava a cucinare,questo perché il alto di lei più “normale”,quello più fragile.non era ancora morto del tutto.Era miracolosamente scampato alla disgrazia successa.
Finito di mangiare si alzò e mise il piatto e la tazza nel lavello,li lavò e li rimise al loro posto.Andò in soggiorno e cominciò distrattamente a guardare i dvd che erano in un mobile sotto al televisore.C’erano vari titoli abbastanza famosi: Kill Bill vol 1,Kill Bill vol 2,Lo squalo,Un lupo mannaro americano a Londra….gli altri Jill non li conosceva.Optò per “Lo squalo” era da tanto che non lo vedeva e comunque aveva bisogno di occupare il tempo.

Si svegliò di soprassalto sentendo la porta che si apriva.Dopo pranzo si era addormentata per la noia più che per la stanchezza.Si alzò di scatto dal divano e vide con sollievo che era solo Samantha che rientrava “Che..che ore sono?” chiese confusa “Le sei e mezza,oggi sono uscita prima,tanto non avevo clienti” .Sam si fermò a gurdarla un attimo con un sopraciglio alzato “Hai dormito sul divano..” osservò con voce abbastanza seccata “Sì,scusa stavo leggendo e..” l’avvocatessa alzò una mano “Non fa niente”.Sam andò in cucina a mettere a posto la spesa,infatti era entrata con delle enormi buste,benché in casa non mancasse quasi nulla. Jill pensò che in fondo era una mania giustificabile.la seguì in cucina pee aiutarla a sistemare la roba.Diede un occhiata dentro le buste e vide che una era piena di zuppe in scatola,minestrine e simili.La fissò perplessa “Ieri sei stata fortunata ,avevo voglia di cucinare.Ma non sempre è così,o almeno a volte torno troppo tardi per farlo e così mi arrangio”disse Sam interpretando il suo sguardo.”Senti..è stata una giornata breve ma stressante,credimi certi clienti hanno delle pretese impossibili e non c’è rassicurazione che tenga.Non sono convinti della mia abilità perché non ho uno studio privato…beh,tralasciando questo,ho bisogno di un caffè,lo prendi anche tu?” “Sì,ok.Ti aspetto di là” disse Jill uscendo dalla cucina e andando nella sala accanto.Sul tavolo c’era posato il giornale di quella mattina.Si sedette e lo afferrò: ovviamente la prima pagina era dedicata a lei.Richiuse il quotidiano,non voleva leggere tutto quello che c’era scritto su lei e su John.Fece girare lo sguardo per la stanza senza fissare nulla in particolare però.Per ora si stava riposando ma non sarebbe potuta rimanere lì per sempre.Avrebbe dovuto cambiare completamente vita:un nuovo stato,una nuova casa e chissà quale lavoro…e tutto per uno stupido errore commesso a causa della fretta.Arrivò Samantha con due tazze in mano e gliene porse una,dopodiché s iandò a sedere all’altro lato del tavolo.Jill bevve un sorso di caffè.Era leggermente amaro,ma non ci badò.”Voglio proprio vedre che scrivono su di me!”pensò decisa,ma più che altro curiosa di sapere come la polizia l’aveva trovata.Cominciò a leggere l’articolo,continuando a bere ma,a un tratto,si fermò:qualcosa non quadrava.

“…e secondo il defunto dottor Heffner,anatomopatologo,il dottor Bennet sarebbe stato ucciso o da un uomo gravemente ferito oppure da una donna.La polizia,dopo le prove trovate su Jill Tuck,accredita quest’ultima ipotesi,ulteriormente confermata dal fatto che chiunque abbia rubato i cadaveri nell’obitorio la scorsa notte,non poteva di certo essere un uomo adulto perché la finesta dalla quale il ladro si è introdotto era decisamente troppo piccola….”

Qesto era il pezzo di articolo che l’aveva lasciato di sasso: lei non aveva ucciso nessun dottor Bennet e nemmeno rubato i cadaveri in obitorio.Che cosa stava succedendo?.Alzò lo sguardo ma ebbe un capogiro.la vista era sfocata,strinse gli occhi per vedere meglio ma nulla.Stava male.Si alzò di scatto dalla sedia,spaventata.Un senso di pesantezza la invase,facedondola cadere a terra.Riuscì a girarsi sulla pancia e a vedere Samantha.La donna non le stava correndo incontro per soccorerla e non stava nemmeno chiamando un’ambulanza,come Jill si era aspettata.No.Stava sorridendo.E in quel momento comprese:era stata lei a uccidere Bennett,a rubare i cadaveri…ma perché fare tutto ciò?.Samantha si alzò e le girò intorno,guardandola sprezzante “Ti conviene riposare,Jill,appena l’effetto del sonnifero finirà dovrai fare un bel test.Beh,un test fatto a modo tuo diciamo..” concluse con un gran sorriso.Jill si sentì invadere dalla furia e dall disperazione “Cagna! Brutta puttana!” le urlò con voce sempre più flebile “Brutt…cagn….”,dopodiché i sonnifero fece effetto.
Samantha guardò Jill contorcesi sul pavimento mentre cercava di sfuggire all’effetto del sonnifero.Era un farmaco potente,non ci sarebbe riuscita;infatti pochi secondi dopo crollò.Si abbassò al livello della donna “Pensavi di avere il controllo,non è vero? Ma nessuno si salva senza superare dei test” ,Con una risatina soddisfatta si alzò e andò in camera da letto. Mise una mano sotto il comodino,tastando la parete liscia del mobile.Le sue dita incontrarono un’oggetto,lo prese:era un cellulare,attaccato sotto al mobile con lo scotch.Accese l’apparecchio e compose un numero.Attese qualche secondo,il telefono dall’altro capo scattò “L’ho presa.Te la porto” disse solo questo e dopo riattaccò.Andò in bagno e mise la batteria e la carta sim del cellulare nel lavello,dopodiché aprì l’acqua,con un crepitio la barreria morì raggiunta presto dalla sua compagna.Perfetto,prove telefonate eliminate.Ripassò nel salone,davanti a Jill,dopodiché andò a prendere corde e nastro adesivo.”Si comincia” disse alla donna addormentata.
   
 
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