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Autore: NatsuVIII    06/07/2012    5 recensioni
Sabriel piccina picciò!
E' una AU, ma ci saranno ancora angeli, demoni e divinità pagane.
Solo che i nostri fratellini preferiti, così come l'orso di famiglia (ed intendo Bobby, non John) non sono cacciatori ... anzi non sono neanche umani.
La trama sostanzialmente è che Gab tenta di acchiappare Sam, che non ne vuole sapere XD!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing, Yaoi | Personaggi: Gabriel, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Corteggiamento?!?
Quello E’ un maledetto stalker!



- Saaaaaaaaammmmmmmmmmmyyyyyy!
O cavolo, no! Non di nuovo!
Sam Winchester spalancò gli occhioni verdi e saltò in piedi terrorizzato, guardandosi forsennatamente intorno e cercando un buon posto dove nascondersi (in effetti era così turbato da non curarsi neanche del libro che gli era caduto a terra; se l‘avesse saputo Dean … l‘ultima volta che il maggiore aveva rovinato un libro tutte le divinità di loro conoscenza, più o meno intima, si erano visti recapitare una sua foto di quando aveva quattro anni e la madre gli aveva propinato un imbarazzantissimo costume da leone).
Va bene qualunque cose, una botola, un passaggio interdimensionale, un buco nero, anche un stramaledetto sgabuzzino per le scope. Presto, devo fare presto prima che …
- Ouch!
Il più giovane dei Winchester rischiò seriamente di franare a terra quando una specie di bolide gli si lanciò addosso, artigliandosi alla sua povera schiena e facendogli perdere almeno tre millenni di vita.
Maledizione a lui-
E soprattutto maledizione a suo fratello che non poteva scegliersi una graziosa divinità minore, nooo, lui doveva andare a impelagarsi con UN ANGELO (grazia, piume e scoraggiante mancanza d’umorismo come dotazione base, e di un’altra religione per giunta!).
Che poi Cass non era neanche male, era tranquillo, intelligente e faceva felice suo fratello; in realtà Sam lo adorava, perché lui non era razzista ed il fatto che Cass fosse di un’altra specie - diamine, persino di un’altra religione! - non faceva differenze. Davvero!
L’unico difetto di Cass erano due suoi fratelli.
Baltazhar era il più grande bastardo che mondo e sovramondo avessero conosciuto, conoscano e conosceranno mai, e sembrava aver eletto a sua nuova ragione di vita “Vediamo se anche gli dei della guerra pagani, alias Dean Winchester, riescono a morire d’aneurisma cerebrale!” ed era campione mondiale del “Imbarazziamo a morte Sam Winchester!”.
Sam aveva il fondato sospetto che le azioni dell’altro fossero l’infelice progenie di una natura intrinsecamente stronza ed un complesso del fratello di proporzioni decisamente bibliche.
L’altra piaga era il pennuto che gli stava attualmente felicemente abbarbicato alla schiena.
- Sammy Sam, sono venuto a trovarti!
Ma perché a me! Voglio dire, sono solo un povero semi-dio minore custode della conoscenza! Questi non dovrebbero stare con qualcuno del loro rango?! Che poi maggiore è il grado più sono sbroccati di testa!
Il povero semi-dio non poté fare a meno di pensare che queste erano le numerose colpe che John Winchester aveva accumulato nel corso della sua luuuunga ed avventurosa vita, che ricadevano sui suoi sfortunatissimi, semidivini, figlioli.
- Arcangelo Gabriel. A cosa dobbiamo la tua visita, qui nel gelido panteon nordico?
L’arcangelo si decise finalmente a scendere dalla sua schiena per poi affrontarlo con un broncio. Era incredibile come riuscisse a farlo con un bastoncino di zucchero che gli faceva capolino dalle labbra.
- Non essere così formale Sammy, in fondo siamo praticamente parenti grazie a Cassy! Non sei felice di vedermi?
E così dicendo si mise a sbattere le ciglia, che erano lunghe in una maniera che era semplicemente imbarazzante per un uomo!, e s’appiovratò al braccio del più alto.
Sam cercò, oltre a scrollarsi di dosso l’altro, di scacciare il disturbante pensiero di Cas e Dean insieme, impegnati in non-voleva-sapere-cosa, perché certe cose erano semplicemente troppo disturbanti! e di dimenticare che per colpa del suo amato fratellone tra poco sarebbe stato imparentato con uno stronzo ed un maniaco.
Oh, le gioie della famiglia!
Si sforzò comunque di mantenere un briciolo di cortesia, giusto perché l’idiota, oltre a tirar fuori dolciumi da non-voleva-sapere-dove, poteva anche incenerirlo con uno schiocco di dita.
Perché la vita è una merda ed io non posso neanche difendermi dai maniaci che m’insidiano!
- Gabriel! Staccati subito! COSA ci fai qui? E soprattutto COME hai fatto a trovarmi?
- Oh bhé, non è che sia stato particolarmente difficile, o sei in camera tua o sei qui in biblioteca. In camera non c’eri, quindi …
- SEI ENTRATO IN CAMERA MI … No, non voglio sapere come e perché, e soprattutto COSA hai fatto! Quello che voglio sapere è perché siete qui e non nel paradiso o dovunque vi raduniate voi pennuti quando non siete occupati a pettinarvi le ali.
- E’ Natale!
Sam si pizzicò il ponte del naso mentre s’imponeva di non cancellare il ghigno assolutamente deliziato dell’altro con un cazzotto ben piazzato.
Sempre la stessa storia!
- Gabriel, cerca di seguirmi, okay? Il Natale è una festività cristiana e noi NON siamo cristiani. Indi noi NON festeggiamo il Natale. O la Pasqua, o qualsiasi altra festività legata al vostro messia.
L’arcangelo s’imbronciò, come se il fatto che le divinità pagane non festeggiassero le ricorrenze cristiane fosse un affronto personale che l’altro gli aveva fatto.
Solo che poi scrollò le spalle, sollevò gli occhi al soffitto e sorrise sornione.
Ah, aveva anche abbrancato Sam, che alla vista della smorfia dell’altro aveva cercato di darsi alla fuga. Aveva paura a farlo, ma alzò gli occhi per vedere cosa aveva attirato l’attenzione dell’arcangelo.
- Sammy! Hai visto cosa c’è appeso lassù?
- Vischio! COSA DIAVOLO CI FA IN BIBLIOTECA DEL VISCHIO?!?
- Oh, lascia perdere queste piccolezze, noiosone! Lo sai cosa si fa sotto il vischio?
Gabriel osservò divertito, anche se leggermente urtato nella sua autostima, Sam passare da perplesso, a imbarazzato, per poi ritornare perplesso ed infine terrorizzato, con un bel po’ d’incavolato per concludere il mix.
Il nostro, infatti, realizzato cosa voleva esattamente l’altro, aveva provato a scappare, solo per scoprire di essere letteralmente incollato al pavimento ed all‘altro.
- Gabriel, cosa …?
- Oh, è stata un idea di Balty. Non puoi lasciarmi finché non mi dai un bacino.
- CHE COSA?!? Gabriel, liberami s-u-b-i-t-o!
- Non posso.
- Cosa significa che non puoi?
- Certe cose non si sciolgono così facilmente.
Al che Sam, che non aveva mai ringraziato tanto la sua altezza, che teneva la sua faccia a debita distanza dal maniaco abbarbicato a lui, fece l’unica cosa possibile.
Sollevò la testa e si produsse in un grido degno di un indiano apache.
- DEEEEEEAAAAAAAAAAAAAANNNNNNNNNNNNNNN!



Gabriel ponderò se d’ora in avanti dovesse premunirsi di sgabellino quando veniva a far visita all’altro; maledizione, non ci arrivava!
O bé, si potevano fare tante altre cose divertenti.
- GABRIEL! Leva subito quella mano da lì!

  
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