Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: My Pride    06/07/2012    7 recensioni
Afferra la mia mano e non lasciarla andare, poi alza lo sguardo a quel cielo coperto. Sotto di esso si celan le stelle.
Si diceva che tutti nascevano e vivevano sotto lo stesso cielo, ma valeva anche per mondi diversi?
[ Partecipante alla challenge «Contest of Passions» indetta da ellacowgirl ]
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Crossroads The One Hundred Prompt Project
 
Titolo: Crossroads { Letters from Munich (to Amestris)
Autore: My Pride
Fandom: FullMetal Alchemist
Tipologia: Flash Fiction
[ 518 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale
Rating: Verde
Avvertimenti: 
Movieverse, Bromance, What if?
Prompt: 7° Argomento: AstronomiaUniverso
Benvenuti al banco dei prompt: Pacchetto introspettivo › 04. Cielo


FULLMETAL ALCHEMIST © 2002Hiromu Arakawa/SQUARE ENIX. All Rights Reserved.

    Il profumo penetrante dell'erba e dei fiori gli giungeva alle narici come una piacevole carezza, mentre, seduto su una roccia con un telescopio ben sistemato ai suoi piedi, l'ex Alchimista d'Acciaio si perdeva nell'osservare la moltitudine di stelle che popolavano il cielo di Monaco.
    Da quando si era ritrovato in quel mondo, Edward aveva sviluppato un certo interesse per l'astronomia, ed era ormai da svariate settimane che si ritrovava ad arrampicarsi su per la collina con il suo fedele telescopio - comprato usato per centocinquanta marchi, per quanto avesse borbottato tra sé e sé che si trattava di un vero e proprio furto, essendo un oggetto di seconda mano - e il suo libro sugli astri celesti per imparare quanto più possibile sulle costellazioni. In mancanza di tomi sull'alchimia che conosceva, si era detto, avrebbe potuto tenere in allenamento il cervello studiando le particolari scienze di quell'universo, e fino a quel momento non era mai stato deluso. Aveva impiegato un paio di giorni per trovare l'esatta posizione dell'asterismo che lì chiamavano Großer Wagen, ed era persino riuscito a distinguere Mizar, una delle stelle che lo componevano.
    Era rimasto affascinato dallo splendore di quegli astri e aveva rimpiato il disinteresse che aveva rivolto loro quando ancora si trovava ad Amestris, chiedendosi distrattamente se i libri che aveva sfogliato fuggevolmente nel suo mondo contenessero le stesse informazioni dei tomi che si era ritrovato a leggere lì a Monaco. Si diceva che tutti nascevano e vivevano sotto lo stesso cielo, ma valeva lo stesso anche per mondi diversi? Non lo sapeva, però fu a quei suoi stessi pensieri che distolse lo sguardo dal telescopio e abbassò gli occhi, carezzando distrattamente la copertina in pelle del libro che si era portato dietro. Dentro di esso aveva riposto le lettere che, in quel momenti di solitudine, aveva scritto a tutti coloro che aveva lasciato ad Amestris, e, forse per nostalgia, forse per semplice capriccio, aprì il libro a pagina ventidue, doveva aveva premurosamente nascosto quelle che aveva scritto al Colonnello Mustang.
    Allungando una mano ne afferrò una, scuotendo il capo con una mezza risatina divertita quando si ritrovò a leggere ciò che lui stesso aveva scritto. Era un vero e proprio idiota, forse più di quel Colonnello di merda. Confessargli nero su bianco le sue ambizioni, le sue paure e i suoi dubbi riguardo quel mondo in cui si trovava, pur sapendo che quella lettera non sarebbe mai giunta a destinazione... bah, doveva essere decisamente impazzito. Non gli aveva mai parlato di niente del genere in tutti quegli anni e aveva cominciato a farlo proprio adesso che si trovavano così lontani.
    Scosse nuovamente il capo e sbuffò, abbassando di poco le palpebre. Quella sarebbe stata la prima cosa che avrebbe fatto non appena trovato un modo per tornare, aveva deciso. Anzi, rettificò immediatamente nella sua mente, lui s
arebbe riuscito di sicuro a tornare. E a quei suoi stessi pensieri, Edward si ritrovò a sorridere, stringendo fra le mani quel pezzo di carta prima di sollevare nuovamente lo sguardo verso il cielo. Lassù, da qualche parte in quei mille universi e mondi, quello stupido Colonnello lo aspettava ancora.






_Note inconcludenti dell'autrice
Della serie: a volte ritornano. Non scrivevo una storia su questo fandom da mesi, ma era da un paio di giorni che la nostalgia mi attanagliava e non ho potuto proprio fare a meno di scrivere questa flash fiction, anche se non era esattamente ciò che avevo in mente. Insomma, volevo una Roy/Ed ed è invece uscita una storia decisamente diversa da quella che avevo progettato
Il tema probabilmente è molto abusato e la storia non spicca esattamente di originalità, però, ecco, non era all'originalità che miravo, ma semplicemente a mettere nero su bianco qualche parola su un fandom che per anni e anni mi ha accompagnata durante la mia carriera di fanwriter e che ha fatto battere il cuore a parecchie di noi
Non ci tornavo da tanto e ci sono rimasta un pochino male nel vedere che la Roy/Ed è ormai un ricordo - spunta una storia ogni tanto e la cosa mi dispiace -, ma spero che, prima o poi, questo pairing tornerà a spopolare come un tempo. Mettiamo comunque da parte queste mie note malinconiche, e spero che la storia vi sia in qualche modo piaciuta nonostante la sua assolutà semplicità

Commenti e critiche sono ben accetti, ovviamente
Alla prossima. ♥


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