Zacky camminava da ore avanti e indietro per il salotto di casa propria, mentre Matt stava a fissarlo vagamente divertito.
“Allora, quel è il tuo piano?” si decise a dire il cantante.
“Piano? Oh, certo, il piano. Be, vado a casa sua e faccio quello che devo fare, no?” Vee guardò l’amico speranzoso.
“Sì be ma non puoi arrivare lì così dal nulla senza una scusa!”
“Una scusa. Mh, una nuova canzone su cui lavorare?” Zacky era già pronto al mega facepalm che sarebbe seguito da parte del cantante, che tuttavia sorrise annuendo incoraggiante.
“E’ un inizio, ora chiamalo e va da lui!” Matt gli porse il telefono, e subito Zack si affrettò a comporre il numero.
Mezz’ora dopo, Zacky si trovava davanti a una villetta sulla Main Street di Huntington Beach, indeciso sul da farsi. Prese un bel respiro e schiacciò il campanello. Nemmeno due secondi dopo la porta si spalancò e Vengeance si trovò davanti la perfezione fatta a persona, o per meglio dire, Brian.
“Ciao Zacky” Haner gli sorrise e lo fece accomodare nel salotto, prendendo poi posto di fianco a lui sul divano.
“Allora, questa canzone?” Gates continuava a guardare Zacky incuriosito, aspettando una sua risposta.
“Veramente…” il più piccolo tirò fuori il proprio cellulare e si alzò dal divano, facendo partire una canzone.
“Vee ma che stai facendo?” Brian guardava il chitarrista con gli occhi sbarrati, ma con la stessa curiosità di quando l’aveva accolto a casa.
“Be, in qualche modo dovevo farmi perdonare dei miei comportamenti in questo periodo” il piccoletto sorrise malizioso e si tolse la maglia a ritmo della musica “E poi, non dimentichiamoci che giorno e oggi” continuò lo spogliarello in silenzio, lanciando ogni capo al ragazzo sul divano.
Brian, dal canto suo, si godeva lo spettacolo ridacchiando sotto i baffi.
Quando Zack fu del tutto nudo si avvicinò al moro fino a essere a cavalcioni sulle sue gambe, poi posò le labbra carnose su quelle sottili di Haner, che ricambiò il bacio appassionatamente, fino a rimanere senza fiato.
“Dio, Vee, mi farai morire un giorno di questi” mormorò tra un bacio e l’altro, sentendo Zacky ridacchiare mentre spostava l’attenzione delle proprie labbra sul collo di Gates e contemporaneamente cercava di spogliarlo.
Quando entrambi furono nudi, fu il turno di Brian di esplorare il corpo del compagno. Le sue labbra seguirono tutte le linee dei tatuaggi di Zacky, che intanto ansimava sotto il tocco esperto del moro, il quale poco dopo fu sopra di lui, dentro di lui, ovunque.
Entrambi gemevano dal piacere, e quando poco dopo vennero, Brian sentì finalmente di aver trovato qualcuno che facesse parte di lui.
“Buon compleanno Brian, ti amo” sorrise Zacky, lasciando che il moro gli si accoccolasse sul petto, e qualche istante prima di scivolare nel sonno, gli parve di sentire Brian rispondere.
“Ti amo anche io, Vee”



Okay, dovevo scrivere anche una Synacky prima o poi:°D ecco, spero leggiate e recensiate sto schifo e niente, BUON COMPLEANNO BRIAN!