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Autore: Melis    07/07/2012    3 recensioni
È nata da un pomeriggio di noia totale.
Un bosco, una luce, una ragazza ed un'ombra.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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That I see.

 
Una follia. Un’assurda e stupida follia.
Ecco cos’era. Ecco cosa Anya aveva visto in realtà. Solo follia.
In fondo, cos’altro poteva essere?
Molto probabilmente qualcuno stava passando da quella parti con una torcia.
Si spiegherebbero la luce, e l’ombra.
Dopotutto c’è sempre una spiegazione razionale.
Non è detto che, tutto ciò che ci sembra strano, debba per forza essere soprannaturale, o attinente al misterioso.
C’è una spiegazione razionale a tutto.
 
Questi erano i pensieri che anche lei, Anya, aveva liberato nella sua testa, ma, nonostante fossero suoi , nemmeno lei ne era poi così certa.
Perché qualcuno sarebbe dovuto andare nel bosco, a quell’ora di notte?
È vero, in quel bosco, e, a quell’ora di notte, c’era anche lei, ma lei, per quanto possa sembrare assurdo, aveva un buon motivo per esserci.
Quel bosco era il suo rifugio. Era la sua casa. Il suo nascondiglio.
Era quel luogo in cui andava ad ogni ora del giorno e della notte. Ogni volta che ne sentiva il bisogno.
Se ne stava lì, tra gli alberi, non molto distante dalla stradina che la portava a casa.
Si lasciava cullare dal silenzio, dalla solitudine e dal buio della notte.
Quella notte però, non era né sola, né al buio.
Una luce le aveva mostrato un ombra. Strano no?
Una luce splendente quanto il sole, le aveva fatto notare, al centro di essa, un’ombra.
Come se fosse una persona che brillava.
Come se fosse un angelo.
Solitamente lei a queste cose ci credeva, eppure, trovarsele davanti, era tutt’un altro effetto.
Non era in un film, né tantomeno in uno dei suoi amati libri.
Era nel suo bosco, nella sua realtà.
Era la sua vita.
 
Il giorno dopo tornò in quel bosco. Stesso posto, stessa ora, stessa ombra illuminata.
E, come anche il giorno prima, lei scappò.
Questo accadde per settimane, mesi.
Ma poi, un giorno, qualcosa cambiò.
Lei, nuovamente in quel bosco. La luce nuovamente davanti ai suoi occhi.
Quando la luce riapparve, lei era seduta con la schiena poggiata ad un albero, a pensare e rivivere. Mille ricordi le facevano capolino nella testa, come ormai, ogni giorno che andava in quel bosco.
Questa volta però, lei, non era scappata. Era rimasta lì, a fissarla, a cercare di capire cosa fosse.
Dunque si avvicinò, lentamente. Passo dopo passo. 
Era lì, a pochi centimetri. E, quando davvero si trovava vicina alla soluzione di quel mistero, la luce scomparve, lasciando delle piume a terra.
“Un angelo” Pensò Anya.
Forse Anya aveva ragione, o forse no.
Ad ogni modo quella fu l’ultima volta che vide quell’ombra luminosa, così, nel suo cuore, e, nella sua testa, rimase un angelo. E, che lo fosse o meno, non le importava. Per lei era un angelo, il suo angelo protettore.
   
 
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