GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO
CAPITOLO 1°: LEI e LUI
Si trovava
nell’ufficio del preside.
Come quasi
tutti i giorni.
Non che le
importasse molto, non le importava di niente, soltanto che quel rompipalle era
in ritardo e ad Help non piaceva aspettare.
Non le piaceva
per niente.
D'altronde,
nessuno la faceva mai aspettare, perché quando ciò succedeva le conseguenze per
il ritardatario erano terribili.
Help
se ne stava stravaccata
sulla poltrona di fronte a quella del preside, con i piedi appoggiati sulla
bella scrivania in legno.
In mano aveva una sigaretta accesa, e dal numero delle cicche nel
portacenere, non era la prima.
Attaccato sul
muro alla sua sinistra c’era un cartello con sopra scritto:
“VIETATO
SEVERAMENTE FUMARE”
La cosa non le
importava minimamente.
Se lei voleva fumare, fumava.
Se lei voleva fare qualcosa, la faceva.
Si poteva dire che quella fosse “la sua scuola”
Ed in effetti era così. Fin dal primo giorno che era arrivata,
Help aveva fatto capire chiaramente a tutti, sia alunni che
professori, chi comandava.
Persino il
preside non aveva molto potere su di lei.
Si poteva dire che avessero paura di lei.
Ed era proprio così.
Help era una ragazza bellissima: aveva un
fisico atletico, con curve ben definite e abbondanti, la carnagione chiara,
occhi azzurri colore del ghiaccio e una bellissima bocca rosata.
I lunghi
capelli neri, sempre raccolti in una coda di cavallo, erano intervallati da
ciocche fuxia, e sul fianco destro si poteva
intravedere un tatuaggio tribale.
Al naso portava
un orecchino ad anello, e alle orecchie aveva cinque percing,
due da una parte e tre dall’altra.
Si truccava
sempre pesantemente: ombretto nero, matita nera a
circondarle gli occhi e rossetto rosso acceso.
Indossava jeans
larghi, una canottiera che si legava dietro al collo bianca,
che lasciava scoperta la pancia, e un paio di polsini azzurro chiaro ai polsi.
Il tutto le
dava un’aria alquanto trasgressiva.
Ma lei non aveva solo l’aspetto
trasgressivo, lei ERA trasgressiva: Help era una vera e propria
teppista.
Non c’era
nessuno in grado di tenerle testa e di imporle la sua volontà.
Non c’era
nessuno in grado di farsi rispettare da lei.
Ho almeno, era questo ciò che Help aveva sempre creduto.
ªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªª
Era appena uscito
dalla palestra.
Un coro di voci e di applausi lo accolse.
Un sorriso apparve
sul suo bellissimo volto: avevano vinto un’altra partita.
Come sempre il
merito era per la maggior parte suo, e, come al
solito, all’uscita della palestra, una folla di fan lo stava accogliendo calorosamente.
Sesshomaru era
abituato: succedeva tutte le volte.
In fondo lui era
il capitano della squadra di basket della scuola.
Alto, muscoloso,
dal fisico atletico, Sesshomaru era il migliore: non c’era nessuno in grado di
tenergli testa.
Se voleva fare canestro lo faceva.
Nessuno poteva fermarlo quando si prefissava un obbiettivo.
Se però state
pensando che lui fosse uno fissato di sport, con i
muscoli al posto del cervello, vi sbagliate.
Sesshomaru era il
ragazzo più intelligente di tutto l’istituto. Gli piaceva studiare ed eccedeva in tutte le materia.
Tutti i professori
stravedevano per lui, considerandolo una promessa.
C’è da dire
inoltre che Sesshomaru ODIAVA i teppisti: non li poteva sopportare.
Per questo motivo,
era diventato il “protettore” dell’istituto: nessuno faceva il bullo quando c’era lui in giro.
Per meglio dire, nessuno
faceva il bullo nella “sua scuola”.
Per questo motivo,
Sesshomaru era il ragazzo più popolare della scuola
Beh, a dire la verità il motivo principale era un altro: con lunghi
capelli argentati occhi color dell’ambra e un’aria leggermente tenebrosa,
Sesshomaru era bellissimo.
Indossava sempre
jeans larghi, magliette attillate che lasciavano intravedere gli addominali ben
definiti e occhiali da sole: tutto ciò lo faceva sembrare un divo di Hollywood.
Non c’era ragazza
che non gli morisse dietro.
Tutte impazzivano
per lui ed ognuna era disposta a tutto pur di diventare la sua ragazza.
Non che lui avesse
una ragazza fissa: con tutte quelle che poteva avere, Sesshomaru cambiava
spesso.
La sua ragazza in
quel momento era Kagura, una bella ragazza con i capelli neri e un fisico
fantastico. La loro storia durava già da alcune settimane: era la più lunga che
avesse mai avuto.
A parte qualche
rara eccezione, Sesshomaru considerava le ragazze come dei giocattoli che
poteva sostituire a suo piacimento.
Servivano solo a
divertirlo e a soddisfare i suoi desideri.
In fondo, lui
poteva avere qualunque ragazza desiderasse.
Nessuna
riusciva a resistergli.
Ho almeno,
questo era quello che Sesshomaru aveva sempre creduto.
ªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªª
CIAO! AVETE VISTO? SN TORNATA
CON UNA NUOVA FF!
Sì, questa ha uno stile
completamente diverso, ma spero che vi piaccia comunque.
Spero di essere riuscita ad
incuriosirvi!!!!!!!!!!!!!!!!1
Se sì, continuate a seguirmi,
vi assicuro che la storia è avvincente è che il meglio
arriverà in seguito.
Lo so, lo
so.
Sesshomaru in questa ff è un vero stronzo, vorrei
potervi dire che in seguito migliorerà ma….non voglio svelarvi niente!
Cmq io lo trovo ancora meglio così!
Aspetto i vostri commenti,
che spero siano tantissimi.
Allora…arrivederci al
prossimo capitolo!!!!!!!!!!!!