Sono sicura al centouno percento di essere sola in casa, mamma è a mare, papà ha accompagnato mio fratello ad una partita di pallone e io sto sudando, anche in posti che non ho mai pensato potessero espellere liquidi. Fa caldo, un caldo pazzesco e io sono in mutande.
Non ce la faccio più.
Poi all'improvviso questa presenza. Non la vedo, ma la sento. Mi alita sul collo, sa di cioccolato e nervosismo, provoca crampi alla pancia e mal di schiena, divento intrattabile e poi di nuovo normale, e poi intrattabile e poi normale, tutto in un secondo. BASTA! Non lo sopporto più, non mi sopporto più.
Che si aprano le cataratte, che il sangue scorra a fiumi, che il caldo aumenti. Che sia l'inferno, tanto dura solo cinque giorni.
Writer's Cave
Dopo mesi di silenzio stampa sono tornata! Poco seguita e poco brava come sempre, ma ci riprovo.
Storie di famiglia l'ho abbandonata, ho avuto altro per la testa. Imperdonabile, ma è così. Cercherò di aggiornare il più presto possibile, il che probabilmente mi richiederà almeno due settimane.
No, non è esattamente il modo per farmi amare...