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Autore: Werewolf1991    07/07/2012    1 recensioni
Myotismon si trova costretto a chiedere un favore molto umiliante a casa Kamiya...perché qualsiasi cosa è meglio di Piedmon e dei suoi orribili fiocchi rosa...
Proseguimento della fic "Adorabile" di Kymyt, fatta col consenso dell'autrice.
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hikari Yagami/Kari Kamiya, Taichi Yagami/Tai Kamiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A mali estremi…


NOTE: Questa fic è nata a seguito della lettura da parte della sottoscritta della fic “Adorabile” di Kymyt. Dopo aver ricevuto il permesso dell’autrice, la qui presente Werewolf1991 vuole dare un seguito, sperando che sia decente, della stessa con un colpo di scena che spera apprezzerete. Passate a leggere quella fic, se volete saperne di più!
 

Sbuffò, contrariato. Era riuscito faticosamente a liberarsi della sua presenza ingombrante, distraendolo, dopo che il suo tentativo di strangolarlo era miseramente fallito.
Era bastato un attimo e, dopo ore di tortura, con lui che continuava a commentare in maniera schifosamente seria, quanto sembrasse adorabile, a suo dire, era sgattaiolato via, lontano da lui, e, a passo deciso era arrivato oltre il portale che separava Digiworld e la Terra.

Non poteva credere che lui avesse potuto pensare che con quel…quel…tremò di disgusto, al solo ricordo di quell’orribile nastro rosa che lui gli aveva messo addosso.
Ma come aveva osato, oltretutto, all’aperto, dove tutti potevano vederlo?

Aveva tentato di mantenere il sangue freddo, di ragionare con lui, di indurlo a farlo smettere, diamine, aveva persino tentato di strangolarlo!
Ma niente. Lui aveva solo riso e continuato, come se nulla fosse.

La cosa sarebbe anche potuta finire dopo un po’ che lui si fosse divertito, ma, sfortunatamente per Myotismon, quello era stato solo l’inizio.
Ma la ciliegina sulla torta era stato che, in quel momento, almeno la metà degli abitanti del mondo digitale, erano passati da quelle parti.

Conscio che ormai, quasi sicuramente, tutto Digiworld stesse ridendo di lui, e che la sua reputazione, che aveva faticosamente costruito, con anni e anni di crudeltà innumerevoli e inenarrabili, fosse ormai completamente distrutta…

-Non trovate che abbia ragione io?- Le parole melense e compiaciute di  quel clown malriuscito gli fecero digrignare ancora una volta, i denti, in maniera che ben poco aveva a che fare coi suoi soliti modi raffinati e affascinanti.
Questo lo riportò alla sua decisione.
Non aveva alternative.
Si stava dunque recando sulla Terra, a fare l’unica cosa che avrebbe potuto salvarlo dall’impazzire totalmente. Senza contare che gli avrebbe anche fatto molto male.
Prese un respiro profondo, Myotismon, il grande dominatore di Server, mentre si passava una mano guantata sui capelli biondi, e si avvicinava alla casa dei Prescelti del Coraggio e della Luce, Tai e Kari Kamiya.
Già. Proprio loro.

 I ricordi si fecero strada in lui, mentre si ripeteva per l’ennesima volta che non c’era altra scelta.
Tai, il Prescelto del Coraggio, si ricordava il vampiro, non era molto sveglio, ma era molto protettivo nei confronti della sorellina, Kari…
Già, Kari…Prescelta della Luce e partner di colei che, per Myotismon, rappresentava il più grande ostacolo e, allo stesso tempo, paradossalmente, in quelle circostanze, la sua unica speranza di salvezza!
-Chissà come starà la cara micetta…sarà sorpresa di vedermi!- Fece, sogghignando tra sé e sé, per poi rabbuiarsi di colpo.
Il pensiero che lei non accettasse gli attraversò la mente per un breve attimo, e lo fece sussultare.
No, si disse. Lei non era tanto crudele.
Dunque, arrivato davanti alla  porta, bussò ed attese.
L’ansia lo faceva sentire nervoso, ma s’impose di restare calmo.
Si sentiva una voce di donna, dall’interno.
Probabilmente era la madre dei ragazzi.

-Si, arrivo…- Pronunciò, per poi aprire la porta, ed affacciarsi all’ uscio.
Myotismon era ben consapevole dell’effetto che la sua visione provocava alle donne. L’aveva usata spesso e volentieri sia nel mondo reale che a Digiworld, per attirare le sue prede e privarle del sangue, per nutrirsene.
Ripensò per un breve attimo a quanto il sangue degli umani sembrasse più succoso e consistente rispetto a quello dei Digimon.
Poi si riscosse e rimase scioccato.
La madre dei Prescelti era identica a Kari.
Le sembrò di rivederla, quella bambina piccola e determinata, che lo sfidava con lo sguardo, quello stesso sguardo che aveva anche Gatomon…
-Salve. Desidera?-
Lo salutò, cordialmente, sebbene un po’ stupita, la signora Yuuko.
Lui, dunque, si schiarì la voce e rispose:
-Salve, signora Kamiya. Vorrei parlare coi suoi figli, se possibile!-
-E lei sarebbe…?- Domandò la donna, confusa.
Myotismon ci pensò su.
-Sono una…vecchia conoscenza!- Decise di replicare, sorridendo, cercando di non far notare i canini sporgenti.
La donna sembrò riflettere un momento, poi sorrise e rispose:
-Certo! Lei dev’essere uno di quelli che vengono da quello strano mondo nei computer! Kari e Tai me ne parlano spesso! Aspetti un momento, adesso li chiamo!-
La donna sembrava fin troppo accondiscendente, pensò Myotismon. Poi, ebbe una folgorazione…l’aveva scambiato per Gennai!

-Mamma, chi è alla porta?.
 La voce del Prescelto del Coraggio riportò Myotismon alla realtà. Il momento era vicino. Gli  sembrò quasi di sentire il cuore battere, cosa impossibile, data la sua natura di vampiro!
-Un vostro amico, viene dal mondo nei computer!- Rispose la donna, saltellando allegramente in casa, con un’agilità invidiabile. – Tesoro, pensaci tu, io vado a prepararvi degli snack, in caso abbiate fame!-
-Ok, mamma!- Myotismon notò una nota di rassegnazione e disgusto nel tono di voce.

La chioma castana ribelle del Prescelto fece capolino, poi tutto il resto.
La tensione salì alle stelle, quando gli sguardi dei due s’incrociarono.

-Tu! Che diavolo vuoi?- Lo apostrofò Tai, quasi urlando, nel mentre mettendo mano al Digivice.

-Calmati, per favore…- Cominciò Myotismon, che sapeva che sarebbe stato molto difficile riuscire a farlo tranquillizzare. E la parte peggiore non era neanche quella!

-Kari! Presto, fa evolvere Gatomon!- Urlò Tai, apparentemente rivolto alla sorella.
-Tai, che succ -…-La ragazza si bloccò, quando lo vide. Poi, il suo Digivice s’illuminò e si vide una luce brillare, poco lontano da li.
-Che cosa ci fai qui?- Ringhiò la ragazza, con sguardo deciso.

-Ragazzi, vi prego, ascoltatemi…-
-E perché dovremmo?- Pronunciò una voce a lui ben nota.
Subito dopo, apparve ai suoi occhi Angewomon, che, senza esitazione, aveva preparato una delle sue frecce ed ora gliela puntava alla gola. La sentiva sfrigolare, ed una delle scintille lo colpì, causandogli una lieve bruciatura.

-Ci si rivede, Angewomon…- Salutò, cercando di suonare amichevole, per quanto possibile.
-Che succede, l’Inferno non era di tuo gradimento? Se così, sono spiacente, ma dovrai tornarci!- Lo apostrofò sarcastica la bionda, senza smettere di fulminarlo, gelida.
-Avrei una richiesta da farvi…- Iniziò lui, mantenendo la calma, ma non riuscendo a non far trapelare la sua preoccupazione.

I ragazzi si scambiarono un’occhiata confusi e guardinghi.
-Va bene, entra.- Acconsentì alla fine Tai, e Myotismon finalmente mise piede in casa. Ora, veniva il difficile, pensò il vampiro.
-Gli stuzzichini sono quasi pronti!- Trillò allegramente la madre dei ragazzi, che le risposero cercando di suonare entusiasti, nonostante la tensione. Poi, i cinque, poiché era presente anche Agumon ,scortarono Myotismon, tenuto sotto tiro da Angewomon, nella loro stanza.

-Allora, di che cosa si tratta?- Domandò Tai, seduto sul letto, vicino alla sorella e ad Agumon.
Angewomon era in piedi, di fronte a Myotismon.
-Ragazzi, vedete…- Cominciò il vampiro, cercando le parole giuste per raccontare l’accaduto.
-Si sono verificate alcune circostanze, che mi hanno spinto al punto di aver bisogno del vostro aiuto.-

-Non credevo che sarei mai arrivata a questo giorno!- Fu l’aspro commento di Angewomon. – Il grande e potente Myotismon, che ha bisogno del nostro aiuto!-

Lui soppresse un moto di rabbia e si schiarì la voce, riprendendo a parlare:
-In particolare, avrei bisogno del tuo aiuto, Angewomon!-
Questa richiesta li sbalordì.
-Scusa, ho sentito bene?- Domandò Tai, a bocca aperta.
-Si.- Replicò Myotismon. –Dovete sapere che…io ho avuto un’incontro con Piedmon che…sapete, è molto eccentrico…ebbene, oggi mi ha…- Cominciò imbarazzato. Non trovava le parole per poter descrivere il “fattaccio”.
-Va avanti!- Incitò Tai, completamente assorto dal racconto del vampiro. Perfino Kari e Angewomon non potevano trattenere la curiosità.
-Legato un…fiocco…rosa…-
-I fiocchi rosa non hanno nulla che non va!- Intervenne la bionda, sfiorando delicatamente un’estremità del lungo nastro che aveva sulle spalle.
-Fra i capelli…- Proseguì il vampiro. –E mi ha definito…- A quel punto emise un sospiro.
-Adorabile…- Concluse poi.

Per un lungo, interminabile momento, calò il silenzio. Un silenzio carico di stupore. Myotismon quasi credette che sarebbe finita meglio del previsto…

Poi, all’improvviso, si scatenò l’inferno.
Tai quasi si strozzò a terra, rotolandosi da una parte all’altra della stanza, mentre Kari era piegata in due, dalle risate.
Angewomon, invece era… beh, in effetti non stava ridendo, però sembrava quasi sconvolta.

Quando finalmente tutto si placò, con grande gioia da parte del vampiro, che stava per mettere mano alla frusta, Tai chiese:
-E quindi…che cosa vuoi da noi?-
-Il fatto è questo…siccome ormai praticamente tutta Digiworld mi ha visto con quell’affare addosso, e Piedmon ancora non sembrava essersi stufato, sono venuto qui per… per chiedervi…-

Ci ripensò, Myotismon e, con un gesto inaspettato, si inginocchiò di fronte alla bionda e davanti agli sguardi esterrefatti di Kari, Tai e Agumon, che era  crollato a terra dalle risate poco prima, con le mani giunte davanti a sé ed uno sguardo supplichevole che mai i Prescelti si sarebbero immaginati, da parte sua, pigolò, in tono implorante, rivolto ad una sconcertata Angewomon:

-Ti supplico…ho bisogno che tu mi uccida…per favore!-

Quella era rimasta scioccata. Mai nella sua vita si era immaginata che un giorno, il suo Maestro nonché suo aguzzino, si sarebbe abbassato a supplicarla di…ucciderlo!

-Ti prego! Uccidimi! Piantami una freccia nel petto, ti scongiuro!- Insistette accorato lui. Se fosse morto, almeno avrebbe avuto un po’ di tempo per poter riabilitare la sua posizione, e avrebbe anche fatto soffrire Piedmon. O almeno ci sperava.

-Per favore, Angewomon! Prima che lui torni, uccidimi! Te ne sarò eternamente riconoscente!- Concluse, sempre in ginocchio.

Tai, Kari, Agumon e Angewomon erano rimasti sconvolti dalla richiesta del vampiro.

Sfortunatamente, mamma Kamiya scelse proprio quel momento per bussare alla porta e dire: –Gli stuzzichini sono pronti!- Al che tutti gli sguardi vennero puntati verso di lei.
Tai risolse la cosa velocemente, comunque, e tutti poterono tornare a concentrarsi sulla questione più urgente.

Sia i ragazzi che, soprattutto, il diretto interessato, attesero con trepidazione il responso dell’angelo.
La bionda, sperava il vampiro, si sarebbe impietosita e l’avrebbe ucciso, risparmiandogli l’umiliazione di dover tornare da Piedmon e, soprattutto, da quegli aberranti fiocchi rosa.
Purtroppo, la fortuna non era dalla parte del vampiro, quel giorno, perché…

-Buonasera! Eccoti qua, mio caro! Mi chiedevo dove fossi sparito!- Pronunciò con voce suadente Piedmon, avvicinandosi, con le mani dietro la schiena. Il tono innocente contrastava con l’espressione maligna che aveva in viso.
-P-P-Piedmon! C-C-Cosa ci fai q-qui?- Balbettò Myotismon, visibilmente spaventato.
-Come sei entrato?- Volle sapere Tai, saltato in piedi.
-Dalla porta. Ho detto a vostra madre che cercavo il mio amico!-
Rispose tranquillo Piedmon, per poi avvicinarsi ad uno degli stuzzichini della madre di Tai. Ne mangiò qualcuno e bevve due bei bicchieroni di quella strana bevanda che li accompagnava, apparentemente con gusto.
Tai e Kari erano troppo scioccati dalla sua presenza in casa, per ricordarsi degli effetti di quelle cibarie.

Dunque, il pierrot mostrò ai ragazzi, e al vampiro, un nastro, che si apprestò ad avvolgergli attorno al collo.
-Noi ce ne andiamo! Su, non essere maleducato, saluta!- Mormorò, rivolto ad un attonito e tremante Myotismon.
-Aiutatemi!- Sussurrò il poveretto, mentre Piedmon lo trascinava via.

I ragazzi rimasero diversi minuti a guardare mentre i due se ne andavano.
Angewomon ghignò.
-Cos’hai da ghignare tanto, tu?- Le domandò Kari, sorpresa dal suo strano comportamento.
-Sai, avrei potuto ucciderlo…- Cominciò la bionda, con evidente compiacimento nel tono di voce. –Ma così soffrirà di più!-
Questo lasciò di stucco i ragazzi, che si guardarono lievemente intimoriti.

-Biondina, non posso credere di doverlo dire ma, complimenti, m’inchino alla tua superiorità. Sei molto più malvagia di me!-
Questa voce, ai ragazzi ben nota, li fece voltare di scatto. Non furono affatto sorpresi dal trovarsi di fronte LadyDevimon, che guardava la sua rivale con aria di rispetto, quasi.
-Ma tu come..- Cominciò Tai. –No, ci rinuncio!- Sospirò poi, ormai rassegnato.
-Adesso ci mancano solo i restanti Padroni delle Tenebre, Etemon e Devimon, e siamo a posto!- Costatò sconsolato.
-E Arukenimon e Mummymon!- Gli fece eco Kari.
-Mi spiace, i ragazzi non sono potuti venire, hanno da fare. Devimon ed Etemon sono impegnati in affari…piuttosto intimi! - Affermò Lady, alludendo a qualcosa che fece scioccare i Prescelti.
-Vuoi dire che…?- Fece Tai, scioccato. La dark lady annui.
Intanto, Angewomon sembrava sull’orlo di una crisi.
-Io non sono affatto malvagia!- Proclamò, determinata.
-Quello che hai fatto mi è sembrato piuttosto evidente.- Le rispose l’angelo caduto al che Angewomon replicò:
-Adesso vedrai! Resisti, Myotismon, sto arrivando!-

-Ok, sono ufficialmente tutti impazziti!- Borbottò Tai, per poi affrettarsi a correre dietro alla sorella, che esclamò: –Dai, andiamo ad aiutarla!- Agumon e Lady li seguirono fino a poco distante.
Lo spettacolo che si offrì ai loro occhi fu esilarante.
Myotismon avvolto in un gigantesco fiocco rosa, che veniva sbeffeggiato da Piedmon, che ghignava. Alla vista della bionda il vampiro sospirò:
-Troppo tardi, ormai…- Rassegnato al suo destino di sofferenze.

La bionda scosse la testa, e, presa Lady per i capelli, la lanciò contro il Padrone delle Tenebre, che l’afferrò saldamente.
Dopo di ciò, Angewomon proclamò: –Questo è ancora da vedere!- Poi si apprestò a liberare Myotismon, che le rispose, con le lacrime agli occhi:
-Grazie! Non so come avrei fatto, senza di te!-
Angewomon arrossì vistosamente.

Poi, Lady si fece avanti ed esclamò:
-Bravissima, Biondina! Hai fatto esattamente quello che mi aspettavo!-
Al che tutti gli sguardi vennero puntati su di lei.
-Vuoi dire che questa…è tutta opera tua?- Chiese incredula la bionda.
-Esatto, cara. Sono stata io a far trovare il nastro a Piedmon, perché sapevo bene che avrebbe fatto ciò che ha fatto, e che, di conseguenza, Myotismon si sarebbe rivolto a te, ed io avrei avuto campo libero con il mio adorato Piedmon!- Ammise la dark lady, fiera del suo operato.

Un attimo dopo, si sentì un forte schiocco.
Angewomon aveva piantato un ceffone sulla guancia di Lady.

-Ahia…ecco che ricominciano…-Fu il commento di Tai. Agumon aveva gli occhi incollati alle due.
-Ma come si è permessa quella brutta strega!- Strepitò Kari, stringendo i pugni. Myotismon le si avvicinò e ghignò: –Adesso credo che se ne pentirà!-

Poi, all’improvviso, Piedmon batté le mani e comparve una specie di arena, intorno alle due contendenti. I ragazzi, Agumon e Myotismon presero posto da un lato.
Tai ebbe dei popcorn, e cominciò a sgranocchiarli. Agumon era seduto accanto a lui e sgranocchiava fissando le due avversarie.
Kari era seduta vicino a Myotismon, e aveva un’espressione furente in volto. Il vampiro si alzò in piedi, e disse, con le mani a coppa, per aumentare il volume della voce :
-Coraggio, Angewomon! Fagliela pagare!- Kari era un po’ sorpresa dallo strano tono del Digimon, ma decise d’ignorarlo.

Intanto, le due contendenti, avevano preso a riempirsi di calci e pugni. Stavolta fu Angewomon a prendere per i capelli e far roteare Lady, la quale si schiantò a terra. Ma quello era solo l’inizo.

-Vai, forza! Più forte, più forte!- Incitava Kari, con la stessa foga di un tifoso da stadio.
-Andiamo! Scaglia quella freccia!- S’aggiunse Myotismon, sogghignando, al vedere Angewomon incoccarne una di grosse dimensioni.

La dark lady la evitò per un soffio, ma si prese un calcio piuttosto potente, che la spedi lontano, scavando un solco a terra.

-Ragazzi, che botta!- Sibilò Tai. – Ehi, guardate Piedmon!- Fece Agumon. Subito, gli sguardi vennero puntati su di lui.

Era vestito da…Cheerleader! Con tanto di pon pon!
 
 E incitava, infervorato, Lady, la quale sembrava però completamente disinteressata a quello che stava facendo il suo compagno, in quanto intenta ad evitare di essere colpita dalla raffica di laser che Angewomon le stava scagliando contro, e che tentava di ribattere coi suoi occhi laser.  

 Questa lotta sarebbe andata avanti ancora per molto, ma, all’improvviso, avvennero due fatti sconcertanti, ultimi di una lunga serie, fino a quel momento.

-Avanti, Angewomon! So che puoi farcela!- Stava gridando Myotismon con tutto il fiato che aveva in gola. –Io credo in te! Mi spiace per quello che ti ho fatto! Non avrei mai dovuto farti del male! Sono stato un’idiota, e mi sono reso conto di una cosa…- Kari e Tai erano rimasti sbalorditi da quello che avevano appena sentito.

-IO TI AMO!- Urlò letteralmente il vampiro, bloccando momentaneamente il combattimento.

Angewomon si paralizzò, incapace di comprendere appieno quanto appena sentito. Perfino Lady era scioccata.

-Si, Angewomon, hai capito bene! Io ti amo!- Insistette Myotismon, stavolta a voce più bassa, leggermente commosso.

Anche la bionda era sconvolta, ma, prima che potesse reagire…

-Aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh!- L’urlo agghiacciante proveniva da…

-Piedmon!- Strillò Lady, abbandonando la lotta, e precipitandosi dal clown, che era piegato in due dal dolore, ancora vestito da Cheerleader.

-Ops…- Mormorò Kari, scambiando col fratello uno sguardo d’intesa.

I ragazzi e Agumon si allontanarono, mentre Angewomon veniva raggiunta da Myotismon, e i due si fissarono, per qualche secondo, incerti su cosa fare o dire.
La bionda ruppe il silenzio.
-Scusa, ma…prima mi è sembrato…di sentirti dire che…-
-Che ti amo? Si, l’ho detto!- Ammise sfacciato il vampiro.
-Ed è…si, sai…- Cominciò la bionda, incerta. Parte di lei avrebbe davvero voluto odiare il vampiro per quello che le aveva fatto, ma un’altra parte di lei, che si sforzava di sopprimere, lo aveva sempre desiderato.
-Vero?- Domandò, con un filo di voce.
Lui, per tutta risposta la baciò.
La scena sarebbe stata incredibilmente romantica senonché…

-Ehi, bionda, guarda che hai perso eh!- Sbraitò Lady, al che Angewomon si staccò da Myotismon, e si avvicinò minacciosamente alla dark lady.
-Non è affatto vero!- E le due presero a battibeccare su chi avesse vinto lo scontro.
Si decise di rimandare ad un’altra occasione.

-Piedmon…-Cantilenò, dolcemente minaccioso Myotismon, andando verso di lui con qualcosa dietro la schiena.
-Oh, Myotismon…-Biascicò debolmente quello, ancora risentendo degli effetti disastrosi del pasto di mamma Kamiya.
Subito dopo, la sua espressione mutò in una d’orrore.
Il suo urlo fu ignorato da tutti.


-E così, adesso siete una coppia?- Stava chiedendo mamma Kamiya, rivolta ad Angewomon e Myotismon, che, dopo aver sistemato Piedmon e Lady, si erano appartati in un angolo e si erano parlati, in maniera incredibilmente sincera, e avevano finalmente messo da parte tutto l’odio, scoprendo di amarsi moltissimo. Da sempre.

Kari e Tai erano rimasti sorpresi, ed avevano riso, poi erano andati a casa dei ragazzi tutti assieme ed avevano mangiato qualcosa, dato che il ragazzo era affamatissimo, a suo dire, commento che aveva causato l’ilarità generale.
-Già.- Risposero in coro i due.
-Ma i vostri amici, dove sono?- Chiese poi la donna, non vedendoli.
I ragazzi e i Digimon si scambiarono occhiate complici.
-Oh, stia tranquilla, signora…sono in un posto migliore adesso!-
A nessuno sfuggì il ghigno di soddisfazione comparso sulle labbra del vampiro.


-Pedmon…- Domandò Lady, piuttosto risentita.
-Si, mia cara?- Replicò il clown, cercando di contenere la collera.
-Credi che il rosa m’ingrassi?- Fu la domanda della dark lady, al che il clown perse la pazienza.
E urlò.

Il suo urlo provocò un piacere immenso al vampiro.
A mali estremi…pensò, sogghignando.
I ragazzi e il vampiro risero, mentre ripensavano a quello che avevano fatto ai due.

Intanto, Piedmon dava di matto, vicino a Lady, entrambi avvolti stretti in un enorme, gigantesco, ingombrante e sgargiante fiocco rosa.
-Sei adorabile!- Gli disse lei, causando l’ennesimo urlo del clown.
E così Myotismon ebbe la sua vendetta.

-E pensare che io volevo farmi uccidere…- Prese a dire sorpreso di com’erano finite le cose.
-Sei sempre in tempo!- Minacciò Angewomon, giocosamente.
-Uuhhhh, ho i brividi!- Replicò Myotismon, fingendosi spaventato.
Per poi saltare in braccio alla bionda, quando Tai sbucò alle sue spalle, armato di un paletto di legno e con una corona d’aglio al collo.

Il povero ragazzo, però, non aveva fatto i conti con mamma Kamiya, che, in quel momento, vedendolo con la bocca spalancata, pensò bene di ficcarglici una strana sostanza molliccia non meglio identificata, che lui inghiotti senza pensarci.

E così la giornata si concluse, con Kari che s’improvvisava infermiera, e Myotismon che commentava che, dopotutto, i nastri rosa non erano così male, a confronto dei manicaretti della madre dei ragazzi.
-Sai, Piedmon aveva ragione…sei adorabile!- Fu il commento di Angewomon, che gli aveva avvolto addosso il suo nastro. Stavolta, però, il vampiro non ne risentì.   
      
         
 
  
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