LOVE FEAR


Amanda era in preda all’ansia. L’avrebbe rivisto? Avrebbe potuto parlare di nuovo con lui? Lo avrebbe trovato sempre all’angolo del muretto con la sigaretta in bocca e la bottiglia di birra? Questo lei non lo sapeva, ma lo sperava, con tutto il suo cuore. E continuò a camminare, aumentando il passo.
 
 
Federico era stanco, stanco di aspettarla. Voleva di nuovo guardarla negli occhi e dirle che andava tutto bene. Non si conoscevano da molto, ma si era preso una bella cotta per lei. Si accese una sigaretta e guardò il cielo, sperando con tutto se stesso di sentire il rumore delle sue Converse calpestare impaziente l’erba.

Amanda girò l’angolo, e lo vide. Si bloccò, non riusciva più a respirare. Il suo cuore saltò un battito e poi prese a scalpitare più velocemente, pompando il sangue più forte che poteva. Le faceva quasi male, ma le piaceva. Le piaceva da impazzire. Con quei suoi grandi occhi azzurri, e quella sua aria da fattone. Con i capelli sul viso e il suo sorriso. Perché non c’era cosa più piacevole del suo sorriso. Lo guardò da lontano per un secondo, e poi si avviò decisa verso di lui. Prese il pacchetto delle sigarette e se ne accese una.
Alzò gli occhi su di lui e arrossì. Era così perfetto.
 
Eccola. L’aveva vista, si era fermata un secondo. Era stupenda. Il sole le illuminò per un attimo il viso e lui poté immergersi i quel mare che erano i suoi occhi. Sorrise tra i baffi, avevano quasi lo stesso colore, chissà se provavano le stesse cose, moriva dalla voglia di chiederglielo. Si avvicinava alle sigarette, ne accese una, tossì un po’. Era da poco che fumava, ed’era colpa sua. Godè di quel momento di trasgressione. Le sorrise, lei arrossì.
Era così perfetta.
“Ciao Amanda” disse. “Di che volevi parlarmi?”
“Di una mia grande paura.”
“Di che hai paura?”
“Di innamorarmi”
La guardò per un secondo, con la fronte corrucciata.
“Ma non c’è cosa più bella dell’amore. Non devi averne paura, è una cosa che ti rende felice”
“Appunto, ho paura di essere felice, alla fine ci sarà sempre qualcosa che rovinerà tutto. Rendendo triste il ricordo di quei momenti di assoluta felicità”
“E’ normale. Non puoi evitare di piangere o essere triste per qualcosa, così come non puoi evitare di innamorart. Fanno parte della vita. L’amore è qualcosa che nemmeno il più felice degli uomini può riuscire a capire”
Lei continuava a guardarlo, con uno sguardo molto serio.
“Ho paura di te”
“Di me?” era esterrefatto, non le aveva mai fatto nulla di male.
“Sì, perché sei il mio esatto significato di Amare. “