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Autore: Zeroes    08/07/2012    5 recensioni
E' la mia prima FanFiction su Naruto e in generale, vi dico che questa sarà una longfiction e che si baserà dopo gli eventi dello Shippuden ed un Naruto in cerca di Sasuke. Non siate troppo cattivi ^-^".
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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Naruto era entrato nell'aula del suo Team. Gli faceva uno strano effetto sentire quei cognomi su altre persone.
Erano passati tanti anni da quando diventò genin, troppi, era stato così tanto in contatto con gli amici di altri team che ormai
non riusciva a sentire un Inuzuka che non si chiamasse Kiba, o uno Hyuuga che non siano Neji ed Hinata. Per questo all'inizio
non sapeva da dove cominciare e cosa dire, poi prese coraggio e fece cenno ai tre di seguirlo.
I tre genin si guardarono e poi cominciarono a seguirlo. Naruto li portò nel tetto di quel palazzo dove tutto ebbe inizio,
lo stesso dove si erano presentati a Kakashi-sensei e lo stesso dove cominciarono a nascere tutti i sogni dell'essere ninja.
Il biondo un pò titubante prese la parola.

-Allora, vorrei che vi presentereste e mi diceste i vostri sogni, ambizioni e quello che odiate.- disse ai tre novizi.

Uno di loro prese la parola, era un ragazzo con degli strani segni ondulanti sulle guance, era un pò grasso con i capelli biondi,
una maglia grigia e un kimono rosso sopra.

-Salve, io sono Ichiru Akimichi, sono un membro del clan Akimichi, non ho un sogno preciso... Apparte quello di diventare un
buon shinobi, ovviamente si sa che sono il migliore del mio team, quindi non ci saranno molti problemi. Quello che odio o meglio la gente che odio
è quella che discrimina il nostro clan perché siamo deboli, secondo il loro parere.- disse il ragazzo, con disgusto l'ultima frase


Agli altri due membri del team non andò giù il fatto che si considerasse il migliore e lo squadrarono da capo a piedi con uno sguardo truce. Poi uno di loro
prese la parola.

-Io invece sono Ashi Inuzuka, e come si può capire dal cognome sono un membro del clan Inuzuka, il mio sogno è quello di conquistare
il cuore di Kiba Inuzuka.- disse una ragazzina con dei segni rossi sulle guance a significare delle zanne e con dei cuoricini negli occhi. Naruto la fissò con
un gran gocciolone dietro la testa e con gli occhi ridotti a due fessure.

-E tu invece?- domandò al terzo membro del team. Era un ragazzo dai capelli lunghi fino alle spalle neri, gli occhi completamente bianchi.
un kimono bianco e dei pantaloni blu scuro quasi nero. Ricordava molto Neji.

-Io sono Daichi Hyuuga, ho solo un sogno, quello di far diventare il mio clan il migliore di Konoha, e di diventare il suo capo.
Riuscirò a superare Neji-sama ed Hinata-sama. E dopo, sarò rispettato da tutti. Spero solo che questi due non mi
mettano i bastoni fra le ruote.- Disse in modo freddo e distaccato l'ultima frase indicando i suoi due compagni che cominciarono ad odiarlo già da all'ora.

Naruto si grattò la nuca e fece una piccola risata imbarazzata mentre pensava -"Dannazione questo sembra un misto tra Sasuke e Neji, ho l'impressione che dovrò sudare parecchio"-

-Maestro ora dovrebbe presentarsi lei, anche se sappiamo quasi tutto delle sue imprese!- disse Ichiru incoraggiando il Sensei a parlare.

Naruto che stava ancora pensando al nuovo team, si riprese e poi cominciò a parlare.

-Già, e va bene. Mi chiamo Naruto Uzumaki, il mio sogno è quello di diventare Hokage della foglia e di riportare un mio amico indietro, dopo che tradì la foglia tredici anni fa.-

Sospirò lentamente a ricordare quegli anni, poi proseguì.

-Adoro il ramen, soprattutto quello di Ichiraku. Come sapete sono il figlio dello Yondaime Hokage, Minato Namikaze. E poi... Poi... Sono il jinchuuriki del Kyuubi no Yoko-
disse quest'ultima frase con spavento e titubanza, come se avesse paura dei giudizi dei tre ragazzini.

-Bene, ora, visto che abbiamo finito le presentazioni vorrei mettervi alla prova! Incontriamoci al campo di allenamento numero 3 domani mattina all'alba!- Disse il biondo, per poi
dileguarsi.

Dopo un paio d'ore Naruto stava camminando con le mani in tasca e fissava davanti a sè, era molto divertito dai tre ragazzini, gli ricordava il suo adorato
Team 7. Sperava che avrebbero capito il motivo della prova che stava per fargli fare, quando ad un tratto incontrò Kakashi-sensei.

-Yo, Naruto!- disse l'argenteo sorridendo sotto la maschera a vedere il suo ex-allievo.

-Come te la passi con i tuoi genin?- domandò al biondino che fino ad un attimo prima era assorto nei pensieri.

-Eh? Ah... Kakashi-sensei! Beh, devo dire che assomigliano a noi in tutto e per tutto! Solo qualche piccolo dettaglio- disse naruto sorridendo.

-Ah si? E quale?- chiese l'Hatake, molto curioso di sapere del team del suo allievo preferito.

-Semplice! Il loro sensei non è ritardatario, freddo, antipatico, presuntuoso come lei!- disse divertito alzando un dito per ogni aggettivo che diede al suo ex-sensei.

L'occhio scoperto del Hatake si era ridotto ad una fessura e sentiva la sua autostima scendere. Iniziò a sospirare e poi rispose in tono di sfida il biondino.

-Beh, almeno io  non sono impulsivo, combina guai e una peste come te!- Naruto fece il finto offeso e mostrò un viso imbronciato dandogli un' aria infantile.

-Kakashi-sensei andiamo a mangiare del ramen?- chiese l'Uzumaki con l'acquolina in bocca.

L'argenteo sospirò e poi annuì. Per tutta la camminata parlarono del più e del meno, delle vecchie missioni e l'ultima volta che furono assieme in una missione.
Poi arrivarono davanti al chiosco e salutarono il Signor Teuchi, come sempre molto accogliente nei confronti di Naruto.

-Teuchi-san, una porzione di ramen con miso!- Esclamò il biondino euforico, poi domandò all'argenteo cosa volesse.

-Solo ramen- disse l'argenteo distaccato.

Anche qui Naruto consumò il pasto, facendosene ordinare altre due porzioni. Quando si saziò cominciò a parlare con il maestro della prova di sopravvivenza.

-Kakashi-sensei, senta: io voglio far fare ai miei allievi l'esercitazione a cui ci sottopose tredici anni fa, i campanelli!- Affermò determinato il futuro Hokage.

-Voglio che mi dia qualche consiglio a proposito dell'essere un sensei, non sono sicuro di trasmettere a loro ciò che lei mi ha insegnato.- disse questa volta un pò preoccupato.

-Naruto...- L'argenteo sospirò e poi ricominciò a parlare: -Sei tu il sensei, io ormai non ho più un team a cui insegnare, e allora dovrai fare tutto da solo. Anche se ti aiutassi
non cambierebbe molto, saresti sempre insicuro.- Disse deciso l'argenteo, fissando il biondo negli occhi, accennando poi ad un sorriso, tipico di Kakashi.

Naruto mise su un espressione imbronciata sostituita subito dopo da una divertita: -E va bene, è sempre il solito presuntuoso- Disse incrociando le braccia al petto.

-E per questo... Signor Teuchi, va tutto sul conto del signor Kakashi Hatake- Disse divertito per poi correre fuori dal locale, lasciando dentro un Kakashi furioso.

-Co...Cosa?! "Dannazione con quello che ha mangiato rischio di finire in mezzo ad una strada"- Pensò Kakashi, sconsolato. Poi prese il portafogli e pagò un mucchio di soldi.

-Quell'idiota me la paga!-

 

Intanto Naruto non aveva chiuso occhio e si era recato al suo vecchio campo d'allenamento, dove fu umiliato dal sensei e da Sasuke. Si arrampicò su un albero e cominciò a riflettere.

FLASHBACK

-Allora, Vogliamo cominciare!?- disse il ragazzino con aria di sfida, per poi avventarsi sul suo sensei.

Il sensei lo bloccò e gli puntò il kunai dietro la schiena: -Tsk... Sei troppo avventato... Non avevo ancora dato il via.- Disse Kakashi distaccato.

FINE FLASHBACK

Naruto sospirò divertito, per poi ripensare a tutti gli eventi del Team 7, e per poi pensare a lui. Sasuke... Il suo amico/nemico, compagno di tante avventure
e prove. Sempre uno fianco all'altro, apparte quando tradì Konoha per il potere... Chiuse gli occhi per assaporare al meglio tutti quei ricordi, fino
a giungere alla fine della Quarta Grande Guerra, dove non riuscì a portarlo a casa.
Poi pensò alla sua Sakura-chan, di quanto si sentisse in colpa per essere stato così debole, e non aver portato il suo Sasuke a casa.
Quando riaprì gli occhi era l'alba e i suoi allievi lo stavano chiamando, spazientendosi. Ad Ashi si formò una vena pulsante sulla fronte e chiuse la mano a pugno, poi tutto un fiato urlò:

-NARUTO-SENSEEEEEEI, SI VUOLE SVEGLIAREEEEE?!- Il biondo cadde dall'albero preso alla sprovvista.

-Ahia, che male 'ttebayo!- Poi si rialzò e si massaggiò la testa sorridendo come un ebete . Poi dalla sua tasca prese due oggetti insoliti, i suoi allievi rimasero stupiti: dei campanelli, due per la precisione!

-Ehm... Sensei, che dovremmo fare con quei cosi?- Domandò Ichiru indicando gli oggetti, e sorpreso per quegli insoliti oggetti per una prova.

-Semplice...- Ghignò con aria di sfida: -Una prova! Dovrete prendermi questi campanelli, spero troviate la soluzione per superare quest'esercitazione!- esclamò il biondo emozionato all'idea che dovrà
fare il maestro della prova di cui anni prima fu un totale disastro.

I tre sgranarono gli occhi e avevano la bocca socchiusa, poi Daichi con sguardo determinato fissò il sensei che stava mettendo i campanelli appesi alla tasca.

-Bene... COMINCIATE!- I tre cominciarono a correre contro il biondino che sogghignò.

  
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