Fanfic su artisti musicali > SHINee
Ricorda la storia  |      
Autore: JongKeyIsReal    08/07/2012    8 recensioni
«Sai cosa farei, se tu mi dicessi “ti amo”?»
«Non succederà mai.»
«Ti abbraccerei forte.»
«Ma mi stai ascoltando?»
«E poi ti bacerei.»
«Lo prendo per un no.»
«E, infine, faremo l’amore.»
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non poteva scegliere giorno migliore per ritrovare i suoi vecchi acquerelli, che quello in cui avevo progettato di andare a fare shopping, dopo tanto tempo.
 
Nella mia mente rimbomba questo pensiero, mentre lui è intento a disporre dei vecchi fogli di giornale sul tavolo, per evitare di sporcare ulteriormente.
 
E’ inutile, se non fa cadere qualcosa sul tavolo, lo farà cadere per terra.
 
«Vado… Vado a prendere una cosa nello sgabuzzino.»
 
Tutto quello che ricevo, da parte sua, è un sì disattento con il capo.
 
Al diavolo.
 
Mentre percorro a grandi passi il corridoio, mi aspetto di sentire una qualche imprecazione urlata da lui, per aver combinato già chissà quale disastro; invece niente.
Il silenzio più totale.
Eccetto per i rumori appena percettibili dei pennelli che, spostati, si scontrano tra di loro; o dei bicchieri pieni d’acqua poggiati sul tavolo.
 
E’ questione di tempo.
 
Prendo tutti i prodotti per pavimenti abbastanza forti per togliere una macchia di colore dal parquet e torno di la’.
 
Solo perché gli altri non hanno un cuore e sanno resistere a quella sua faccia da cucciolo, non è giusto che loro siano usciti a divertirsi e io sia rimasto qui a fare da baby-sitter ad un bambino un po’ troppo cresciuto.
 
Più ci penso e più lo trovo ingiusto.
Più ci penso e più non mi rendo conto che ho cominciato a camminare molto più velocemente, a pugni stretti.
Più ci penso e più la voglia di far ingoiare a Jonghyun uno di questi detersivi, cresce dentro di me.
E mentre questa idea si fa strada dentro di me, rendendomi risoluto a farlo, ecco che mi blocco all’entrata del soggiorno.
 
Sul tavolo sono disposti quelli che una volta erano giornali, mentre adesso sono solo pagine messe alla rinfusa, che raccontano avvenimenti di cui a nessuno importa più; sopra di essi, al centro, una grande tavolozza di colori, che variano dal rosso più vivo, al viola più piatto e freddo, rianima le grigie pagine di giornale. Sul lato destro della tavolozza, un contenitore di legno, di forma cilindrica, contiene quelli che saranno stati, sì e no, una trentina di pennelli, di tutte le varietà e grandezze possibili ed immaginabili.
Mentre, sul lato sinistro, una decina di fogli di carta, con affianco un bicchiere stracolmo d'acqua, per pulire i pennelli.
Infine, due sedie, poste nelle estremità opposte del tavolo: in una siede già Jonghyun, con le braccia conserte, poggiate al tavolo, ed una espressione soddisfatta in volto.
 
Guardo per un attimo nella mia mano destra: un cestello con dentro quattro o cinque prodotti per la casa.
Di colpo mi sento in colpa: lui ha preparato tutto questo soltanto per noi, ci ha messo così tanto impegno e cura, e io voglio ripagarlo con questo? Con diffidenza?
 

«Scusami un attimo.»
 
Scompaio di la'; getto tutto nello sgabuzzino e ritorno da Jonghyun, con niente in mano; soltanto un sorriso sincero sul volto.


***

«Se ti dicessi “ti amo”, tu che faresti?»
 
Alzo per un attimo lo sguardo su di te: stai ancora pastrocchiando con colori e acqua; così come io. Ancora non posso crederci che ho annullato il mio pomeriggio di shopping sfrenato con questo… ma, tutto sommato, non è così male.
 
«Ti darei un pugno, perché?»
 
«Così, nel caso m’innamorassi di te, saprei a cosa vado incontro.»
 
«Taci hyung e pensa a trovarti una futura moglie, non un marito.»
 
«Sai cosa farei, se tu mi dicessi “ti amo”?»
 
«Non succederà mai.»
 
«Ti abbraccerei forte.»
 
«Ma mi stai ascoltando?»
 
«E poi ti bacerei.»
 
«Lo prendo per un no.»
 
«E, infine, faremo l’amore.»
 
«HYUNG!»
 
«Cosa?»
 
Ripoggio lo sguardo su di te: la tua faccia si contrae in un sorriso. Uno di quei sorrisi sinceri; innocenti. Anche tu mi stai guardando. Chissà da quanto.
                                                                     
«Smettila.»
 
«Di fare cosa?»
 
«Di dire sciocchezze.»
 
«Perché?»
 
«Perché sì.»
 
«Ma è la verità.»
 
«Io non ti dirò mai “ti amo”!»
 
«Allora te lo dirò io. E poi tu mi abbraccerai. Mi bacerai. E faremo l’amore.»
 
«Hai problemi di comprensione?» Sbatto le mani sul tavolo, con finto fare scocciato. Ti volti verso di me e non dici niente; mi regali ancora quel sorriso.
 
«Stavolta, lo prendo per un sì!»

«Kibum…»
 
«Mh?»
 
«Chi dice che l’amore dev’essere per forza blu e rosso?»
 
«Eh?» Smetto di disegnare per un attimo e riprendo a guardarti; stavolta tu non alzi lo sguardo dal tuo foglio: sei intento a tracciare delle linee blu e rosse, seguendo un percorso che conosci solo tu, quando io vedo solamente segni confusi.
 
«Insomma, perché non può essere blu e blu? O rosso e rosso?»
 
«Può essere anche così, Jonghyun.»
 
«No, non è vero. E lo sai anche tu. Perché le persone, se vedono due blu o due rosso insieme, si scandalizzano.»
 
«La gente è fatta così: è abituata al “normale” e quello che non è tale, lo allontana, per paura.»
 
«E chi stabilisce cosa è normale e cosa non lo è?»
 
«Nessuno. Ma la concezione del “normale”, o quello che si crede tale, è radicata nel tempo. In questo caso, basti guardare Adamo ed Eva: uomo e donna. Blu e rosso. Da allora, si è sempre pensato che così fosse “giusto”.»
 
«Quindi, se fossero stati due Adamo, o due Eva, sarebbe stato diverso?» dici, alzando la testa dal tuo disegno.
 
«E’ probabile. In quel caso, però, gli etero sarebbero discriminati!»
 
Stavolta non ti limiti ad un sorriso: la tua bocca prende una piega più grande, sempre più grande, fino ad aprirsi e far fuori uscire la tua risata cristallina, che risuona per tutta la stanza.
«Kibum…»
 
«Cosa?»
 
«Sai, io sono per il blu e rosa.»
 
«Ma che-»
 
«Ti amo, ma non picchiarmi per questo.»
 
Mi baci. Ti bacio. Non lo so. Non riesco più a distinguere le mie labbra dalle tue; così come per la lingua; le mani; il corpo.
Ma va bene: mi piace questo miscuglio di colori.



--------------------------------------------------------------------------------------
E' la seconda volta che mi ritrovo a scrivere una ff diabetica e sdolcinata; il che è preoccupante, perché non è affatto il mio genere.
Ma vabbe', capita. (?)
  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: JongKeyIsReal