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Autore: Miss Kon    08/07/2012    1 recensioni
Una DracoxLuna senza particolari pretese.
Era successo tutto diverso tempo prima.
Era stato solo un fugace scambio di battute ma da allora, per quanto tempo fosse passato, quel dialogo non era mai sparito dalle menti di nessuno dei due.
"Credi che dividersi nella vita sia normale?"
Non ricordava, Draco, perché aveva fatto quella domanda, ma ricordava che Luna aveva alzato le spalle, poi si era voltata a guardare il cielo.
"Forse, Malfoy" gli aveva detto, con quella voce dall'intonazione tanto candida e spensierata.
"Mia madre non c'è più, eppure sono certa che lei sia sempre con me. La vita, come la morte, non ci ha davvero divise. Anche mio padre la pensa così, infatti la ama ancora”
"Sembra una favola per bambini” aveva commentato lui, con tono scettico.
Lei aveva ridacchiato.
"Forse lo è. Tu cosa credi, Malfoy?"
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Luna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Premessa iniziale: scrivo poco su questo fandom perché mi son resa conto che per quanto io lo ami resta comunque un fandom (e lo dico con una certa frustrazione) ostico per me, in cui non riesco a dare il meglio di me esprimendo e caratterizzando bene i personaggi e le loro emozioni come vorrei.
Quindi vi avverto già: trattando qui personaggi che fino ad ora non ho mai trattato (facendo l'elenco al momento i miei migliori “esperimenti” sono Lupin, Draco e Luna. In maniera approssimativa poi sono anche riuscita, a suo tempo, a dare una rappresentazione almeno decente delle tre sorelle Black cioè Andromeda, Bellatrix e Narcissa. Fino ad ora sono loro i personaggi che son riuscita a caratterizzare bene tramite brevi introspezioni e un paio di DracoxLuna).
Sapete cosa aspettarvi quindi, non dite che non vi avevo avvertito. Non che questo mi giustifichi, anzi mi scuso per la mia incapacità.
Comunque direi che oltre ciò vorrei dirvi che per come la si guardi questa io la considero una DracoxLuna.
Siete avvisati di tutto, quindi ora posso lasciarvi a questa one-shot.
[P.s. essendo che mi è venuta in mente oggi stesso e che l'ho buttata giù di getto, decidendo di pubblicarla quasi subito, onde evitare ripensamenti, può darsi che ci siano errori grammaticali e/o di battitura. In caso me ne scuso]





Credi che dividersi nella vita sia normale?



La sposa, bella come una ninfa, avanzò lungo la navata. Attorno a lei una leggera aura brillante, frutto del meticoloso lavoro magico della madre, le donava un tocco aureo.
Alle sue spalle, il lungo strascico, restava sollevato a circa cinquanta centimetri da terra. Agli angoli del lembo di stoffa un leggero sfrigolio suggeriva che a tenerli così sollevati fossero un paio di folletti o forse qualche altro esserino magico.
Arrivò davanti all'altare con un sorriso delicato sul volto e con i capelli biondi acconciati in una deliziosa acconciatura.
Lo sposo, voltandosi con lentezza, posò il suo sguardo grigio-azzurro sulla donna, il cui corpo era fasciato da un magnifico abito di seta bianca.
Sorrise sommessamente, mentre la osservava in tutta la sua bellezza.
La cerimonia fu abbastanza breve, ma solenne. In silenzio gli invitati osservavano estasiati quella magnifica coppia.
“Il più bello e la più bella del reame” citavano alcuni sarcastici commenti.
Ma nessuno vi prestava davvero attenzione.
In prima fila, Narcissa, teneva stretto in mano un fazzoletto, gli occhi lucidi e fieri. Con un portamento degno di ogni regina si stava impegnando a mantenere tutto il suo contegno.
Da qualche parte, alla sua destra, la madre della sposta piangeva sommessamente, orgogliosa della figlia, Astoria. Affianco a lei Dafne sorrideva felice.
"Vi dichiaro marito e moglie. Lo sposo può baciare la sposa"
La voce gracchiante del sacerdote scomparve inghiottita dagli applausi degli invitati, mentre la coppia si baciava.
Pian piano la folla scemò fuori mentre gli sposi restavano dentro, riempiti delle attenzioni e delle indicazioni del fotografo che stava richiamando i genitori della coppia.
Fu allora che gli occhi argentati di Draco colsero il suo volto.
Occhi color pastello, azzurri come il cielo in un disegno fatto da un bambino, i capelli biondo paglia arruffati alla meno peggio, in un tentativo di sobria eleganza.
Un sorriso tenue sul volto sincero e pulito.
Con un cenno lo sposo chiese tempo al fotografo e con un sussurrò comunicò alla moglie che si allontanava un secondo, a salutare una vecchia conoscenza.
Baciandolo delicatamente la donna gli disse "Vai ma torna presto"
Annuendo l'uomo si allontanò.
"Luna"
Bisbigliò appena quel nome e la figura, che con il passo sicuro di chi conosce il luogo si stava allontanando verso una delle uscite laterali, si fermò nella semioscurità.
"Draco" lo salutò sorridendo nella penombra "Congratulazioni"
L'uomo per un attimo soppesò quelle parole in silenzio, osservando la sagoma appena visibile.
"Cosa ci fai qui?"
"Sono venuta a vedere il tuo matrimonio, che domande" replicò lei, con spensierata ingenuità.
"Perché?"
A quella domanda la donna sgranò gli occhi e seguì un leggero silenzio.
"Come perché?" chiese, con sincero stupore "Sei mio amico, perché non avrei dovuto?".
Perché?, Draco poteva dare almeno una ventina di buoni motivi: non era stata invitata da nessuna delle due famiglie, non conosceva nessuno, non sarebbe stata certo accolta con gioia una volta notata e via dicendo, ma il motivo era un altro.
Perché fa male. Quel maledetto sentimento fa male davvero. Ecco quale era il motivo, ma il giovane Malfoy aveva paura di dirlo. Paura di pronunciare quelle parole a voce alta. Significava ammettere l'esistenza di una realtà troppo grande e difficile da spiegare, che si celava oltre quella stucchevole facciata. Sarebbe come stato alzare non solo il sipario ma anche la scenografia, svelando a tutti i misteri e segreti del dietro le quinte di uno spettacolo. Un gesto che nessuno avrebbe mai fatto. "Non...non ti fa male?" riuscì in fine ad esalare il biondo, con un fil di voce. Superato l'iniziale stupore Luna sorrise con una sincerità tale da far stringere il cuore. "Oh, Malfoy" sussurrò avvicinandosi a lui "Sii felice" gli disse, poggiandogli la mano sulla guancia, in un gesto carico di affetto "Perché a prescindere da qualsiasi cosa ti dicano te lo meriti. Meriti della felicità" concluse, facendo scivolare via la propria mano dal volto dell'interlocutore.
Draco la osservò per alcuni istanti, mentre un leggero silenzio calva come un velo su di loro. Senza attendere oltre la donna gli sorrise un'ultima volta poi, piroettando leggermente su di sé, si voltò andandosene con quel suo passo leggere e trotterellante che la caratterizzava.


Era successo tutto diverso tempo prima.
Era stato solo un fugace scambio di battute ma da allora, per quanto tempo fosse passato, quel dialogo non era mai sparito dalle menti di nessuno dei due.
"Credi che dividersi, nella vita sia normale?"
Non ricordava, Draco, perché aveva fatto quella domanda, ma ricordava che Luna aveva alzato le spalle, poi si era voltata a guardare il cielo.
"Forse, Malfoy" gli aveva detto, con quella voce dall'intonazione tanto candida e spensierata.
"Mia madre non c'è più, eppure sono certa che lei sia sempre con me. La vita, come la morte, non ci ha davvero divise. Anche mio padre la pensa così, infatti la ama ancora”
"Sembra una favola per bambini” aveva commentato lui, con tono scettico.
Lei aveva ridacchiato.
"Forse lo è. Tu cosa credi, Malfoy?"
L'interpellato era rimasto in silenzio, per un po'.
Quale era la risposta che lui si sarebbe dato?
"Sì. Credo che sia normale dividersi nella vita. Succede a tutti, prima o poi"
"Davvero?" aveva chiesto allora la bionda, con la sua solita ingenuità "Vorrà dire che quando ci divideremo porterò sempre con me il tuo ricordo. Così almeno per me saremo sempre insieme”


Il rumore secco della bottiglia che veniva aperta fu seguito da un rumoroso "Ooohlè!" da parte della folla, seguito da uno scrosciare di applausi.
Sorridendo divertita la sposa porse il bicchiere verso la bottiglia che il suocero le stava tendendo.
Mentre ritirava la mano il braccio dello sposo le circondò la vita da dietro e il consorte allungo a sua volta il bicchiere.
"E non essere taccagno! Ogni si festeggia" ragguardì il padre, ridendo.
"Oh, Fred, cerca di non esagerare" lo rimproverò bonariamente la voce della madre.
"Oh, Molly lascialo stare, oggi a diritto di festeggiare" commentò allegramente il signor Weasley, dando corda al figlio.
"Visto mamma?" esclamò soddisfatto lo sposo, stringendo maggiormente la sposa a sé e voltando il capo a guardarla sorridente.
La donna ricambiò lo sguardo sorridendo raggiante e Fred si sporse a baciarla, venendo interrotto, appena qualche istante dopo, dall'arrivo del fratello Bill, che prendendolo prontamente sotto braccio e lo rapì portandoselo dietro, verso la folla di invitati.
Sorridendo la donna osservò il consorte mentre questo le mimava a labiale "Il resto dopo!", poco prima di sparire inghiottito dalla folla pullulante di chiome rosse.
Fleur, con eleganza, si congratulò con la sposa prima di seguire il marito, cercando di convincerlo a non far ubriacare subito in fratello, Fred.
Appena fu sparita anche la francese un leggero schiarimento di voce portò la sposa, lasciata in compagnia del suocero e del padre appena arrivato, a voltarsi verso destra.
"Harry" squittì allegra, andando in contro all'amico.
"Luna" la salutò il moro, abbracciandola e dandole un leggero bacio sulla fronte, "Sei stupenda" commentò, sciogliendo l'abbraccio e guardandola.
Luna volteggiò un attimo su di sé facendo mostra del suo abito bianco pieno di tulle, lungo fino al ginocchio.
"Trovi?" domandò divertita e orgogliosa dell'abito che aveva disegnato e cucito personalmente. Il ragazzo annuì sorridendole, preso raggiunto da Ginny.
"Oh, Luna" la salutò questa, andandola ad abbracciare e baciandole le guance. La stessa cosa fece Hermione mentre, in completo imbarazzo, Ron le diede un abbraccio un po' rigido.
"Ragazzi, sono così felice di vedervi" disse loro, raggiante.
"Beh non potevamo mancare" replicò il moro, mentre Ron, scusandosi, si dirigeva a raggiungere il fratello.
Proprio mentre il rosso si allontanava un gufo dalle piume lucide si avvicinò sbattendo le grandi ali. Stretto tra le zampette teneva un piccolo mazzo di magnifici gigli bianchi.
Il pennuto fece un paio di giri sopra le teste di Luna e degli altri tre, scendendo gradualmente, poi andò ad appollaiarsi vicino alla sposa e bubbolando un pochino cercò di attirarne l'attenzione.
La bionda gli si avvicinò mentre i vistosi orecchini tintinnavano. Prese i fiori, dando poi una leggera carezza al capo dell'animale.
Questo parve apprezzare, poi, quando la ragazza smise di dargli attenzione, sbatté un paio di volte le ali e si alzò in volo sparendosene nel cielo.
Luna notò subito tra gli steli un piccolo bigliettino piegato e, delicatamente, lo estrasse per poi aprirlo.
Scritto in nero, in una grafia molto gradevole e ben conosciuta, vi era un breve messaggio.
"Sii felice, te lo meriti" lesse a bassa voce, notando poi sotto la sigla M.D..
Sorridendo la ragazza strinse il piccolo rettangolino di carta.
Alla fine, Draco, la vita non ci ha divisi. Hai visto? commentò tra sé, quasi avesse la possibilità di comunicare mentalmente con il biondo.
"Un regalo?" domandò Hermione, guardando curiosa la carta color avorio.
"Oh, sì. Il regalo di un carissimo amico" replicò la giovane sposa, riponendo il bigliettino tra i gigli.
Proprio mentre poggiava il foglio Fred la raggiunse.
"Mi dispiace signori ma ora che è cominciata la musica mi riprendo mia moglie"
commentò allegro stringendo la donna a sé e dandole un veloce bacio sulla guancia "Vieni" commentò rivolto a Luna, guidandola verso la zona centrale del giardino della Tana, lasciata libera apposta per ballare.
Intanto nel tavolo, vicino a numerosi boccali pieni dei più svariati alcolici e di altre varie bevande, il piccolo mazzo di fiori bianchi riempiva l'aria di un profumo dolce.
Incastrato di nuovo tra gli steli, un piccolo bigliettino giaceva come addormentato, mentre il ricordo che portava intriso sembrava pulsare vivo tra le due pagine color avorio.





Postfazione necessaria, perché sì: amo chiacchierare/scrivere.
Come vi avevo già avvertiti non sono molto brava a caratterizzare come vorrei i personaggi di questi fandom.
Per quanto io possa riuscire in risultati discreti qui e lì più di qualche volta mi è stato fatto notare che talvolta do' immagini troppo superficiali di molti personaggi . Cosa, poi, probabilmente dovuta al fatto che solitamente scrivo in fandom di anime e manga.
Ciò nonostante ho voluto cimentarmi in questa impresa perché amo la coppia DracoxLuna e sopratutto le storie dal retrogusto malinconico.
Chiarisco poi che, mentre nel primo matrimonio ho cercati di trasmettere una forte sensazione di “bellezza”, nel secondo ho posto l'attenzione nell'enfatizzare la sensazione di “unione/calore familiare”
Detto ciò passiamo a una spiegazione che reputo indispensabile: questa è una DracoxLuna. Vero, Draco sposa Astoria e Luna Fred, e non si può dire che i loro sentimenti per i rispettivi consorti siano fasulli (vale sopratutto per Luna che non reputo certo una persona che sposerebbe qualcuno che non ama.) però restano rispettivamente uno il grande amore dell'altro.
Luna va al matrimonio di Draco pur amandolo proprio perché gli vuole bene e vuole che sia felice. Lo ama e per questo lascia che sia libero di compiere le sue scelte, qualsiasi sia il motivo.
Draco si preoccupa per Luna perché sa che l'amore può far male, molto male (Quel maledetto sentimento fa male davvero). Sa che c'erano delle necessità che l'hanno spinto ad agire, sa di essere imperdonabile e sa che Luna lo ha perdonato.
Non vuole che soffra oltre ma lei è una persona difficile da smuovere.
Lei lo definisce un “amico/carissimo amico”, beh come dovrebbe definire quello che si può catalogare come un ex-fidanzato o l'ex(e ancora in parte)-amato con cui non può stare assieme?
Non è debole, né stupida. Semplicemente non è capace di portare rancore, non quantomeno nei confronti delle persone a cui vuole bene. E a Draco ne vuole.
Alla fine, Draco, che a sua volta la ama ma ha scelto di allontanarsi per via di necessità legate a tutta la sua storia e famiglia, cerca di tenerla lontana da sé. Per poterla dimenticare e per non farla soffrire.
Però non può fare a meno di dimenticare i sentimenti che ha provato e in parte prova ancora per lei. Per questo alla fine, anche se crede che sia destino nella vita dividersi, alla fine non si è separato mai davvero dai lei. Lei ha ancora il suo posticino nel cuore di lui e lui ha ancora il suo posticino nel cuore di lei.

In fondo sapete come di dice: il primo amore non si scorda mai. Per questo alla fine le manda quei fiori e quel breve messaggio, un messaggio composto dalle stesse parole che gli ha detto lei: “Sii felice, perché te lo meriti”.
Ora, temo che oltre ad aver caratterizzato maluccio e un po' superficialmente gli altri personaggi presenti quali: Narcissa, Dafne, la madre di Astoria, Astoria stessa, Fred e tutta la famiglia Weasly al completo, Harry ed Hermione (e forse anche il gufo >.>); temo di aver reso un po' OOC sia Draco che Luna. Spero di non averlo fatto troppo e di aver contestualizzato ed di aver giustificato questo OOC.
Ultima cosa, poi prometto che vi do' tregua: il titolo e la frase che dice Draco “Credi che a dividersi la vita sia normale” è una citazione(modificata per l'aggiunta di un "nel" per neccessita di comprensibilità), dalla canzone dei Tiromancino “La descrizione di un attimo” la frase completa è “Adesso che non sei più sola, perché sola non sai stare e credi che dividersi la vita sia normale ”.
Ora ho finito. Felici?
Probabile ♥
  
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