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Autore: EleRigoletto    08/07/2012    3 recensioni
Non so dove si trova, magari è lontano da qui ed è scomparsa, oppure è sempre accanto a me ed io non posso più vederla; fatto sta che non ho mai mollato di cercare la mia adorata Menma, sì, la ragazzina dai capelli candidi e lunghi come flessibili fili argento, con la sua carica ed i suoi sorrisi che farebbero stare bene chiunque.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Ciaoo!! Questa One-Shot è dedicata alla piccola Menma e all’amore che la unisce a Jintan.
Stiamo parlando dei due “innamorati” di Ano Hana.
Ho voluto immaginarmi Jintan cresciuto che non ha mai smesso di cercare la sua piccola, descrivendone i suoi stati d’animo.
Fatemi sapere com’è …
 
Non so dove si trova, magari è lontano da qui ed è scomparsa, oppure è  sempre accanto a me ed io non posso più vederla; fatto sta che non ho mai mollato di cercare la mia adorata Menma, sì, la ragazzina dai capelli candidi e lunghi come flessibili fili argento, con la sua carica ed i suoi sorrisi che farebbero stare bene chiunque.
Non posso credere che nonostante sia passato così tanto tempo dalla sua scomparsa, lei mi manchi ancora: mi manca il suo profumo, il suo tocco, le sue lacrime, il suo viso … la sua voce.
Quella voce che ci chiamava tutti insieme, appoggiata a quell’albero tanto robusto, che  ci ha consegnato quelle  lettere facendoci piangere urlando disperatamente il suo nome.
Non è mai stata brava a nascondersi, ma quella volta c’era riuscita; L’idea che lei andasse via mi uccideva lentamente, sapevo che non l’ avrei più rivista, sapevo che mi sarebbe mancata di nuovo.
Sono seduto davanti alla porta di casa mia ad aspettare che ritorni come ha fatto da fantasma.
All’inizio credevo che era solamente un manifestarsi del mio stress, poi ho capito, era tornata per esaudire quel desiderio: il desiderio di riunire tutti noi.
Se n’è andata lasciandoci piangere silenziosamente, però, loro l’hanno rivista, mentre io ho smesso di vederla.
Ogni volta che mi sveglio aspetto di sentirla appoggiata alla mia schiena sorridente e piena di speranze, ma non accadrà mai più perché lei è andata via, più su di quanto si possa immaginare.
Spero sia felice, senza rimpianti, non sa quanto tutti speriamo, un giorno, di rivederla e salutarla.
La piccola bimba caduta in quelle braccia piene d’orrore, trasportata dalla corrente di un errore fatale; l’infanzia è finita, ma il passato è ancora fermo a quel giorno.
Le immagini di quell’attimo mi affiorano i ricordi, i sentimenti sono più forti della ragione e così mi scendono quelle stesse lacrime che mi ero ripromesso di non versare più.
Alcune volte spero che sia soltanto  un lunghissimo e brutto sogno,  che lei sia ancora qui e che tutto ritorni normale; mi sfrego gli occhi, mi batto le mani sulla fronte sudata, ma niente, sono ancora qui, senza di lei, è solamente la realtà.
Le voglio bene, non le mentirei mai, almeno non ora …
Mi piace, credo di amarla – ma cos’è l’amore se dall’altra parte c’è solo un’anima abbandonata e lontana? Chi sono io per dire che amo la bimba dei miei ricordi … dei miei sogni?-  Solo lei è riuscita a farmi sorridere quando il mondo era contro di me, solo lei mi ha insegnato a non mollare mai finche non si ha raggiunto il proprio scopo.
Menma, ora mi rivolgo a te, non ho mai smesso di cercarti, ho sempre sperato che tu mi chiamassi, dicendo “Jintan, sono qui!” so che mi osservi, che mi tieni compagnia, te ne sono grato, davvero.
Ora posso dirti che speravo anche io, un giorno, di diventare tuo marito, il tuo migliore amico, il tuo compagno per la vita.
Adesso, se fossi qui, mi abbracceresti e poi mi daresti un buffetto sulla spalla, regalandomi uno di quei sorrisi radiosi dicendomi qualcosa del tipo ‘ Sono qui, non posso essere morta’ poi ti scenderebbe qualche lacrima sul tuo vestitino bianco allacciato da un fiocco azzurro attorno al petto e ti renderesti conto che è il contrario.
Ti desidero, ti aspetterò per sempre, per sempre.
Lascia stare l’episodio più orribile del mondo, io vorrei ritornare al giorno in cui mi vergognavo del bene che ti volevo e rifiutavo l’idea che mi piacessi, per poi buttare tutto fuori e confessarlo all’intero pianeta.
Noi due saremo sempre legati da quel fiore speciale che, ai tempi passati, piace ad entrambi; quando arriverò da te, ti porterò tanti fiori, i nostri fiori, quelli dai petali candidi come la tua pelle, dallo stelo liscio come il tuo corpicino e profumato come il tuo volto.
Vorrei dirti un’ultima cosa, ci rivedremo quando il pulsare del mio cuore smetterà di battere ed il mio sangue uscirà da quei tubicini chiamati vene, gorgogliando da schizzi irrefrenabili su tutto il corpo.
Sei e sarai tutto ciò che ho sempre sognato, nessuno saprà mai che prestissimo verrò da te.
 
La fine l’ho voluta lasciare in sospeso, cioè, volevo lasciarvi lo spazio di immaginare come sarebbe andata a finire.
Beh, che altro posso dirvi, Adoro tutte le altre storie su Ano Hana che avete fatto.
Grazie in anticipo di aver letto; Un bacio Ele!;)
 

  
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