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Autore: Nox594    09/07/2012    1 recensioni
Vedremo un nuovo Ron alle prese con una prova molto importante, ma al tempo stessa semplice.
Nella mia storia Fred non è morto, e Harry ha uno zio da tempo scomparso a causa dello zio Voldy.
Spero vi piaccia.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Le estati alla Tana sono piuttosto piacevoli, soprattutto senza un mago oscuro alle calcagna; questo fattore è attivamente confermato da Harry, Hermione e i più piccoli di casa Weasley.

Un giorno in particolare, però, fu scena di incredibili avvenimenti e battaglie di natura principalmente animalesca.

Un Ron, in costume da bagno ed una strana camicia Hawaiana, gironzolava per la casa in cerca di risposte.

< Mamma… dove sono i teli da mare? Io e gli altri vorremmo andare al laghetto qua dietro.>

< Nell’ armadio dei gemelli, sotto le lenzuola. Per favore, fate attenzione e non parlate con gli sconosciuti!>

< Come fanno a parlare con gli sconosciuti se non ce ne sono da queste parti? È un controsenso, poiché siamo gli unici in zona.> Risero in coro i gemelli. < Ehi, Ronnino, non è che usi la scusa del lago per vedere Hermione senza i suoi abituali vestiti? No, vero? Hahahahahahaha.> Intanto Ron era occupato a non guardare la madre, troppo rosso per quelle strane idee. < Oh, ma state zitti! Ron è un romantico stratega, vero?> A parlare tra le risatine fu Harry, vestito in modo ancor più strano: costume verde vomito e maglietta castana, non proprio il massimo.

 < Tranquilla Molly. Accompagno io i ragazzi, così mi rinfresco anche io.> A parlare fu Alexander Creed, zio di Harry ( si, Harry ha uno zio ) da parte di padre. È quello che si può definire “L’uomo dei sogni“: bello, alto, capelli folti e castani, con qualche spruzzo dorato e ramiglio, occhi verde-acqua, corpo scolpito, e natiche di bronzo. Insomma, il meglio del meglio del meglio!

< Meno male, così ci sarà un adulto a “controllarli”>.

 

 

 

 

Il laghetto era qualcosa di incredibile: bianche spiagge sabbiose, piccoli arbusti verdognoli, querce come sfondo, e un’acqua talmente limpida e pulita da potersi specchiare. Questa prospettiva mise  in subbuglio i ragazzi, che non esitarono a tuffarsi, compreso Al. Tra spruzzi e scherzi acquatici, due ore passarono velocemente e tutti quanti si spiaggiarono sugli asciugami a prendere il sole o ad amoreggiare.

Ad un certo punto Ron si alzò ricordandosi di un piccolo spiazzo nel bosco dove crescevano fragoline rigogliose e succose, perciò si incamminò per un piccolo viottolo di foglie e erbacce.

< Allora… cosa hai insegnato al mio tontolone e a Harry?> Chiese una curiosa Hermione. < Niente, solo le cose basilari per sopravvivere a mostri e usare la magia senza bacchetta.> Lo disse con tanta svogliatezza che scioccò entrambe, che nel frattempo stavano guardando stralunate un imbarazzatissimo Harry. Un suono disgustoso e distruttivo provenne all’improvviso dalla foresta di querce, seguito a ruota da un indiavolatissimo Vipertooth Peruviano, chissà come finito lì.

< Che facciamo zio?!?!> Chiese Harry spaventato: il breve allenamento con lo zio non lo aveva ferrato nel modo giusto. Ma Al rimase immobile, con lo sguardo pacato, sotto gli occhi terrorizzati di tutti. Solo una cosa li distolse dal drago. < Dov’ è Ron?!> Cominciarono a pensare al peggio, soprattutto Hermione, la più spaventata di tutti. Un lieve fischio, però, si levò alto dalla foresta: era un suono semplice, prolungato, ma all’apparenza molto corposo.

Una figura slanciata e rossiccia, si avvicinò lentamente, con in mano una bustina piena di fragoline. Era Ron che fischiava, con uno sguardo sicuro e severo che non si staccava dal drago che, nel frattempo si muoveva con un’inquietante tranquillità. < State tutti bene?> Chiese pacato. < Immagino vi starete chiedendo come faccia a far star buono un drago così. Ora ve lo spiego: Al ha insegnato solo a me come fischiare così, giusto per rendermi più sicuro di me. Il fischio, a questa frequenza, sollecita il drago a calmarsi, così che lo si possa tenere d’occhio. Non sono arrivato però al punto di allontanarlo dalle persone, e ciò mi preoccupa un pochino.>

< Tranquilli, ci penso io.> E con fischio ancor più sonoro, Al riuscì ad allontanare il rettile.

< Ron! Perché non ci hai mai detto nulla? Non ti fidavi di dirlo, forse? Non ti fidi di me?> Hermione era quasi sul punto di piangere, ma Ron rispose immediatamente. < Non è che non mi fido di te o di voi, è che volevo farvi una sorpresa e mostrarvi il nuovo e più serio Ron.> Hermione rise, anche con le lacrime agli occhi, e baciò di slancio e con foga Ron, che rispose con entusiasmo.

Ginny entrò nel discorso.< Non diremo niente alla mamma, né sul drago né su quanto accaduto, intesi?> Hermione la guardò scherzosa. < Quale drago?>.
  
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