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Autore: Rejoice96S    09/07/2012    3 recensioni
Una serata come altre, tra un concerto e l'altro del tour. Ottobre 1984.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ottobre 1984.
Davvero strano il tempo in Francia. Per tutto il giorno c’è un sole che spacca le pietre e poi la sera sembra di essere in compagnia dei pinguini. E se sono degli irlandesi a pensarla così vuol dire che il tempo è davvero strambo.

Un giorno Lione, un altro Tolosa. Beh, nonostante tutto non è così male questo tour. Finalmente un giorno di relax, se così possiamo chiamarlo. Domani si fa tappa a Marsiglia. Passeremo sicuramente la mattinata in pullman. Beh, almeno avremo tutta la serata per poter stare in santa pace. Imbraccio la mia chitarra e fingo di saper suonare qualcosa di epico aspettando l’unico vero chitarrista della band. Sono solo nella camera d’albergo. Dave è in bagno a farsi una doccia. Mai correre nel fango se poi perdi l’equilibrio in continuazione. Larry è giù nella hall, davanti alla televisione e con una birra in mano. Non perderebbe per nulla al mondo una partita della Nazionale Irlandese. Adam… Beh Adam starà sicuramente cercando di far colpo con qualche francesina della zona. Sono le undici passate, è una buona mezz’ora che il mio amico è in bagno. Quanto tempo ci vuole per scrollarsi un po’ di fango? Vabbè, sta cantando. Quando Dave Evans inizia ad intonare qualcosa nella doccia vuol dire che manca poco alla fine. Peccato, è davvero un ottimo cantante. Potrei ascoltarlo per ore senza mai stancarmi. Rido. Un chitarrista in accappatoio con ciabatte a forma di panda non è roba da tutti i giorni.

“Cosa ci trovi di divertente? Ho dimenticato di portare le pantofole in valigia e queste sono le prime che ho trovato.” Commenta con un tono orgoglioso. “Piuttosto tu, cosa credi di fare con quella chitarra? Non vogliamo lamentele dai vicini questa sera, ti avviso! Su, dai qua.” Mi ruba la chitarra e, in elegantissimo accappatoio, seduto su una sedia, ancora bagnato, inizia a suonare la nuova Bad.
Com’è spiritoso. Chissà perché ogni volta che si lava il suo sarcasmo cresce a dismisura. Ma ormai non ci faccio più caso, è abitudine. Lo ascolto. E’ strabiliante con quanta delicatezza accarezza le sei corde. E’ una ninna nanna. Mi sdraio sul letto, sono sfinito. Prometto che chiudo gli occhi solo per cinque minuti. Poi sogno.

Chi. Chi ha avuto il bruto coraggio di svegliarmi con una secchiata d’acqua gelida? Deve solo farsi vedere che… Larry? Adam? Dave? Perché mi stanno fissando?
“Buongiorno Testa-Di-Leone!” Mi saluta Adam con il tono di uno che parla ad un neonato.
“Ce l’hai fatta! Muoviti che tra mezz’ora dobbiamo partire.” Dice Larry dandomi un paio di schiaffetti per farmi svegliare completamente.
“Abbiamo provato a svegliarti in tutti i modi. Pensa positivo, almeno ora non devi farti una doccia, ci abbiamo già pensato noi!” Sorride Dave.

Va bene, va bene. Mi alzo. Datemi il tempo di fare colazione! Vi raggiungo in pullman.
Mezz’ora precisa, alle 10.30 sono in pullman. E sono l’unico. Adam, tanto per cambiare, distribuisce numeri di telefono a qualche  bella fan che, non so come, è riuscita a trovare l’indirizzo dell’albergo. Oltre a Dave manca anche la sua Explorer, quindi suppongo che se la sia dimenticata e ora sia andato a recuperarla. E Larry? Ah giusto. Larry preferisce farsi questi viaggetti con la sua moto. Sembra proprio un tipo figo in moto e con gli occhiali scuri. Bene, finalmente possiamo partire, ci attendono sei lunghe ore di viaggio. Decido di addormentarmi, vorrei concludere il mio sogno. Stavolta non subisco nessun risveglio traumatico, per fortuna. Il sole sta calando, c’è una piacevole brezza autunnale. Le prime luci si accendono. Laggiù ce ne sono molte. Sarà una fiera.
“Dai andiamoci, darà divertente! Però cerchiamo di non farci riconoscere… Non vorrei ritrovarmi inseguito da centinaia di U2ers francesi.” Propone il batterista togliendosi il casco.

E andiamoci. Cosa potrà mai accadere?

Nell’angolo, affianco ad una chiromante, c’è una bancarella. Di quelle che ti danno un fucile per sparare ai barattoli. Massì, solo un paio di colpi. No no, io non potrei mai impugnare qualcosa del genere, rischierei solo di far danni. Adam si propone, ma non scherziamo! E’ un pericolo ambulante! Larry è scomparso, avrà trovato un’altra televisione e un’altra partita da vedere. Ovunque. Ma cos’ha nella testa quel ragazzo? Sei rimasto tu, Dave. Caspita fa paura, è un mostro! Nel senso buono, ovviamente. Dai, forza Dave… Un ultimo bersaglio e quel magnifico peluche sarà nostro. Dai, forza Dave…
“Oh, come on Edge! Shoot, shoot!” Urlo.

Maledetta la mia boccaccia. Ci hanno riconosciuti. Certo, non passano inosservate tre persone che parlano in inglese con un accento irlandese, di cui uno si chiama addirittura ‘Edge’.
“Bravo genio! E per fortuna che ti avevo avvisato di passare inosservati! Andiamo a recuperare Larry, qui già vogliono acchiapparci! Scappateeeeeee!”
“Larry! Dannazione quella partita l’hai già vista, perdiamo. Vieni con me che Paul ne ha combinata un’altra delle sue e ora tocca rifugiarci in pullman!” Dice Adam scaraventando via con sé il povero biondino.

Siamo al sicuro. Fuori si sentono cori “U-2! U-2! U-2!”.
Silenzio. Tutti mi fissano incavolati neri. Poi ridono. Mah, chi li capisce è bravo.
“Sempre colpa tua!”
“Certo che ce ne fai passare di tutti i colori! Io per poco non travolgevo una povera vecchietta che faceva la spesa!” Sogghigna Larry.
“Su su… In fondo è solo un povero Bono. Cosa possiamo aspettarci di più?”
Ehi piano con i complimenti, non fatene troppi che altrimenti non vi riconosco.
“Dai, non fare quella faccia, lo sai che siamo i tuoi migliori amici e scherziamo. Ora che siamo finalmente solo noi quattro… Che ne dite di una birretta e di una bella partitina a carte?” Propone Dave, anzi Edge.

Domani c’è il concerto.
Adoro i tour, passare ventiquattro ore su ventiquattro con i miei migliori amici, fare di tutto. Grazie U2. Grazie per avermi fatto conoscere loro.


Angolo dell'autrice:
Eccomi, dopo secoli sono ritornata! :D
L'ispirazione è venuta ascoltando POP. POP e The Unforgettabe Fire... E' strano, lo so.
Spero vi piaccia! Reeeecensite! 



 




  
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