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Autore: SvaneH    09/07/2012    11 recensioni
I Vendicatori fissarono Fury, perplessi: avrebbero dovuto fare da baby sitter?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-E questo marmocchio cosa mi dovrebbe rappresentare?!
-Questo marmocchio, come lo chiami tu, Stark, è il nipote di un pezzo grosso dei Dipartimenti Segreti. E per vari motivi che non starò qui a spiegare perché top secret, dovrai badarci tu. O meglio, voi.
I Vendicatori fissarono Fury, perplessi: avrebbero dovuto fare da baby sitter?
-Mi sta dicendo che dovremmo fare le tate?!
-Esatto. E’ solo per oggi, non sarà difficile.
-Ma non potrebbe occuparsene qualcun altro? Tipo … l’agente Romanoff! E’ una donna, saprebbe come comportarsi: è il suo mestiere naturale!
-Se ti sentisse parlare così ti ucciderebbe.- rispose Clint con un sorrisetto, mentre Tony cercava una scappatoia qualsiasi.
-Stark, non voglio sentire lamentele. Siete dei super eroi, non avrete problemi con un bambino di 5 mesi!- esclamò, e prima che potessero fermarlo, era uscito dalla sala riunioni, lasciandoli tutti lì con la culla.
Un attimo di silenzio seguì l’uscita di Fury.
-Magari dormirà tutto il giorno- azzardò Thor, e in quel momento capirono di essere fottuti.
 
Un paio d’ore dopo il bimbo, che rispondeva al nome di Alex, si era svegliato.
E ovviamente piangeva.
-Che facciamo?- chiese Steve, agitato.
-Forse ha fame- tentò Bruce, osservandolo come se temesse di vederlo esplodere da un momento all’altro.
-Clint, tu non sai dove sia Natasha, vero?- domandò Tony.
-E’ in missione; Kossovo. E sarebbe inutile in ogni caso.
-Allora chiamo Pepper. E intanto fate qualcosa, per l’amor del cielo! Mi sta trapanando i timpani.
Thor provò a sollevarlo dalla culla, prendendolo in braccio, ottenendo soltanto un grido ancora più acuto. Guardò gli altri, disperato, che risposero con occhiate smarrite.
Intanto Tony era al cellulare -Pepper? Ciao, tesoro. Come stai? Avrei un favore da chiederti, ma niente di che …
-Tony, non posso. Sono in riunione con i giapponesi perché tu sei dovuto scappare da Fury, perciò …
-E’ proprio di questo che volevo parlarti! E’ …
-Non posso. Scusa, devo attaccare. Ciao, un bacio e buona fortuna!- clic.
-Pepper? Pepper? Ah, merda!- imprecò.
-Ehi! Niente parolacce di fronte al bambino.- lo riprese Thor.
Stark scosse la testa, esasperato -Pepper è impegnata. Dovremmo cavarcela da soli. Ma perché continua a piangere?!
-Secondo me ha fame.- ripetè Bruce, tenendosi a distanza.
-Allora proviamo a dargli da mangiare. Avete un po’ di pane?
Steve lo guardò, scandalizzato -Stark! I bambini di cinque mesi non mangiano pane!
- … nutella? E’ morbida!
-Oh, cielo.- mormorò il Capitano, passandosi una mano sulla fronte.
-Ah! Forse vuole uno di questi cosi!- esclamò Thor, afferrando un biberon.
-Sì! Bravo, dove l’hai trovato?
-In questa borsa con su scritto “Per Alex”.
-Giusto. Bè, forza! Chi lo imbocca?- chiese Tony, guardandosi in giro.
Improvvisamente, tutti trovarono molto interessante osservare la stanza.
-Oh ,andiamo! Qualcuno dovrà pur farlo. Uno lo tiene in braccio …
-Posso farlo io??- si offrì Thor.
-Sì, e uno lo imbocca.- continuò Stark.
-Perché non lo fai tu?- chiese Steve.
-Io sono un genio scientifico, non mi occupo di marmocchi.
-E io sono un soldato, non saprei come fare.
A interrompere la discussione ridicola fu Bruce -Lo farò io. Datemi il biberon; Thor, tienilo stretto, mi raccomando.
Delicatamente, il dottore gli mise davanti alle labbra il biberon, e subito Alex smise di piangere, cominciando a succhiare avidamente.
Si sentì distintamente il sospiro di sollievo generale.
-E questa è fatta.- mormorò Banner dopo poco, rimettendo il bimbo nella culla, sazio e soddisfatto.
-Adesso dormirà per un po’, possiamo rilassarci.- disse.
-Finalmente.- borbottò Tony.
-Ma se non hai fatto niente!- lo rimbeccò Steve.
-Parla Capitan Tata!
-Smettetela! Lo sveglierete, se continuate così!- sibilò Clint, e subito i due si zittirono.
-Che facciamo intanto?- sussurrò Thor.
-Niente. Stiamo qui e badiamo che vada tutto bene.- rispose Bruce.
Tony sbuffò, sedendosi, e anche gli altri si misero comodi: sarebbe stata una lunga giornata.
 
Un paio di’ore dopo, Alex strillava come un’aquila sotto tortura.
-E adesso che ha?- gemette Tony.
-Bisogna cambiarlo.- rispose Bruce, tranquillo.
A quelle parole, quattro paia di occhi sgranati lo fissarono.
-Cambiarlo?!- ripetè Stark, evidentemente terrorizzato.
-Io non lo faccio.- esclamò subito Thor, tirandosi indietro, mentre Clint si rifugiava in un angolo, un’espressione falsamente impassibile sul viso.
Banner alzò gli occhi al cielo -Lo farò sempre io, ma qualcuno mi deve aiutare. Steve, passami il pannolino pulito.
-Il cosa?
-Tieni.- disse Tony porgendoglielo -Se aspetti lui, il bimbo fa in tempo a crescere e sposarsi.
Rogers aprì la bocca per replicare, ma Bruce lo bloccò -O mi aiutate, o quando questa faccenda sarà finita vi polverizzo.
Subito i due si calmarono.
-Cosa devo fare?- domandò Steve, impacciato.
-Reggilo.- rispose il dottore, dandogli il pannolino sporco.
-Per tutti i Nove Mondi, ma che è?!- esclamò Thor tappandosi il naso, mentre Clint faceva una smorfia e cercava un sacchetto in cui respirare.
-Com’è possibile che un essere così minuscolo faccia una puzza del genere?!- Tony aprì la finestra, boccheggiando, mentre Steve cercava di mantenere un contegno, ma solo in apparenza: in realtà, stava trattenendo il respiro.
Bruce alzò gli occhi al cielo -State decisamente esagerando.
-Dod credo proprio.- ribattè Thor, con voce nasale.
-E’ una specie di gas malefico! Potrebbe essere usato come arma chimica- esclamò Tony, rimanendo davanti la finestra in compagnia di Clint, che lo aveva appena raggiunto.
-Siete ridicoli. E’ una cosa normale! Anche voi, a quest’età, facevate così.- continuò Bruce, rivestendo il piccolo, ora improvvisamente calmo.
-Ma va’. Io ero bello e profumato anche da piccolo!- si pavoneggiò Tony, e Steve sbuffò.
-Bè, ora è a posto. Potete ricominciare a respirare.
Tutti obbedirono.
-Ma perché ora non dorme?- chiese Thor, perplesso.
-Secondo me vuole giocare.- rispose Steve.
-E come? Non sa nemmeno stare in piedi.- commentò Clint, perplesso.
Il bimbo intanto li fissava, incuriosito. Poi con una manina indicò Tony.
-Che vuole da me?- esclamò subito, agitato.
Bruce ridacchiò -Rilassati, Stark. E’ solo attirato dalla luce azzurra del reattore che hai sul petto. Tieni.- rispose, e glielo porse.
Impacciato, Tony lo afferrò, e subito Alex cominciò a studiare il reattore, divertito.
-Guardate, sta ridendo!- commentò Thor, estasiato.
-A quanto pare gli piaci, Stark.- disse Clint, divertito.
-Ovvio!- ribattè Tony, gongolante.
-Così fai le prove per un eventuale figlioletto.- ammiccò Steve, e subito Tony sgranò gli occhi, nervoso.
-Calmati, uomo di latta. Stavo scherzando.
Tony sospirò.
-Bene. E ora?- chiese Clint.
 
Un’ora e svariate canzoncine dopo (erano arrivati a cantare per farlo divertire), Fury entrò nella sala.
-Ci sono novità.
-Finalmente vengono a riprendersi il cinnetto!- esclamò Tony, sollevato.
-Niente affatto. Ora dovete badare alla cuginetta, Mary. Ha sei anni.
Tutti lo fissarono con lo stesso sguardo sofferente di Mufasa davanti al tradimento di Scar.
-Sta scherzando.
-Non scherzo mai, Stark. E trattatela in modo appropriato. Ricordatevi che ha solo sei anni. Mary, entra pure.- continuò, e una bambina mora, coi codini e due grandi occhi vivaci entrò nella sala.
-Bene. Ora devo andare. E mi raccomando.- con un’ultima occhiata, uscì.
I Vendicatori e la bimba rimasero a studiarsi per alcuni interminabili secondi, finchè Mary parlò -Voi siete super eroi?
-Sì, piccola.- rispose Tony -Io sono il geniaccio tecnologico, lui un dio, quello là è Robin Hood, l’altro biondo è un soldatino e quello è una sorta di mutante.
-Descrizione perfetta.- mormorò Steve, e Thor ridacchiò.
-Bene. Ora giochiamo?
-A cosa?- chiese Clint, già preoccupato.
-Alla mamma! Io sarò la mamma, Alex il figlio e …- si guardò attorno alla ricerca di un padre decente -tu con gli occhiali il papà!- esclamò, indicando Bruce.
-Io?!
-Sì, tu! Ecco, tieni- prese in braccio il piccolo, terrorizzando tutti i presenti, e lo porse al dottore -Ora facciamo che io preparo il tè, e tu ricevi gli ospiti mentre coccoli Alex. Ok?
-Ehm … ok.- rispose lui, spaesato.
-Chi sono gli ospiti?- domandò Thor, incuriosito.
-Ma voi! Dai, sedetevi, che vi preparo il tè.
I Vendicatori si guardarono, impotenti: non restava che obbedire.
 
Un paio d’ore dopo, il gioco era cambiato: ora Mary era la principessa in pericolo, Steve il principe azzurro (con gran divertimento di Tony) e Clint il cattivo. Gli altri erano gli aiutanti del principe.
-Ah, muori! Non avrai la mia adorata principessa!- stava urlando Steve, compreso nella parte, contro a Clint.
-Attento, principe!- lo mise in guardia Thor, intervenendo nel combattimento.
-Però non vale, io sono da solo!- si lamentò Occhio di Falco.
-Taci, essere crudele, e subisci la tua pena!- lo rimbeccò Stark, colpendolo in testa con un biberon di plastica.
Nel giro di cinque minuti, era in ballo una rissa in piena regola, mentre Mary li osservava, deliziata dal loro entusiasmo.
 
-Ok, ora basta: voglio riposarmi.- si lamentò Tony, stravaccato sulla sedia.
Il finto combattimento li aveva resi esausti, e avevano anche dovuto dare da mangiare ad Alex e cambiarlo; mentre Mary veniva tenuta buona da Steve, per il quale sembrava essersi presa una vera e propria infatuazione.
-Ma io non sono stanca!- si lamentò lei, guardando gli uomini tutti seduti in posti diversi.
-Ma noi sì, perciò … rassegnati, piccola.- ribattè Tony.
Lei li fissò, imbronciata, poi sgranò gli occhi. Si era accorta di una cosa.
-Devo andare in bagno.
-Ascensore, secondo piano, prima porta a sinistra.- rispose Stark, svogliato.
-Non voglio andarci da sola! Qualcuno mi deve accompagnare.- insistette lei.
I Vendicatori si fissarono. 
-Steve, vai tu.- disse subito Thor.
-Perché io?!
-Sei tu il principe azzurro, quindi taci e vai.
Borbottando, il Capitano si alzò e uscì con una saltellante Mary al suo fianco.
-Oh, silenzio e tranquillità.- mormorò Clint.
In quell’esatto momento, Alex scoppiò a piangere.
Un attimo di silenzio seguì le urla, poi Tony parlò -Secondo voi, se metto un po’ di vodka nel latte sta zitto?
 
Era sera.
Ormai era tutto il giorno che i Vendicatori facevano i baby sitter, e Fury era un po’ preoccupato del risultato finale.
Esitante, aprì la porta della sala. 
Lo spettacolo che si trovò davanti superava ogni immaginazione: in un angolo, c’era montata una specie di tenda, fatta di lenzuoli trovati chissà dove e retti da paletti sospesi a mezz’aria, sicuramente opera di Stark; ma il meglio era quello che c’era sotto di essi.
Coricato e addormentato sul pavimento, Steve Rogers era stretto a Mary, raggomitolata al suo fianco, in grembo un fumetto; mentre Tony Stark dormiva con la testa appoggiata alla schiena del Capitano. 
Thor era seduto con la testa penzoloni, anche lui addormentato ma contro il muro, in mano una bambola. Di fianco a lui, Bruce Banner era scivolato sul pavimento, una mano sulla culla di Alex, che dondolava grazie a chissà quale congegno elettronico di sua recentissima creazione. Clint, invece, era appollaiato sul tavolo, la faretra delle frecce usata come cuscino.
Perplesso, si accorse che Mary non dormiva e lo stava fissando, sorridente; si mise un dito sulle labbra e mormorò -Sst, sennò si svegliano. Si sono appena addormentati. Sono carini, vero?
Fury sorrise -Già. Ora però devo andare a prendere una macchina fotografica, Mary: stai lì, torno subito.- e ridacchiando, uscì velocemente.
 
 
 
 
 
 
Angolo autore:
Salve a tutti! 
Bene, credo che questo delirio meriti una piccola spiegazione, anche se in realtà non so come scusarmi per questo obbrobrio … comunque: mi era spuntata in testa questa domanda “come reagirebbero i vendicatori se dovessero fare i baby sitter?!” così, ecco qui.
Non ha senso, lo so; teoricamente dovrebbe far ridere ma … boh.
Mi sa un po’ una schifezzuola e mi dispiace farvela sorbire, quindi se volete insultarmi fate pure, ne avete tutto il diritto.
Intanto, grazie per averla letta (sempre se siete arrivati in fondo) e … bè, basta.
Aspetto i vostri pareri (e i probabili pomodori) xD Ciao ciao! 
  
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