15.00, luglio.
Ti sei spalmata sul divano, diventato da giorni oasi di sonno e riposo. Ma ti devi alzare, tra un'ora e mezza devi essere davanti alla fumetteria in via Roma, per un meeting.
Ti alzi; sei davanti al tuo armadio in bloomers e petticoat, cercando di pensare ad un bell'outfit.
IL VUOTO.
Apri l'armadio, escludendo a priori qualsiasi vestito o gonna in velluto, o che comunque possa accaldarti più del dovuto. Opti per una camicia rosa della Bodyline, una gonna di Baby -pezzo a cui tieni di più-, overknee bianche e Rocking Horse.
Dopo esserti preparata a dovere, (il quale ti ha rubato tre quarti del tempo a tua disposizione) ti avvii verso il luogo d'incontro.
Sei costretta a farti la piazza a piedi, perciò parcheggi la macchina, ti munisci di parole e inizi a camminare.
-Oh mio dio, la crisi riduce le ragazze così-
Ti volti verso quella voce, una vecchia signora seduta su una panca ti fissa con uno sguardo talmente vago che non capisci se sta parlando con te o sta comunicando a qualche essere non identificato.
-Scusi signora, parla con me?-
Azzardi.
-Dove pensi di andare vestita così, ragazzina?-
Rispondi con espressione di chi ne ha sentite di cotte e di crude.
-Signora, vada a ripararsi dal sole, alla sua età le gioca brutti scherzi.-
L'espressione sul volto dell'anziana comara muta di colpo. Mai parlare di età con una donna.
-Colpita ed affondata.-
Pensi gongolante girando i tacchi e continuando per la tua strada.
{Angolo autrice:
Quest'idea mi è balenata dopo aver visto quest'immagine:
I racconti descrivono in modo "ironico" gioie e dolori di una lolita al giorno d'oggi!
xoxo}