La vita non è mai come te la immagini: a volte ti sorprende
in modo positivo o a volte in modo negativo, cambia per una scelta che fai. Ti
ritrovi in un posto che non avevi mai immaginato e pensi che la tua vita
cambierà da quel momento. Hai paura perché non sai cosa ti aspetta, ma sai che
dovrai affrontare queste tue paure e combatterle. Forse è per questo che non
voglio lasciare mio padre per andare a vivere a Londra con mia madre e il mio
nuovo fratellastro, ma devo. Mio padre ha bisogno di farsi una vita, non deve
più preoccuparsi della sua bambina minorenne che spera che i suoi genitori
ritornino insieme. Perché questo non accadrà e ormai lo capito da un bel po’. I
miei genitori sono sempre andati d’accordo, ma poi un giorno qualcosa è
cambiato: mia madre si era resa conto di non amare più mio padre, così lasciò
lui, me e la nostra amata Italia per andare in una nuova città: Londra. Qui
incontrò il cosiddetto ‘uomo della sua vita’ un certo Thomas, il quale aveva
avuto un figlio con un’altra donna. Non lo avevo mai incontrato. Non andavo a
trovare mia madre da quando ci aveva abbandonato 3 anni fa per essere precisi.
Avevo solo 14 anni e mi si spezzò il cuore vederla andare via per poi non
tornare mai più. Così quando le annunciai che sarei andata a vivere per un po’
di tempo da lei, rimase sbalordita e confusa, però accettò questa mia scelta
con molto entusiasmo. Aveva sempre cercato di rimanere in contatto con me, ma
io la ignoravo. Buttavo le sue lettere, i suoi regali…ignoravo le chiamate e i
suoi messaggi. Solo quando mio padre mi obbligava a parlare con lei, risentivo
il suo tono di voce.
“Allora cucciola, sei sicura?” domandò mio padre per la centesima volta
passandomi il mio unico bagaglio, nel quale avevo messo tutto il necessario.
Avevo già detto addio al sole. Londra era una città umida e quasi sempre
nuvolosa. Mi sarebbe mancato il bel tempo e il mare.
“Si papà, ti chiamo quando arrivo” risposi mentendo
“Va bene. Vieni qui” disse stringendomi a lui. Cercai di trattenere le lacrime,
ma era difficile. Mi sarebbe mancato il mio folle e severo padre. Con cui
parlare dei miei problemi con la scuola o con cui mangiare la pizza il sabato
sera.
“Papà ora devo andare” sussurrai staccandomi da lui.
“Ciao cucciola” disse stampandomi un bacio sulla fronte. Presi un ultimo respiro e mi invarcai
sull’aereo. Ovviamente piansi per tutto il viaggio. Non era una ragazza che
piangeva facilmente, ma quando capitava le lacrime uscivano in quantità.
Atterrai a Londra verso le due di pomeriggio. Come avevo
previsto, il tempo era umido e nuvoloso. Vabbè avevo già detto addio al sole.
Presi i miei bagagli e uscii dall’aeroporto, cercando il volto familiare di mia
madre, sperando che mi fosse venuta almeno a prendere. Per fortuna fu così: ed
eccola la mia ‘dolce’ mamma, era cambiata moltissimo dall’ultima volta che
l’avevo vista: i suoi capelli castani erano molto più lucenti. Aveva tagliato i
capelli, ora gli arrivavano sulle spalle. I suoi occhi azzurri erano molto più
accessi. Sembrava ringiovanita e sembrava più…viva, era diversa felice. Mi
avvicinai con passi lenti. Ero pronta a rincontrarla?
“Ciao…mamma” sussurrai fermandomi davanti ai suoi occhi. Per un attimo mi
guardò confusa, forse non mi aveva riconosciuto, d’altronde non ci vedevamo da
un sacco di tempo, ma non era cambiata molto: avevo gli stessi capelli lunghi e
biondi, gli occhi azzurri solo il mio fisico era maturato. Avevo tutte le forme
al punto giusto.
“Angelica sei proprio tu?” domandò con gli occhi lucidi. Sospirai
“Si mamma” risposi con tono distaccato
“Oddio piccola” disse stringendomi al suo petto. Rimasi immobile. Non ricambiai
l’abbraccio non ne vedevo motivo. “Tom vieni a conoscere mia figlia” urlò mia
mamma asciugandomi le poche lacrime che gli erano fuoriusciti dagli occhi.
Dalla macchina a pochi passi da noi uscì un uomo: aveva i capelli neri e gli
occhi color nocciola. Aveva la pelle un po’ scura rispetto la mia che era
bianca da farmi sembrare quasi pallida.
“Piacere sono Thomas, ma puoi chiamarmi Tom. Ho sentito molto parlare di te”
disse sorridendo e porgendomi la mano.
Non ricambiai la stretta.
“Io sono Angelica e devi chiamarmi così e io non ho affatto sentito parlare di
te” dissi acida, potevo sembrare una stronza ma non riuscivo a essere gentile
con loro.
“Ehm d’accordo Angelica. Andiamo a casa? Così ti sistemi e conosci tuo
fratello” propose Tom prendendo la mia valigia
“Fratellastro” precisai salendo in macchina con loro
“E’ un ragazzo gentile e simpatico. Ti piacerà” disse mia madre gentile
“Ne dubito” sussurrai in modo che non mi sentissero. Per tutta la durata del
viaggio rimanemmo in silenzio, nessuno sapeva cosa dire. Meglio così, non avrei
dovuto fare finta di essere gentile.
“Eccoci arrivati” annunciò Tom spegnendo il motore della macchina. La casa dove
avrei dovuto vivere non era niente male: bianca con un giardino sul
retro…moderna. Scesi dalla macchina e mi guardai un po’ in giro. C’erano molte
case, il quartiere non doveva essere niente male.
“Andiamo” disse mia madre posando una mano sulle mie spalle, ma io mi spostai e
mi avvicinai all’ingresso della casa. Mia madre suonò il campanello e dopo due
minuti venne ad aprirci un ragazzo: aveva i capelli neri pettinati con un
ciuffo all’indietro pieno di gel, due occhi color cioccolato, con quale
riflesso di verde scuro e un fisico niente male.
“Ciao io sono Zayn Malik. Zayn con la y. Avrai sicuramente sentito parlare di
me e della mia fama, quindi credo che tu sia contenta di ritrovarti me come
fratellastro” disse con un ghigno porgendomi la sua mano, incominciavamo bene
questo già faceva lo snob
“Io sono Angelica e non ho mai sentito parlare di te e comunque preferirei che
tu non ci fossi, ma non si può avere tutto dalla vita vero?” domandai incrociando le braccia al petto ed entrando
in casa. Il soggiorno era molto grande, c’era un libreria e una tv al plasma.
“Beh questa è casa nostra, ma da oggi sarà anche tua” disse Zayn con il suo
sorriso beffardo
“Ma va! Non lo avevo capito!” sorrise
“Vieni ti mostro camera tua” disse indicandomi una scala che portava al piano
di sopra. Sbuffai e lo seguì: “La mia camera si trova difronte al tua, per
qualsiasi cosa puoi chiamarmi”
“Spero di no” dissi entrando nella mia nuova camera: era abbastanza grande, con
un letto matrimoniale, una scrivania completa di pc, una cabina armadio e un
bagno tutto per me o almeno credevo… “Condivideremo anche il bagno, contenta
sorellina?” domandò ridacchiando. sorrisi
“Chiamami di nuovo sorellina e ti castro” ringhiai minacciosa
“Ehi tranquilla, va bene”
“Bene” dissi scendendo di sotto per prendere la mia valigia e disfarla.
Ovviamente Zayn mi seguì.
“Allora tesoro. Andrai a scuola fra due giorni il tempo di abituarti a questa
città” disse mia madre. Che palle sarei dovuta andare a scuola, per fortuna che
era l’ultimo anno.
“Mmh lui viene con me?” domandai indicando con il pollice Zayn
“Scherzi? Io lavoro e ho finito la scuola l’anno scorso” rispose Zayn
“Dopo essere stato bocciato due volte” precisò suo padre, ridacchiai chissà che
lavoro faceva?
“Grazie papà!” esclamò il figlio ironico
“Che lavoro fai?” domandai curiosa
“Come non lo conosci?” domandò mia madre confusa, scossi la testa non lo avevo
mai visto fino ad oggi.
“Faccio il cantante e faccio parte dei One Direction” rispose Zayn
“One Direction…mai sentiti”
“Sei strana”
“Lo prendo come un complimento” dissi salendo in camera mia.
Dopo aver disfatto la valigia chiamai mio padre, la nostra
conversazione non durò molto, parlammo del più e del meno. Dopodiché
riattaccai, già mi mancava. Mi stesi un po’ sul mio nuovo letto e guardai il
soffitto. Cosa sarebbe successo a Londra? Sarei cambiata in meglio o in peggio?
Tom sembrava una persona gentile e Zayn beh un po’ troppo vanitoso e sicuro di
sé però sembrava okey. Era anche famoso, ma io non lo avevo mai sentito o visto
in qualche foto. Zayn Malik…ho il presentimento che influenzerai molto la mia
vita.
BUON POMERIGGIO A TUTTI!! :)
SONO RITORNATA CON UN’ATRA FF, SEMPRE SUI ONE DIRECTION…., SI LO SO SONO
FISSATA….
LA NOSTRA ANGELICA NON HA AVUTO UNA VITA SEMPLICE, IL DESTINO NON E’ STATO
DALLA SUA PARTE, CONTINUERA’ AD ESSERE COSI’??? CAMBIERA’ QUALCOSA???
SO CHE NELLA VITA REALE IL PADRE DI ZAYN NON SI CHIAMA THOMAS, MA HO VOLUTO
CAMBIARE UN PO’, VISTO CHE E’ UN FF
BENE ADESSO MI DILEGUO HO GIA’ ROTTO ABBASTANZA.
SPERO CHE VI FARETE SENTIRE, VOGLIO PROPRIO SAPERE SE NE VALE LA PENA
CONTINUARE O NO…
BACI
NESSIECARLALP :D :D :D
QUESTO E’ IL LINK DELLA MIA PRIMA FF SUI ONE DIRECTION SE VOLETE PASSARE MI FA
PIACERE: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1017131&i=1