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Autore: Deb    09/07/2012    3 recensioni
Emily sapeva di dover compiere quel passo, non c’era altra via.
Qualcuno le avrebbe potuto dire: “Hai fatto tutto il possibile, non era destino”.
In effetti, aveva cercato, sperato e provato a fare tutto ciò che poteva, ma, per la prima volta da quando era negli Hamptons, aveva capito che non ce l’avrebbe fatta.
In fin dei conti, non poteva avere tutto dalla vita.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emily Thorne, Jack Porter, Nolan Ross
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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A volte non si può far altro se non dirsi addio



Le sembrava di non essere dentro il suo corpo, come se vedesse tutta la scena in terza persona.
Emily sapeva di dover compiere quel passo, non c’era altra via.
Qualcuno le avrebbe potuto dire: “Hai fatto tutto il possibile, non era destino”.
In effetti, aveva cercato, sperato e provato a fare tutto ciò che poteva, ma, per la prima volta da quando era negli Hamptons, aveva capito che non ce l’avrebbe fatta.
In fin dei conti, non poteva avere tutto dalla vita.
Quella mattina, Emily aveva chiamato Jack. Gli aveva chiesto se poteva raggiungerla a casa sua.
Mentre attendeva il suo arrivo, aveva cominciato a giocare con le proprie dita in modo da poter attenuare la tensione.
Emily aveva creduto di poter avere tutto ciò che desiderava, ma, in quell’ultimo periodo, aveva capito che ciò che voleva davvero non era un ricordo del suo passato.
Lei non era più la bambina di un tempo e non poteva più aggrapparsi a quello che c’era stato nella sua infanzia.
Aveva creduto davvero che amasse Jack, ma si era accorta che aveva sempre idealizzato quella persona e continuava a vivere quella storia idealizzando la loro relazione.
Era passato ormai un anno da quando, finalmente, aveva potuto baciare quelle labbra che tanto ambiva.
Aveva trascorso un anno mentendo a se stessa su quello che provava, perché lei credeva davvero di amarlo ma, come aveva detto tempo addietro, Amanda non esisteva più e l’amore che quella ragazza ormai scomparsa provava per Jack era un sentimento fantasma.
Aveva sperato fino all’ultimo, aveva trascorso dei momenti indimenticabili con lui e di certo non rimpiangeva di averci provato.
Il loro era un grande amore, ma che ormai apparteneva al passato. Non aveva più la forza di continuare a sperare che tutto sarebbe andato per il meglio. Ed aveva preso coraggio, il coraggio di lasciarlo andare.
Quando sentì la porta bussare, Emily si diede un contegno, si lisciò il vestito bianco che indossava, e con una mano mosse i capelli.
“Ciao, Jack”. Lo salutò, la voce le tremava un po’. “Entra”.
Emily gli offrì un caffè e si sedettero uno di fronte all’altro, in cucina.
Vedeva, negli occhi del suo uomo, agitazione.
Erano ormai giunti ad un punto morto della loro relazione e tutti e due lo sapevano bene.
“Jack, mi dispiace”, cominciò a parlare Emily osservandolo negli occhi. Non voleva sembrargli debole. “Probabilmente lo sai anche tu. Non possiamo continuare così, stiamo andando avanti per inerzia e…”.
L’uomo le strinse una mano, la osservava con occhi lucidi mentre annuiva.
“Lo so, Emily”. Affermò mentre le lacrime avevano cominciato a cadergli sulle guance e, di rimando, anche Emily non riuscì più a trattenerle.
“Mi dispiace tanto, Jack”. Aggiunse, ancora una volta. “Avrei davvero voluto che funzionasse, ma…”.
“Non devi dire nulla. Hai ragione.”.
Jack si alzò dalla sedia e cominciò a portarsi alla porta.
“Credo che questo, quindi, sia un addio”.
Le accarezzò una guancia con un dito prima di schioccarle un ultimo bacio sulle labbra ed uscire per sempre dalla sua vita.
Emily l’aveva compreso, era giusto così, anche se non riusciva a smettere di piangere.
Le sembrava come se avesse chiuso con il passato, una volta per tutte.

Due braccia le cinsero la vita.
Per quante ore aveva dato sfogo alla frustrazione che sentiva per aver lasciato una delle persone più buone che avesse mai conosciuto?
Tirò su con il naso e guardò fuori dalla finestra, era ormai buio.
Emily era stretta in quell’abbraccio ed aveva bagnato tutta la spalla dell’amico.
Sapeva di aver fatto la cosa giusta, allora perché sentiva un buco nel petto?
“Ems, sfogati”.
Le braccia di Nolan la strinsero ancora più forte e lei lo lasciò fare, anzi si fece cullare da quella dimostrazione di affetto.
Dentro, forse, Emily era ancora quella ragazzina arrabbiata, che aveva bisogno di sentirsi amata perché nella vita nessuno l’aveva mai fatto. Aveva avuto bisogno di Jack per capire che non si poteva amare il ricordo di tempi passati.
Fondamentalmente, lei non piangeva perché con Jack – l’uomo che aveva creduto di amare da una vita – era finita, ma perché si era staccata da quel ricordo felice ed aveva compreso che non sarebbe più tornato.
Era cambiata troppo in quegli anni.
“Sto bene, Nolan”, prese la parola Emily, dopo ore di silenzio.
L’uomo si allontanò un poco da lei. Era corso a casa sua non appena Jack gli aveva detto che con Emily era tutto finito.
“Ems, non capisco”. Aveva un’espressione amareggiata. Probabilmente perché Nolan aveva sempre creduto che Jack fosse l’uomo giusto per la sua migliore amica.
“Dovevo farlo. Dovevamo farlo”. Sembrava quasi che Emily parlasse da sola, come se dovesse convincersi delle sue stesse parole. “Io ero soltanto legata al passato, Nolan, come Jack. Jack amerà sempre Amanda. Solo che lui non può comprendere del tutto che è soltanto legato al passato perché non sa la verità. Non sa che io sono Amanda ed ancora attende il ritorno della bambina con il cane”.
Si sfogò infine e realizzò una volta per tutte che la sua decisione era stata quella giusta.
Emily osservò il ragazzo che aveva di fronte, aveva gli occhi ancora addolorati, ma – dopo aver assorbito il discorso dell’amica – le sorrise.
“Nessuno vorrebbe farlo, ma a volte non si può far altro se non dirsi addio, Ems”.
Lei annuì e di slancio lo abbracciò. Lui era sempre presente, ogni tanto doveva dargli atto che era davvero un ottimo amico, se non il solo amico che si potesse desiderare.
“Grazie, Nolan. Non te lo dico spesso, ma ti voglio bene”. Gli schioccò un bacio sulla guancia e si rimise a sedere sul divano, in modo composto.
“Oh, Ems. Allora è questo che provi. Credevo fossi un robot senza cuore. Buono a sapersi”. La prese in giro.
“Vattene, non ho più bisogno di te”.
“Allo stesso modo, le persone non hanno bisogno di soldi”. Le fece l’occhiolino e, dopo aver preso la sua giacca gialla, uscì dalla casa sul mare, fischiettando.
Le parole di Nolan, comunque, erano riuscite a farla calmare ed in quel momento, anche se stava pensando a Jack, non aveva bisogno di piangere e disperarsi.
Aveva soltanto bisogno di portare avanti la sua vendetta, una volta per tutte.

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O EM GI (detta alla Nolan nella puntata 1x22). Ho scritto una OS su Emily e Jack! Okay, ho scritto la loro separazione, ma ho scritto di Jack! Ancora devo crederci davvero. E, okay, Nolan è comunque presente con la sua tenerezza. Amo quell’uomo u.ù
La fan fiction, comunque, nasce dalla frase “Nessuno vorrebbe farlo, ma a volte non si può far altro se non dirsi addio”, ed ho pensato: “Potrei scriverci una OS!” E visto che Daniel era una pedina, Nolan è il vero amore, ho dovuto scrivere di Jack. Della separazione con Emily. Perché lei finalmente (almeno in questa OS) si rende conto che amava soltanto il ricordo, non Jack. Ed anche se fa male – perché così facendo, lascia non solo Jack, ma anche l’amore che prova per la sua breve ma felice infanzia – sa che non può fare diversamente.
In sostanza: Anche se fa male non possiamo star aggrappati ad un ricordo. Dobbiamo andare avanti.
Ringrazio Ili91 per avermi betato la fic. Grazie cara, davvero, non potrei più fare a meno di te :D
Spero vi sia piaciuta! *w*
Baci
Deb
   
 
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