Dopo aver dato quel bacio ipnotico sulla testa di Lorelai, Patrick si congedò lasciando Teresa sconvolta e attonita. Si rifuggiò nel suo attico, in preda alla vergogna oltre che alla disperazione. Ancora una volta aveva deluso tutti, ancora una volta qualcuno era morto per lui, per i suoi giochetti, per i suoi piani di vendetta riguardanti John il Rosso. Prima Charlotte e Angela, adesso Luther Weinwright.
Povero ragazzo- pensava- è morto in quel modo atroce, colpito da proiettili vaganti, legato e imbavagliato. Sì in fondo l’Agente Darcy gli aveva sparato, perché sentirsi in colpa??
Ma Patrick si ricordò della conversazione di 6 mesi prima, quel battibecco che gli costò il licenziamento, durante il quale disse a Luther di essere il cocco di mamma, un essere condannato ad essere per sempre debole, con le labbra ancora macchiate di latte materno…quante cattiverie, se solo adesso potesse chiedergli scusa, potesse dirgli che gli dispiace….. un altro senso di colpa da sopportare fino alla fine dei suoi giorni.
E Teresa?? Come ha fatto a tradirla così, non confessarle malgrado tutto della notte trascorsa con Lorelai. Il vero debole si sentiva lui adesso, altro che Luther. Ma lui aveva paura di perderla. Teresa di sicuro non avrebbe più voluto saperne di lui, un vigliacco che si era appartato con la prima che passava. Da bravo mentalista, si rendeva conto che Teresa doveva provare qualcosa di speciale per lui, qualcosa di così speciale da far sì che ogni volta fosse pronta ad aiutarlo senza riserve… già dai tempi in cui c’era ancora Minelli al CBI, quante volte Teresa aveva rischiato di perdere il suo posto di lavoro per lui..e questo significava tanto per lui. Sentiva nel suo cuore ancora spezzato dalla perdita della sua famiglia che Teresa era l’unica che lo avesse amato dopo Angela, l’unica che lo avesse accettato per quello che era: un cinico ex ciarlatano in cerca di vendetta produttiva.
Ma cosa sto pensando?? Ha ragione la mia Teresa, non è mai produttiva la vendetta, l’unica cosa che produce è solo dolore su dolore e nient’altro.
Sento che non la merito. Morire solo è la punizione che mi merito.