10/07/2012
2 recensioni
" Someday i will found my Prince. "
Un giorno anch'io troverò il mio principe azzurro.
Seduta su uno scatolone Bulma Brief rovistava tra le costellazioni di oggetti e cianfrusaglie della soffitta, a prima vista inutile e scadenti ma che invece nascondevano al loro interno delle storie, dei ricordi, dei segreti che non verranno mai svelati che racchiudevano come un tesoro, una gemma preziosa.
La scienziata annaspò asciugandosi con un gesto secco della mano la lieve patina di sudore sulla sua fronte prima di tornare a rovistare tra l'accozzaglia di roba.
Prese tra le mani un vecchio libro polveroso e malridotto.
Sorrise involontariamente e la sua mente galoppò lontana verso un ricordo che ormai le sembrava perduto.
Una bambina dai vispi occhietti azzurri correva lungo i corridoi della grande Capsule Corp. brandendo un'enorme libro rosa dai ghirigori dorati.
'Mamma! Mamma dove sei?' urlava guardandosi a destra e sinistra, scrutato una ad una tutte le stanze.
La risposta gli arrivò dal giardino dove una giovane signora bionda annaffiava felice le piante colorate.
La bambina le rivolse un grande sorrisone e gli mostro il libro come un'atleta avrebbe mostrato il suo trofeo.
'Bulmina cara! Che ci fai con quell'enorme librone in mano?' disse avvicinandosi e sfilandoglielo dalle mani, per sorreggerglielo.
'Mammina! L'ho finito! Tutto quanto!' continuava la bambina soddisfatta di se stessa.
Bunny spalancò leggermente la bocca e sorrise. La sua bambina era veramente un prodigio, come il padre, un vero genio. A soli quattro anni aveva imparato a leggere e diversamente dagli altri bambini non era neppure attratta dalle figure, solo da quei caratterini perfetti e neri posti l'uno dietro l'altro.
'E di che parla?' chiese la signora bionda incamminandosi verso l'interno della vistosa dimora.
La bambina ci pensò un poco su e poi con la sua brillante loquacità iniziò a raccontare la sua lettura alla madre che ascoltava, parendo interessata.
'Il libro racconta di una bellissima ragazza che dopo tanti accaduti, belli e brutti, dopo aver superato e sconfitto i cattivi trova il vero amore!' dice gesticolando con le manine paffute.
La gioviale Signora Brief rispose con un sorriso e scompigliò con una mano i capelli della bambina.
'Bulmina.. Sai dirmi qual'è il vero amore?' chiese, sempre mantenendo la sua calma espressione pacifica.
Testardamente orgogliosa la bambina gli si parò davanti brandendo una mano.
'Certo che lo so! Il vero amore è quando arriva un principe azzurro, con un mantello e un vestito 'principoso' su di un cavallo!' disse sbattendo le lunghe ciglia.
Bunny si lasciò scappare una risata che risuonò in tutte le stanze.
L'azzurrina si guardò intorno un Po spaesata.
'Mammina, il principe azzurro arriverà anche per me?' gli chiese umilmente.
La madre le accarezzò il viso e abbassandosi alla sua altezza le sussurrò:
'Ovvio amore mio, il principe azzurro arriva per tutte!'
La rinomata scienziata fissava il vuoto immedesimata nel suoi ricordi, sepolti in qualche angolo della testa ma fu destata da qualcuno che urlava il suo nome seguito da imprecazioni e 'donna' sparsi qua e la.
Sorrise. Sua madre aveva ragione. Un principe era arrivato li anche per lei.. Forse non era molto azzurro, forse al posto del mantello aveva una battle suite, forse era arrivato su una navicella spaziale piuttosto che su un cavallo bianco e forse quello era il miglior principe che le sarebbe mai potuto capitare.
Lui era il vero amore.
Un giorno anch'io troverò il mio principe azzurro.
Seduta su uno scatolone Bulma Brief rovistava tra le costellazioni di oggetti e cianfrusaglie della soffitta, a prima vista inutile e scadenti ma che invece nascondevano al loro interno delle storie, dei ricordi, dei segreti che non verranno mai svelati che racchiudevano come un tesoro, una gemma preziosa.
La scienziata annaspò asciugandosi con un gesto secco della mano la lieve patina di sudore sulla sua fronte prima di tornare a rovistare tra l'accozzaglia di roba.
Prese tra le mani un vecchio libro polveroso e malridotto.
Sorrise involontariamente e la sua mente galoppò lontana verso un ricordo che ormai le sembrava perduto.
Una bambina dai vispi occhietti azzurri correva lungo i corridoi della grande Capsule Corp. brandendo un'enorme libro rosa dai ghirigori dorati.
'Mamma! Mamma dove sei?' urlava guardandosi a destra e sinistra, scrutato una ad una tutte le stanze.
La risposta gli arrivò dal giardino dove una giovane signora bionda annaffiava felice le piante colorate.
La bambina le rivolse un grande sorrisone e gli mostro il libro come un'atleta avrebbe mostrato il suo trofeo.
'Bulmina cara! Che ci fai con quell'enorme librone in mano?' disse avvicinandosi e sfilandoglielo dalle mani, per sorreggerglielo.
'Mammina! L'ho finito! Tutto quanto!' continuava la bambina soddisfatta di se stessa.
Bunny spalancò leggermente la bocca e sorrise. La sua bambina era veramente un prodigio, come il padre, un vero genio. A soli quattro anni aveva imparato a leggere e diversamente dagli altri bambini non era neppure attratta dalle figure, solo da quei caratterini perfetti e neri posti l'uno dietro l'altro.
'E di che parla?' chiese la signora bionda incamminandosi verso l'interno della vistosa dimora.
La bambina ci pensò un poco su e poi con la sua brillante loquacità iniziò a raccontare la sua lettura alla madre che ascoltava, parendo interessata.
'Il libro racconta di una bellissima ragazza che dopo tanti accaduti, belli e brutti, dopo aver superato e sconfitto i cattivi trova il vero amore!' dice gesticolando con le manine paffute.
La gioviale Signora Brief rispose con un sorriso e scompigliò con una mano i capelli della bambina.
'Bulmina.. Sai dirmi qual'è il vero amore?' chiese, sempre mantenendo la sua calma espressione pacifica.
Testardamente orgogliosa la bambina gli si parò davanti brandendo una mano.
'Certo che lo so! Il vero amore è quando arriva un principe azzurro, con un mantello e un vestito 'principoso' su di un cavallo!' disse sbattendo le lunghe ciglia.
Bunny si lasciò scappare una risata che risuonò in tutte le stanze.
L'azzurrina si guardò intorno un Po spaesata.
'Mammina, il principe azzurro arriverà anche per me?' gli chiese umilmente.
La madre le accarezzò il viso e abbassandosi alla sua altezza le sussurrò:
'Ovvio amore mio, il principe azzurro arriva per tutte!'
La rinomata scienziata fissava il vuoto immedesimata nel suoi ricordi, sepolti in qualche angolo della testa ma fu destata da qualcuno che urlava il suo nome seguito da imprecazioni e 'donna' sparsi qua e la.
Sorrise. Sua madre aveva ragione. Un principe era arrivato li anche per lei.. Forse non era molto azzurro, forse al posto del mantello aveva una battle suite, forse era arrivato su una navicella spaziale piuttosto che su un cavallo bianco e forse quello era il miglior principe che le sarebbe mai potuto capitare.
Lui era il vero amore.
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