Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Midori_    10/07/2012    5 recensioni
Una Os senza pretese che deriva dalla long "Cuore al Comando".
Anna aprì la bocca per rispondere, ma Peter colse l'occasione per rubarle un breve bacio.
-Quale meraviglioso modo per zittirti!-
-Stronzo.-
-Che parole volgari mia principessa.-
-Non ci parlo più con te.-
-Vuol dire che avrò il piacere di fare del sesso silente.-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa storia è una specie OS nata dall'altra mia storia “Cuore al Comando”,
che è ancora agli inizi. Vi faccio un riassunto per chi volesse leggere questa OS senza dubbi o incertezze.
Anna, è una Arciduchessa d'Austria, trono realmente esistito fino al 1914 circa.
Peter invece è un normalissimo ragazzo scozzese.
Qui ci troviamo con i due ormai fidanzati da molto tempo e Peter che ha deciso di fermarsi nel palazzo della ragazza.
Spero vi piaccia, buona lettura.






I Famosi Discorsi del Dormiveglia









Era sveglia da qualche secondo, ma continuava a tenere gli occhi chiusi e il corpo immobile.
No, non voleva proprio alzarsi.
Il suo respiro era irregolare e somigliava più ai continui sbuffi di calore di un vecchio treno a vapore, le braccia erano indolenzite, le gambe distese e indifferenti ai suoi impulsi nervosi.
E come se non bastasse, sentiva uno strano peso sulla sua spalla.
Odiava dormire a pancia in giù, ogni qualvolta si addormentava in quella maniera, si ritrovava ad avere dolori indistinti al petto e alle spalle.
Si mosse un poco cercando di scrollarsi di dosso quel peso, ma i suoi sforzi furono inutili.
Rimase ferma per un paio di secondi e cercò di assaporare il calore creato dal suo corpo e dalle lenzuola.
-Peter … -sussurrò poi. -Peter, dai, mi stai uccidendo.- gracchiò, cercando di scrollarsi nuovamente quello che poteva essere un braccio o la testa.
-Peter!-
Dopo qualche secondo, sentì degli strani movimenti dall'altra parte del letto.
-Che vuoi Anna?-
-La mia spalla, ecco cosa voglio!-
-Come?- chiese lui alzando la testa di scatto e liberando Anna da quella strana morsa di braccia, teste e gambe. -Vuoi una spalla?-
Anna riuscì finalmente a girarsi di schiena e sospirò felice. -Niente, dormi Pete.-
Peter si passò una mano fra i capelli e li scompigliò ancora di più, si avvicinò ad Anna e lasciò che un braccio le stringesse lo stomaco.
Entrambi chiusero gli occhi, cercando con tutte le forze di dormire.
-Comunque, questa tua ossessione del dormire incollati non la capisco.- sbuffò Anna, interrompendo lo strano dormiveglia.
-Eppure qualche ora fa, la cosa ti piaceva.- rispose Peter avvicinandosi di più e appoggiando metà del suo corpo su quello di Anna.
-Ma mica dormivamo, qualche ora fa!-
-Giusto, prima stavamo giocando a Morra Cinese.-
-Ma mi capisci quando parlo?-
-Quando borbotti nel sonno in tedesco, no. Già è difficile seguirti quando parli con tranquillità, figuriamoci quando fai la sonnambula pazza.-
-Cosa? Io non sono sonnambula!- gracchiò indignata Anna, tirandogli una pacca con il braccio libero dalla sua morsa.
-E' vero, ma parli. Fai infiniti discorsi sul mondo in tedesco. La trovo una cosa bizzarra.-
-E allora perché non vai a dormire nella tua stanza, quello che ti ho mostrato qualche giorno fa?-
Peter arricciò le labbra e si prese qualche secondo per pensare. -Mi stai chiedendo di dormire separati?-
-Nella mia famiglia tutti hanno le loro stanze private, anche se sposati, fidanzati o hanno amanti al seguito.-
-La tua famiglia non è normale, lo sai.- ridacchiò Peter aprendo un occhio e osservando divertito la smorfia arrabbiate che aveva in volto. -E poi non c'è miglior modo di farti incazzare se non dormirti addosso.-
-E io, scema, che speravo in una risposta romantica.-
-Ma cosa c'è di più romantico di questo?-
-Questo cosa, Peter?- domandò Anna, ormai arrabbiata.
-Questo, andare la sera a dormire e risvegliarsi la mattina.-
Il cuore di Anna si sciolse in un secondo, Peter non era l'esatta copia della dolcezza e del romanticismo ma a suo modo, ogni tanto, riusciva a farla arrossire di contentezza e felicità.
-E poi diamine, quando borbotti in tedesco non sai quante risate mi faccio!-
E il cuore di Anna tornò nuovamente ad indurirsi.
-Che idiota che sei!- esclamò lei scostandosi bruscamente e raggiungendo il suo bordo del letto.
Ma il suo braccio legato al suo fianco, saldò la presa e la trascinò nel centro del letto e dritto, dritto fra le sue braccia.
-Anna La Permalosa, il giorno in cui ti incoroneranno dovrai farti chiamare così.-
-Certo e tu sarai il Sua Altezza Reale il Consorte Stronzo!-
-Che titolo! Suona anche bene, Peter, Lo Stronzo, Wilson, maritino della principessa!-
-Tanto se continui così, mica ci sposiamo!- farfugliò Anna. -O almeno, io non ti sposo.-
Peter le baciò una spalla e continuò a depositare piccoli baci fino alla guancia.
-E chi ti sopporterà la sera, quando non trovi il libro che stavi leggendo? Chi ti stringerà fra le braccia mentre parli di notte? Chi ti sistemerà la coperta, visto che scalci come una dannata?-
Anna aprì la bocca per rispondere, ma Peter colse l'occasione per rubarle un breve bacio.
-Quale meraviglioso modo per zittirti!-
-Stronzo.-
-Che parole volgari mia principessa.-
-Non ci parlo più con te.-
-Vuol dire che avrò il piacere di fare del sesso silente.-
Anna si voltò verso il lato opposto. -Non mi disturbare con le tue chiacchiere, voglio dormire.-
Peter lasciò la presa sul suo fianco e si distese dall'altra parte.
Si guardò intorno a disagio.
Quella era una stanza reale, non di un film o una specie di riproduzione per ricchi.
Quello su cui aveva dormito era un vero letto baldacchino, probabilmente più vecchio di suo nonno, le poltroncine in fondo risalivano a un secolo prima, i muri erano pieni di specchi, armature, spade, strane lampade e arazzi.
Per non parlare dell'inquietante dipinto di Maria Teresa d'Austria, la bis-bisnonna della sua ragazza.
-Sai perché mi piace dormire sul tuo corpo?- chiese Peter in un sussurro, quasi volesse confessare un segreto importante. -Perché tutto questo mi spaventa. Tutto ciò che c'è al di là del letto mi terrorizza. L'unica cosa che di notte posso riconoscere come mia, è il tuo corpo. Anche se ci vivessi per secoli in questo palazzo, non credo che riuscirei a sentirmi a mio agio. Per questo ti dormo addosso. Tutto questo è tuo, appartiene alla tua famiglia e ai tuoi futuri figli. Ma tu sei mia come io appartengo a te.-
Anna si mise a sedere e si voltò verso il ragazzo, ammirandone il petto con i muscoli definiti che qualche ora fa aveva appassionatamente baciato.
Si distese accanto a lui e posò la testa sul suo petto, sorridendo quando sentì le sue labbra premere fra i suoi capelli e le sue braccia stringersi per incatenarla a lui.
-Non i miei figli, Pete. I nostri figli.- disse lei. -Da quando ci sei anche tu, in questo immenso e silenzioso palazzo, io riesco a respirare. Non m'importa di cosa dice la stampa, di quello che pensa mio padre o il Parlamento, vivo con la certezza che tornata nella mia camera potrò stringerti e amarti, che potrò condividere colazione, pranzo e cena, che potrò fare il bagno con te o nascondermi in qualche strano ripostiglio per … -
-Questa del ripostiglio mi è nuova!-
-Stavo incominciando a pensare quando avresti rotto questa atmosfera così seria.- rispose Anna, strofinando le labbra sul petto nudo.
Peter accarezzò il fianco e sorrise.
Amava troppo quella principessa.
-E' la prima volta che facciamo lunghi discorsi a letto.-
-I famosi discorsi del dormiveglia?-
-Già, i famosi discorsi.-
-Ora dormiamo?-
-Direi di sì. E' ancora presto ...-
A rompere quel silenzio, qualche minuto dopo, fu l'entrata della cameriera che come al solito gridò una serie lunghissime di scuse e schizzò via.
-E certo che non posso ambientarmi se la gente entra esce da questa camera! Ma non si può più dormire in pace in sto' palazzo-

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Midori_