Prologo:
Se gli eroi non possono ci penseranno i Cavalieri
 
L’agente Burton camminava a passo veloce presso i corridoi, era molto agitato, c’era qualcosa che preoccupava il generale Fury. E se quel qualcosa doveva essere così grave da attirare tutta l’attenzione del capo dello SHIELD, allora non era niente di piacevole; non per l’organizzazione in sé e per sé, ma di sicuro per l’intero stato.
 
I pensieri si agitavano nella mente dell’agente, mentre entrava nella sala centrale di comando dell’eliveivolo dello SHIELD; era l’aereo e la nave più potente e veloce al mondo. Ed è per questo che ogni agente dello SHIELD, ormai, chiamava questo mezzo eliveivolo, perché era una porta aeri e un aereo messi insieme.
Il centro di commando era molto agitato, molti informatici andavano avanti e indietro con delle cartelle in mano per tutta la sala, da una postazione a un’altra; si poteva percepire la tensione che l’agente Burton non si spiegava.
 
Nick Fury era al centro della stanza intento a controllare i monitor. L’agente si avvicinò con passo deciso e disse –Mi voleva vedere signore?-, Fury senza voltarsi si rivolse all’agente con tono, apparentemente calmo, -Occhio di falco, credo che tu abbia già compreso la situazione. Le nostre fonti mi informano che qualche patriota possa pugnalarci alle spalle!-. Burton rimase perplesso –Che vuole dire signore? Intende terroristi o roba del genere?-.
Fury non rispose subito, si era fermato a riflettere; -Al mondo c’è chi farebbe di tutto pur di prendere il potere, l’Hidra e il teschio rosso ne sono un esempio. Ci sono persone che vanno eliminate per il bene del paese. Mai sentito parlare di un organizzazione criminale comandata da un certo Kingpin nel cuore di New York, nel Queens? A quanto pare questa piccola organizzazione vuole puntare in alto, in fini politici; prendendo di mira i pezzi grossi. Sono intenti ad eliminarli o corromperli, in modo da mettere radici ovunque fino a controllare l’intera nazione-.
Burton era molto pensieroso, pensava a cosa sarebbe successo se questa organizzazione avrebbe preso tutto il potere; il primo obbiettivo di sicuro potrebbe essere lo  smantellamento dello SHIELD. O anche peggio, visto tutti i super umani che stavano comparendo nel mondo, poteva anche scoppiare una guerra che avrebbe distrutto il pianeta senza problemi.
-Come possiamo fermare queste persone signore? Dobbiamo riunire la squadra dei Vendicatori?-, Fury si girò verso di lui e disse pensieroso –I Vendicatori si rifiuterebbero di eliminare qualche uomo, anche perché noi dello SHIELD non vogliamo che queste missioni rovinino la loro immagine. Le presone hanno bisogno di credere in qualcosa di questi tempi! Ci servono agenti come te e Vedova nera, Burton. Uomini che sono disposti a sporcarsi le mani, con un unico obbiettivo in testa. Proteggere il paese. È vero che ho tu e Natasha, ma non siete sufficiente. Ci servono almeno altri tre uomini. Ci servono dei Vendicatori “segreti”, ci servono i Cavalieri!-.
Burton rimase di stucco, aveva sentito parlare del progetto “Cavalieri”, ma credeva che fosse solo un eventualità alla cui Fury non sarebbe mai ricorso. –Il progetto Cavalieri…- deglutì Burton –La situazione è così critica?-. Fury scosse la testa dicendo –Per ora no! Ma potrebbe diventarlo prima di quanto pensiamo!-.
Burton sospirò preoccupato –Vista la preoccupazione trapelata dalla sua voce signore, dobbiamo formare i cavalieri! L’agente Romanoff è stata informata?-, Fury annuì –Ti ha preceduto…è già partita a reclutare uno di essi. Per ora i più adatti che abbiamo trovato sono tre. Natasha penserà al primo, io al secondo e tu Burton ti occuperai del terzo!-.
Occhio di falco ne fu sorpreso delle parole del generale –Però signore…si è preparato a tutto! Di chi mi devo preoccupare?-. Fury sorrise –Credo di averti lasciato il più difficile da convincere. Conosci il quartiere di Hell’s Kitchen a New York? Insieme al suo vigilante in rosso che si fa chiamare Devil?-. Burton annuì sorpreso –Si, è sfuggente quanto popolare quel tipo! È molto attaccato alla giustizia, ma si è visto che non esitava ad uccidere qualcuno almeno che non fosse necessario!-.
Fury annuì –Solo se necessario. Ma sono sicuro che riuscirai a convincerlo ho fiducia in te. Se è molto attaccato alla giustizia allora accenterà le regole dei Cavalieri, visto che è proprio per giustizia che noi agiamo in questo modo. Per il bene dello stato e degli innocenti!-.
Occhio di falco risse e disse –Vista la sua arte oratoria perché non va lei a parlare con Devil?-. Fury sbuffò –Io ho una brutta gatta da pelare, ma sono l’unico che può reclutare questo futuro membro-.
Burton guardò un po’ curioso e confuso il generale –Perché dice così signore?-. Fury sorrise –Ti ho affidato quello più difficile da convincere, non il più pericoloso da trovare e catturare! Ora vai Burton credo che sta notte l’occhio del falco vedrà il diavolo!-, Burton annuì e si mise sugli attenti.
Poi se ne andò in silenzio nella sua stanza per preparasi. Durante il tragittò pensò “I Cavalieri, questa organizzazione criminale…il mondo è davvero impazzito! Ma sono proprio curioso di vedere chi sono gli altri due elementi di cui parlava Fury! Però adesso mi devo concentrare; e chissà se davvero sta notte l’occhio del falco vedrà il diavolo!”.      
  
 
Nota dell’autrice: E si comincia questa strana storia con il prologo. Allora i nostri carri personaggi li ho presi tutti o li prenderò tutti dai film che la Marvel ha fatto su di loro, Devil compreso. Eccetto ovviamente Kingpin e quei personaggi di cui la Marvel non li ha mai inseriti nei film, mi sembra ovvio^^ Allora nel prossimo capitolo il nostro Burton se la vedrà col diavolo rosso, per entrare a far parte di questa storia Marvel di pura invenzione.
Allora sappiate che però i tre Cavalieri Marvel esistono davvero nel nostro mondo dei fumetti. Ma non c’è mai stato un crossover che qualche scrittore e fumettista ha fatto con loro. Quindi mi pare giusto scriverlo per rendere loro omaggio, essendo oltretutto i miei personaggi preferiti della Marvel.
Un ringraziamento a chi a letto e a chi deciderà di recensire.
Baci, martamatta