What-!

 

Non sapeva cosa pensare. Con le sue labbra a pochi centimetri dalla bocca, non riusciva a connettere il cervello. Vedeva come un foglio bianco davanti a sé, un immenso telo a ricoprire la sua ragione. Riusciva solo a vedere quelle labbra, a sentire il suo fiato sul viso. Non esisteva nient'altro.

-I-io.. Cosa...- balbettò incoerente, incapace di formulare una frase di senso compiuto. E come poteva, con quegli occhi onice di fronte a sé? Il moro sogghignò, sadico. -Sì?- chiese divertito dall'imbarazzo dell'amico. Naruto per un istante pensò di mandarlo al diavolo. Pensò che sarebbe stato meglio mollarlo lì e andarsene; fare un favore all'umanità e provocargli una paralisi, costringendolo a letto per tutta la vita; insultare la sua maledetta capigliatura e deriderlo. E invece no. Perché nonostante ogni buon proposito, ogni piano e ogni aspettativa, Naruto lo voleva fare. Con delicatezza e disinvoltura, fece congiungere le loro labbra, sfiorandole appena. Il leggero contatto tra le due fece rabbrividire di piacere Sasuke, che rimase paralizzato sul posto, incredulo. Il dobe lo aveva appena..? No, doveva esserci un errore. Quell'idiota non poteva essere incollato alla sua bocca! Non riusciva a crederci. Non poteva crederci. Sopratutto, visto che lui non stava affatta impedendo quel gesto, anzi. Immobile, decise di provare ad aspettare, per vedere cosa sarebbe successo. Il biondo in un primo momento rimase interdetto, non sapendo che fare. Era stata una reazione del tutto involontaria quella di baciare Sasuke, ma adesso... Perché il moro non lo allontanava? Con un coraggio in corpo che non sapeva nemmeno di avere, strizzò gli occhi -interdetto da quello che stava per fare-, e leccò leggermente il labbro soffice e sottile di Sasuke.

Il moro sgranò gli occhi, scioccato. Cos'era stato quello? No, non poteva essere. Non poteva aver sentito un brivido di piacere attraversargli il corpo. Era impensabile che lui...

Allungò un braccio, e lo allontanò da sé. I loro occhi si incrociarono, ancora increduli a quello che era appena accaduto. Naruto cercò qualche segno di orrore o disgusto all'interno dello sguardo di Sasuke, ma ciò che vide lo sorprese. Paura. Non pensava che un'Uchiha potesse provarla. -Sas'ke, cosa..- cominciò a chiedere, curioso di capire cosa diavolo stava succedendo. Ma il moro lo interruppe, sconvolto. -CHE CAZZO ERA QUESTO?!- urlò, troppo nervoso e agitato per mantenere la calma. Il biondo lo guardò un momento senza capire, poi divenne tutto rosso. -E-ecco, io...- farfugliò sconclusionato, imbarazzatissimo.

-Ecco io- cosa?-sibilò Sasuke bloccandolo contro il muro quando il ragazzo tentò di scappare. -Sas'ke, lasciami.- pregò Naruto, sperando di poter tornare indietro nel tempo e semplicemente non cedere alla tentazione di assaggiare quelle labbra.

-Altrimenti?- replicò acido il moro, stringendo forte i pugni e fermandogli i polsi. -Da quando sei frocio?-

Naruto alzò lo sguardo, ferito. Come diamine si permetteva di-! Sogghignò, ironico. -Sai, probabilmente da quando lo sei tu.- commentò derisorio, lanciando un'occhiata al cavallo dei suoi pantaloni dove si nascondeva, ma neanche tanto, un'evidente erezione. Il moro arrossì violentemente, lasciando andare il ragazzo. -Non è colpa mia!- si difese prontamente il moro, -sei stato tu!-

Naruto annuì, serio. -Sì, sono stato io a farti eccitare.- disse diretto, ignorando l'occhiata omicida dell'amico. Sospirò. -Sasuke, quanto tempo pensiamo di andare avanti con questa storia? Ormai è evidente che tra noi c'è... beh, qualcosa perlomeno. Che io sia attratto da te è un dato di fatto, e ora è chiaro che la cosa è reciproca.-

-Ma non dire fesserie!- protestò il moro, -io non sono per niente attratto da te!-

-Ah, no?-

-No! Dev'essere qualche strano virus, nient'altro.-

Naruto sorrise, rassegnato. -Teme, e ammettilo che ci piacciamo.- Sasuke voltò la testa di scatto, allucinato. -Tu non mi pia-mfh!-

Il biondo lo baciò nuovamente, agendo d'istinto. Non sopportava quando l'amico si ostinava a negare l'evidente verità solo per... cosa poi? Orgoglio? Che stupidaggine. Si staccò appena dal bacio, e quasi sorrise agli occhi lucidi, languidi e socchiusi di Sasuke. -Teme, tu mi piaci.- dichiarò sicuro, sorridendo dolce.

E Sasuke, forse per la prima volta in vita sua, seguì l'istinto. Perché era impossibile resistere a quel dannato idiota, stupido tentare di scappare da quel sorriso o nascondersi a quello sguardo. Perciò ricambiò il bacio, altezzoso. -Usuratonkachi, non pensare di poter fare quel che ti pare. Se c'è uno che prende l'iniziativa qua, quello sono io.- mise in chiaro, serissimo.

Il biondo sgranò gli occhi, sorpreso. Poi scoppiò a ridere in una fragorosa risata. -Sì teme, certo.- decise di dargliela vinta.

Sorridendo.