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Autore: LittleHarmony13    11/07/2012    5 recensioni
"Hermione stava piangendo, come tutte le altre volte in cui si azzardava troppo a rileggere quella lettera. Sapeva che non doveva farlo, tutti i sensi di colpa, le decisioni sbagliate le sarebbero tornate alla mente. Come quel giorno del sesto anno in cui Draco le chiese di interrompere la loro relazione, almeno per il momento della guerra, perchè avevano scelto di seguire parti diverse. Non avrebbe dovuto permetterlo."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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                                     He lives in you.

                                                                                                                                                          He lives in you,  
He lives in me,
He watches over
Everything we see,
Into the water,
Into the truth,
In your reflection,
He lives in you.
{He lives in you - The Lion King II



Hermione sedeva sul letto, gli occhi dritti sulla finestra di fronte a lei. Adesso che la guerra era finita avrebbe sicuramente avuto tempo per rimettere in sesto la sua vita. Come Harry, anche lei non aveva avuto la possibilità di vivere appieno la sua adolescenza, di vivere storie importanti che l'avrebbero cambiata. Aveva dato tutti gli esami per diventare una Medimaga e adesso aspettava solo la conferma del suo incarico al San Mungo. Ron e Harry la incitavano a non preoccuparsi, col suo talento sicuramente avrebbe fatto molta strada. Con Ron le cose non erano andate, si erano resi conto solo dopo la guerra che quello che provavano l'uno per l'altra era un sentimento debole, causato solo dal bisogno di sentirsi protetti. In più Hermione ricordava, ricordava ogni cosa..
La ragazza aprì il portagioie per vedere ancora quella lettera di almeno quattro anni prima. L'aveva sempre conservata, sempre.

Granger, sai che non sono in grado di scrivere una lettera, non avere pretese troppo alte.
Sto andando contro tutto quello in cui credo scrivendotela, ma devo farlo.
La tua sceneggiata con Krum sta cominciando ad innervosirmi.. Avevamo deciso di usarla come copertura, per non far ancora sapere al mondo di noi.. Non sarebbero pronti. Ma adesso quella testa di gallina sta prendendo troppo sul serio la situazione. Non mi piace il modo in cui ti guarda, Hermione.. Oddio ti ho chiamato Hermione,cosa mi sta succedendo? E va bene, sono geloso Granger e sono pazzo di te. Non ci credo di averlo detto. Anzi, sì ci credo, perchè è ciò che sono..
Sono pazzamente innamorato di te.. E vorrei averti portato io al ballo.. Eri magnifica Hermione..
Ti prometto che un giorno, finito tutto questo, ti offrirò il meglio. Per te, ma specialmente per NOI!
Draco..


Hermione stava piangendo, come tutte le altre volte in cui si azzardava troppo a rileggere quella lettera. Sapeva che non doveva farlo, tutti i sensi di colpa, le decisioni sbagliate le sarebbero tornate alla mente. Come quel giorno del sesto anno in cui Draco le chiese di interrompere la loro relazione, almeno per il momento della guerra, perchè avevano scelto di seguire parti diverse. Non avrebbe dovuto permetterlo. Avrebbero dovuto stare comunque accanto, sempre, ma erano ancora troppo giovani per capirlo. Poi quel giorno arrivò. Hermione se lo ricordava come se fosse ieri, era l'unica cosa che riusciva a svegliarla nel bel mezzo della notte. Draco morì nella battaglia finale, un qualche Mangiamorte scagliò un'Anatema che Uccide contro di lei, e Draco le si parò davanti prima che lei potesse realizzarlo. Era morto per lei.. Questo era il suo rimorso più grande. Non avrebbe dovuto.
Hermione andò al lavandino per sciacquarsi il viso. Come al solito aveva pianto ogni volta che tornava su questi pensieri. Nell'acqua limpida le sembrò di vedere la faccia del giovane Malfoy.
"Vattene, Malfoy, ho un colloquio di lavoro stamattina, non posso pensare a te."
Oh no, aveva cominciato a parlare con le sue immaginazioni, brutto segno.
Andò allo specchio per vedere se la condizione in cui si trovava era impresentabile e fu allora che nella sua espressione, nel suo volto, quello che era diventata dopo la morte di Malfoy vide un suo riflesso. Avevano alcune espressioni simili. Forse il loro amore era riuscito a unirli così tanto.
Nello specchio vide la figura di Malfoy. Queste sue incursioni mentali cominciavano a darle sui nervi.
Se continuava così l'avrebbero rinchiusa in un reparto del San Mungo, altro che prenderla come medico. "Malfoy, ora anche nello speccio ti presenti?". Certo, anche se ci parli, Hermione, non aiuti - pensò la ragazza. Ma era più forte di lei.
"Vedi, adesso ti somiglio anche nelle espressioni del viso."
"Sei tu che non te ne accorgi, ma io vivo in te, Hermione, il sacrificio che ho fatto dovrà pur valere qualche cosa."
Hermione fu colpita dalla verità di quelle parole. Era vero: lui viveva in lei. Ogni cosa che faceva, ogni pensiero, ogni azione, il suo riflesso faceva sempre capolino.
"E allora caro Malfoy visto che vivi in me, andiamo ho un colloquio di lavoro. Restami vicino."
"Sempre. Io vivo in te."





                                                                                                                                                     
Nda:  E' la prima Draco/Hermione che scrivo e mi ci è voluta tutta la mia forza d'animo. Fatemi sapere cosa ne pensate, sarebbe bello.Ringrazio comunque chiunque riuscirà a leggere.  Davvero, grazie,
S.

  
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