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Autore: sanny    25/01/2007    5 recensioni
"E' sparito"
Dicesti questo il giorno in cui tutto è iniziato. Ma il giorno in cui rinacqui io, fosti tu a sparire.
Hai chiuso la porta, e sono rimasto indietro.
La prossima storia comincierà con un semplice
"Bentornato".(Da 'MP' di Idea)
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Winry Rockbell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprì gli occhi e si trovò a fissare un punto del soffito di una stanza. Non della sua stanza. Ma comunque di una stanza. La sua era bruciata tempo fa, doveva ricordarselo. Si torvò dopo qualche minuto ad ascoltare il proprio respiro, il rumore della natura fuori dalla finestra e il ticchettio di qualcosa di meccanico.
Socchiuse gli occhi. Gli facevano male le tempie. Finalmente si alzò e alcuni capelli biondi gli caddero sul viso, come ogni mattina- o pomeriggio- a ricordargli quel qualcosa. Se li spinse arrabbiato indietro. Già, ma che cosa?
Sentì i passi di qualcuno salire le scale in legno e vide la porta aprirsi presentando una Winry felice, almeno in apparenza, e con la colazione.
"Ah! Allora sei sveglio, Al."
Appoggiò il vassoio su un tavolino e gli si avvicinò
" Stavo salendo a svegliarti, come ti senti oggi?"
La guardava e non capiva. A volte tornava a chiedersi il perchè dava retta a questa donna, il perchè le permetteva di occuparsi almeno un poco di lui, il perchè avrebbe dovuto ricordarsi di lei.
A volte pensava che gli sarebbe scoppiata la testa se continuava a pensare a cose di questo genere.
Sospirò, rispondendo con la gentilezza dovuta agli estranei, solo un pò più mascherata.
" Molto meglio, grazie, Winry."
La guardò, cercando di farle capire che non la voleva fra i piedi, almeno per il momento, ma Winry confuse quello sguardo con una voglia matta di parlare, finalmente, e il non saper fare come. Quanto sono pespicaci, le donne.
Si sedette accanto a lui sul letto che cigolò a contatto con il suo nuovo peso. Rimaserò così un pò in silenzio.
"Allora...Al..." Winry non sapeva esattamente da dove iniziare. Da che parte della loro vita, da che anneddoto, da che pezzetto del loro mondo.
Meglio così, pensava Al. Non aveva nessuna voglia di parlare, e i capelli gli davano fastidio, così, sciolti, liberi, ...felici.
Si alzò e andò a recuperare un laccio con cui legarli, ma i capelli fuggivano, si ribellavano, e Al era ancora troppo intorpidito e stanco per soccomberli. Winry osservò ogni suo minimo movimento, stringendo tra le mani un lembo del vestito. Strinse le labbra.
" Al.... - prese quel che sembrò coraggio e sorrise - non tirarli così. Se ti danno fastidio, puoi sempre tagliarli."
Al si blocco all'istante, le mani ancora sospese a trattenere le ciocche, il laccio penzolante dalla bocca.
Winry prese ancora un poco di determinazione. "Aspetta, vado a prendere una cosa che ti potrebbe aiutare." Sparì giù per le scale, ricompareno qualche secondo dopo con un paio di forbici in mano e un occhiolino tutto per Al, che cominciava a sentirsi male.
" Queste fanno proprio al caso nostro. Se ti metti comodo te li aggiusto in un secondo, va bene? Su, non essere titubante!"
Al la guardò orripilato. Un pò esitante, forbici in mano, Winry fece un passo avanti.
Mossa sbagliata, baby.
" STAMMI LONTANA!"
Si bloccò offesa.
"Al....Cos.."
Al si prese i capelli fra le dita, e la guardò con odio.
"N..Non farlo. LASCIAMELI! Lasciami in pace, n..non ti farò cancellare anche questo! Vattene, VATTENE VIA, te ne prego!"
Winry lo guardava sconvolta, e Al sosteneva a fatica lo sguardo tremando senza controllo, lei ancora con quelle forbici alzate in mano, come una minaccia per il ragazzo e una scusa per lei, lui ancora con i capelli stretti tra le dita tremanti.
Abbassò lo sguardo per nascondere le lacrime che chiedevano per una volta tanto di essere versate, dopo mesi.
"S..Scusami, Al...Ora me ne vado. Sta tranquillo, ti lascio solo."
E uscì, fermandosi solo unsecodno, mano sullo stipide e l'altra sulla maniglia, per guardarlo farsi piccolo e solo in mezza alla stanza. Chiuse la porta dietro di sè.
Al rimase a fissare la porta sgomento, respirando forte, prima di sciovalare (abbandonarsi) ancora una volta su quel letto vuoto, seduto, mani a trattenersi la testa; prima di scivolare, lenti, tra i fili biondi, prima di guardarseli con gli occhi opachi e irrompere in singhiozzi.
No, si disse fra le lacrime, non avrebbe lasciato distruggere quell'ultimo ricordo.
Non l'unico, il più prezioso che avesse, il più fragile, il più banale, il più irraggiungibile.
Strinse i pugni fino a tirarsi e a strapparsi quei capelli che lo facevano tanto soffrire ma che gli donavano attimi sfuggenti senza nomi di felicità.
Chiuse gli occhi, e scivolò supino sul letto, le gambe penzoloni.
"Ancora uno... Fammi sognare ancora di te.... Dammi ancora un sogno, niisan...Ed..."
E fu di nuovo buio.


Al piano di sotto, scese le scale, cucina>br>

"Mi son sempre chiesta perchè hai voluto farteli crescere, quei capelli. A volte tendo a indugiare sul vero motivo, ma ho troppa paura per percorrere quella strada. Altre, scuoto la testa pensando a qualche strano motivo di ribellione giovanile.
Solo oggi, vorrei dirti che....
Bhe...Ce l'hai fatta, Al.
Somigli davvero ad Ed.
E tutti stanno male per questo.
Io sto male per questo.
Sono sicura che, al di sopra di tutti, quello che più ne soffre per questo, se tu.
E allora mi siedo qui, proprio su questa sedia sotto la finestra, in modo da tenere sempre sott'occhio la porta d'entrata, in caso dio esistesse e riporterebbe qui
lui qui da te, qui da me, qui per noi.E ci penso, sai, penso con tutte le mie forze al motivo che ti può aver spinto a cercare di assomigliargli così tanto, a fare di te un ricordo vivente, a farti crescere qui dannati capelli e a farti portare quei dannati vestiti, e quel maledetto cappotto. Soprattutto quello. Quello rosso, quello di lui.
Ma forse le domande che mi pongo sono inutili.
Forse già lo so, e non voglio dirlo ad alta voce, nemmeno qui, da sola.
Forse, proprio quella che è fuori posto sono io. "


HAIR
FINE


( Fiuuuuu. finita. Quasi non ci credo. Ma vi rendete conto? miglioni e miglioni di fic iniziate e mai completate, e riesco a iniziare e finire in una serata una one-shot neanche pensata su più di tanto, su una serie che non avevo mai preso in considerazione, di cui avevo visto solo il film e due puntate su mtv. Forse dovrei catalogarla come AU, dato che non sò praticamente un tubo della storia, a parte nomi, legami, e come ho già detto, quello che succede nel film. Ah, e prima di tutto quel poco che ho visto, prima di sapere alcunchè della storia o dei nomi, avevo scaricato e letto una doujishi di 'Idea', che ho deciso, ora che me la sono riletta, che la adorerò come una dea, perchè i disegni sono splendidi e la storia è perfetta. Era una EdxAl, comunque. Ho appena scoperto che questo pairing è praticamente inesistente sulla rete, tranne qualche fic qua e là, ma fin dall'inizio, dalla doujinshi cioè, ho deciso che sarebbe stato il mio unico pairing esistente di questa serie. -parliamo di yaoi, sia chiaro- . )

( Accetto qualsiasi critica, benchè sia costruttiva. So già di non essere una cima con l'italiano, quindi mi scuso in anticipo per eventuali errori grammaticali o narrativi. E mi scuso anche con Al, perchè crdo di averlo fatto un pò pazzo, e anche con Winry, perchè non mi sta antipatica ma nemmeno la adoro, e per alcune cose dette -più o meno- da Al continuavo a pensare che sarebbero potute essere interpretate male. Vabbeh, tanto è solo una storiella, no? Ho scritto di più di quello che dall'inizio volevo scrivere, anzi, per dirvelo il pezzo di Winry finale non ci doveva neanche essere. Comunque sono abbastanza soddisfatta, anche se penso che i fan più pignoli di FMA si rivolterranno un po davanti al pc, davanti alla mia piccola creazione. Credo di dover questa fic a lisachan, che con le sue mi ha ispirato e tenuto compagnia mentre scrivevo questo obbrobrio, davvero, la ringrazio. Spero di continuare a leggere le sue fic.Beh, non posso che lasciarvi con la frase preparata per il riassunto ma che poi ho silurato perchè spiegava troppo, ma che comunque a me piaceva un casino. See u soon, vostra Sanny)

"AVREI VOLUTO TAGLIARTELI, QUEI CAPELLI.
FACEVANO TANTO ED."
  
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