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Autore: DolceMella    25/01/2007    10 recensioni
Questa mia nuova fanfiction è stata creata con il sottofondo della canzone omonima di Eros Ramazzotti "sta passando novembre"... Provate a leggerla mettendola sullo stereo a tutto volume! è una fanfic parecchio drammatica, ma spero vivamente che la leggiate e che vi piaccia!!! ^^ E mi raccomando: commentate numerosi!!!
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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sta passando







Corro lungo il manto erboso,
davanti a me solo morte e solitudine,
marmi bianchi in conflitto con i ciliegi in fiore.

Niente mi sembra più lo stesso,
ombre lontane e frammenti di ricordi si stagliano lungo l'orizzonte sfocato
della mia vita.


Perché la tua, amore mio, non esiste più.



Stà passando Novembre.


È per te…
Questo bacio nel vento…
Te lo manderò lì,
Con almeno altri 100.


Guardo gli ideogrammi incisi su questo freddo pezzo di marmo, non vedendoli veramente, ma trafiggono in silenzio il mio essere, fino a farlo scomparire.
Attorno a me c'è una folla di gente che piange silenziosa, persone che nemmeno conoscevi veramente, molti di loro li avevi visti solo un paio di volte… Mi sembra assurdo tutto questo, mi sento come sospeso in una nuvola, la luce scomparsa, mentre i ricordi si affacciano sulla mia mente velocemente, un turbinio d'emozioni mi travolge, stordendomi.

Mi inginocchio e bacio dolcemente il tuo nome come non avevo mai fatto, con un bacio pieno di rimorso e, allo stesso tempo, di riconoscenza.

Perché per la prima volta ho avuto qualcuno da poter amare, mi sentivo per la prima volta al posto giusto e al momento giusto, avevo dato finalmente un senso a tutti quegli allenamenti d'arti marziali…

Finalmente avevo qualcuno da proteggere… Ma non sono riuscito a proteggerti dalla morte.

Perdonami.




È per te…
Forse non sarà molto,
la tua storia, lo so,
meritava più ascolto…

E magari, chissà,
se io avessi saputo
t'avrei dato un aiuto.

Ma che importa oramai
Ora che…


Akane… il mio maschiaccio violento, la ragazza senza fascino né sex appeal..
Sorrido fra me ripensando a quante volte ti ho chiamata così, a quante volte ti ho presa in giro per la tua scarsa abilità nei lavori femminili.

Ma io ti amavo per quello che eri.

Non volevo una donna che sapesse cucire o nuotare, non me ne fregava niente se a cucinare eri una vera e propria frana, e per quanto riguarda il carattere da maschiaccio… forse è per questo che mi sono innamorato di te.
Perché eri un irrimediabile maschiaccio, perché avevi un carattere forte, ma anche perché ogni volta che mi sorridevi per me arrivava la primavera.
Gli ultimi ricordi che ho di te sono i più belli, forse perché più vividi nella mia mente, o semplicemente perché gli ultimi giorni passati con te sono stati i primi veri giorni in cui ho iniziato a veramente vivere.

Ricordo come se fosse stato ieri la notte in cui ti confidai il mio segreto più grande, il più temuto, il più bello.

Quelle cinque lettere sembrano ancora riecheggiare nella tua stanza buia e rendendola luminosa, calda e accogliente.

“Ti amo”

La tua gioia in quel giorno non la scorderò mai. I tuoi occhi sembravano animati da una vita nuova, il tuo sorriso più bello sulle tue labbra socchiuse. Le tue mani, che mi cingevano il collo e che mi ripetevano quanto anche tu mi amassi.

In quella notte passata insieme le stelle brillavano più del solito, erano quasi incandescenti, come i nostri corpi che per la prima volta si accarezzavano, si baciavano, si scoprivano.

La notte in cui facemmo l'amore mi sembrò infinita e talmente meravigliosa e fantastica da sembrare quasi un sogno.

Avevamo creato un angolo di paradiso tutto nostro, inaccessibile ad altri, segreto e inviolabile agli occhi di chi ci giudicava.

Ma poi… come in un sogno tutto ebbe fine, e i tuoi occhi si chiusero prima d'averti detto addio.

“Ricordati che ti amo. Non scordarlo mai, baka.”

Era malata da diversi anni, ma nessuno se ne era mai accorto. Come sua madre anni addietro, ci lasciò per un tumore al cuore, malattia che, presa in ritardo, può essere fatale.

Anzi, disse il dottore, “ci hanno lasciati”. Erano in due oramai, e il cuore della mia piccola Akane non ha retto il peso di far vivere due persone, non ora che neanche a lei bastava più.

“Questo ha accelerato i tempi” il dottore rincarò la dose, rendendomi insopportabili le sue parole “la signorina Tendo ha inconsciamente cominciato ad inviare al feto metà delle sue energie e del suo sangue, sperando di poter continuare a far vivere il piccolo. Ma, come ho detto, lei non lo faceva consapevolmente, altrimenti avrebbe capito che, sebbene avesse possibilità di poter far crescere la creatura, un feto senza madre non può sopravvivere!”

Ti ho messo incinta. Magari se fosse andato tutto bene, ora saremmo stati tutti e tre felici insieme. Ma ora mi sento solo un assassino.


Puoi prendere per la coda una cometa
E girando per l'universo te ne vai
Puoi raggiungere, forse, adesso la tua meta,
quel mondo diverso che non trovavi mai.

Solo che,
Non doveva andare così,
Solo che,
Tutti ora siamo un po' più soli qui.


I sensi di colpa allargano, se possibile, ancora di più la ferita nel mio cuore, stringendomi in una morsa gelida come l'inverno che avanza.

Dicono che ora sei di sicuro più felice… MALEDIZIONE! Chi vorrebbe mai desiderare d'essere morto? Lo dite per me o per voialtri?

Non è la sicurezza quella che voglio, voglio stare con te, voglio raggiungerti al più presto.

Ma tu, cocciuta e testona, mi hai letto previdente nel pensiero, facendomi giurare di non raggiungerti prima del tempo. Mi hai detto che devo essere felice, che devo trovarmi una brava ragazza e di vivere felice con lei, di amare ceto volte di più di quanto non avessi mai fatto… Mi hai detto che, se fossi stato felice, allora anche tu ti saresti rallegrata.

Non ti sei accorta delle lacrime che t rigavano gli occhi mentre parlavi, ma io me ne sono accorto. Mentivi. Ma non posso giudicarti, perché, lo confesso, in quel momento
Piangevo anch'io.


È per te…
Questo fiore che ho scelto
Te lo lascerò lì
Sotto un cielo coperto

E mentre guardo lassù
Sta passando novembre
E tu ora hai vent'anni per sempre
Ora che…

Ora che…


Dio, quant'eri bella quando mi sorridevi, o scherzavi, o chiacchieravi, combattevi…
Quando ti stringevo contro il mio petto mi sentivo in dovere di proteggerti.
Accidenti quant'eri piccola e delicata al mio confronto!

Ma eri sempre e comunque bellissima.


Solo che…
Non doveva andare così
Solo che…
Tutti ora siamo più soli qui.

È per te…








Ti amo



_______________________________________________________________________________



Leggete e commentate numerosi, please!!!! ^^ DolceMella4ever















  
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