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Autore: Directioner001    11/07/2012    4 recensioni
Alex,una ragazza a cui non importa niente della gente.
Entrata in una nuova scuola,cosa accadrà?!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una soleggiata mattina di metà settembre ed io mi ero appena svegliata: Dimenticavo.. Non mi sono presentata! Io sono Alex, e diciamo che, la mia vita non va proprio come vorrei. Mio padre fa uso di stupefacenti, non lo conosco, non vive con noi, mentre mia madre, per mantenere la famiglia, lavora e, quindi, la vedo ben poco. Io sono una ragazza a cui non importa il parere della gente: Fumo, bevo ed ho fatto sesso con alcuni ragazzi.. Non molti. Ritornando a ciò che dicevo prima, mi ero appena svegliata, erano le 11:OO Am e, appena scesi al piano di sotto, ritrovai mia mamma in cucina che, stava preparando la colazione. D'improvviso, però..
-Domani andrai a scuola, che tu voglia o no!- Sbottò improvvisamente, facendomi sobbalzare.
-Col cazzo che ci vado!- Esclamai, tralasciando la finezza. Non ero mai stata una ragazza gentile, ma semplicemente ero me stessa.
-Hai bisogno di studiare, devi avere un futuro, ti prego..- Mi chiese con una voce coerente e, imploratrice.
-Va bene, ma non aspettarti una media dei voti elevata!- Esclamai, ancora una volta, tornando in camera mia. In essa mi buttai sul letto e iniziai a pansare fino a quando non mi addormentai. Mi svegliai verso l'ora di pranzo,scesi in cucina e vidi che mamma non c'era. Era andata a lavoro lasciandomi da sola. Avevo fame,aprii il frigo. VUOTO. Aprii ogni singola dispensa di quella casa,non c'era niente.Rassegnata salii in camera mia e mi fiondai sul computer fino a notte fonda,dopo mi addormentai. Il giorno dopo mi svegliai presto,mi lavai e mi truccai,poi andai ad aprire l'armadio. Rimasi li immobile davanti ad esso per svariati minuti pensando: -COSA DIAVOLO MI METTO?!- Presi dei vestiti casual: Una maglietta nera aderente,un paio di pantaloncini e delle scarpe da ginnastica,successivamente presi il mio casco,montai sulla mia moto e mi diressi verso la scuola. Arrivata, attraversai un lungo corridoio pieno di ragazzi e ragazze che si facevano i fatti loro,non me ne fregava e andaii in segreteria a prendere le chiavi dell'armadietto. Le presi e finelmente lo trovai! Iniziai a sistemare le mie cose,avevo appena finito quando,ad un certo punto sentii una mano che mi toccava il sedere. D'istinto mi girai e tirai uno schiaffo a quell'individuo che cadde a terra dicendo: -MA SEI PAZZA?!- Io molto fine risposi: « e » -Ringrazia che ti ho tirato lo schiaffo senno' ti facevo cadere il gioiellino che ti ritrovi in mezzo alle gambe.- Detto ciò girai i tacchi e andai in classe: Letteratura. Arrivai nell'aula e il professore ancora non c'era. Trovai un banco completamente vuoto. Quello avanti al mio era occupato da due ragazze, una mora occhi azzurri e una bionda occhi verdi. Dietro c'era un ragazzo davvero bello, doveva essere più grande. Era moro con gli azzurri come il mare. Non appena mi accomodai, le due ragazze si voltarono e si presentarono. -Piacere, devi essere quella nuova, Piacere, sono Chelsea.- Si presentò la bionda tenendondomi la mano che afferrai facendo un sorrisetto finto.
-Piacere, io sono Charlie- Afferrai anche la mano della mora e le sorrisi.
-Io sono Alex.- Affermai.
-E così ti chiami Alex. Bene.- Un ragazzi riccio, occhi verdi mi si parò davanti.
-Cosa?! Tu?- Chiesi retorica e sbalordita vedendo quel ragazzo.
-Già, io, Harry!- Mi tese la mano con un sorrisetto sulle labbra.
-Non mi interessa.- Risposi acida e aprendo il libro ignorando la sua presentazione.
-Che caratterino.- Non diedi peso alle sue parole, sapevo fossi acida e con un carattere poco amabile. Lo seguii con lo sguardo e vidi che si accomodava proprio dietro di me. Cazzo, mi perseguitava.
-Non provare a stuzzicarmi che altrimenti lo schiaffo di stamattina diventa un calcio nelle palle.- Sbottai innervosita.
-Ehi, piccola, calma.- Rispose.
-Piccola chiami a tua sorella.-
-Okay, calmatevi, voi due. E comunque piacere, sono Louis. Non pensare al riccio, è un coglione.- Intervenne il ragazzo dagli occhi azzurri facendomi l'occhiolino e porgendomi la mano. « e »-Sono Alex. E comunque l'avevo capito che il tuo amico non è poi così intelligente.- « e »-Migliore amico.- Ribattè il riccio.
-Bene. Andiamo di male in peggio!- Esclamai roteando gli occhi al cielo.
-Buongiorno.- Il professore fece la sua entrata.
-Ragazzi quest'anno abbiamo una nuova ragazza. Alex, se vuoi presentarti.- Non appena mi alzai i due dietro commentarono il mio fondoschiena con dei:'Che bel culo' oppure 'Lo prenderei a morsi'. Li fulminai con lo sguardo ma non gli tirai un calcio dritto nelle palle grazie alla presenza del professore.
-Vaa bene,allora: Sono Alex,ho 17 anni,mio padre si droga,non lo conosco,mentre mia madre lavora sempre. Ah si,dimenticavo,fumo e bevo- Non mi andava di nascondere il mio vero carattere, quindi non tralasciai il fatto che bevevo e fumavo. Il professore mi guardò sbalordito e mi disse di sedermi, iniziando la lezione.Di tanto in tanto Harry e Louis bisbigliavano qualcosa richiamando l'attenzione del professore. L'ora passò velocemente e al suono della campanella, mi diressi al mio armadietto.
  
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