Disclaimers: Naruto non è di mia proprietà ma di Masashi Kishimoto, e questo racconto non è scritto per scopi di lucro.

Qualche ora prima ha trovato una lettera di Naruto sul suo letto, che la invita ad andare al giardino degli aranci a mezzanotte.
Inspiegabilmente non s'era più trovato il suo ciondolo preferito, quello in argento che le aveva regalato la mamma per il suo nono compleanno.
-Maledetto Naruto!- era sbottata, e aveva deciso di andare a cantargliene quattro.
A mezzanotte aveva preso la via per il Giardino degli Aranci.

E ora si trova in una piccola radura, pregna del profumo dei fiori candidi che rivestono come un manto bianco le fronde degli alberi, un po' impaurita perchè non riesce a percepire nessuna presenza.
-Naruto...- chiama, piano.
-Naruto!- ripete, più forte.
Si gira e fa scorrere lo sguardo per tutta la radura.
Sente la sua stessa voce incrinarsi.
All'improvviso, due braccia forti la stringono da dietro.
-Shh... calma, Sakura... sono qui...- una voce profonda, maschile, sensuale.
La ragazza si gira, trovandosi a cinque centimetri dal viso del biondo.
Il suo sguardo azzurro, più profondo del mare, è magnetico. Si perde nei suoi occhi, mentre lui sorride.
Kami, quanto è carino quando sorride... si sorprende a pensare Sakura. Non ci bada troppo e cerca di cogliere i dettagli della bellezza eterea del compagno che le sta davanti.
Viso perfetto... labbra da baciare... occhi bellissimi... capelli setosi del colore del grano, lasciati liberi dal coprifronte... muscoli sviluppati e ben delineati sotto la maglia nera e arancio...
Non si accorge che la guarda da quei dieci-quindici centimetri in più d'altezza, con uno sguardo dolce... innamorato.
Già, Naruto è sempre stato innamorato di Sakura.
Gli occhi smeraldo della ragazza si fanno tristi.
Lui se ne accorge. La stringe di più, facendo di nuovo incontrare i loro sguardi.
Quello della ragazza è cambiato...
Sakura ha scoperto cos'è l'amore ricambiato.
La comunione tra lo smeraldo e lo zaffiro si fa più intensa.
Sakura non pensa più al ciondolo, al fatto che Naruto gliel'ha preso, al fatto che l'ha fatta venire a mezzanotte in un posto dall'altra parte di Konoha...
I loro visi si avvicinano sempre di più.
Le palpebre si abbassano, le labbra si sfiorano in un
casto tocco delicato.
Il loro primo bacio.
Niente mani che chiedono di più.
Solo qel loro casto primo bacio, di labbra chiuse, poggiate le une sulle altre in un tocco caldo.
Si separano con dolcezza.
Naruto fa una delle sue solite gaffe da innamorato imbranato quale è, e inciampa sui propri piedi, riuscendo però a non rompere quel momento magico.
Finisce sulla ragazza che, per miracolo, lo sostiene e fa solo qualche passo indietro, finendo con la schiena sul tronco di un arancio.
I loro petti entrano in contatto, quello forte e ampio di Naruto contro quello piccolo e morbido di Sakura.
Una scarica d'emozione sconosciuta si fa strada nei loro corpi, e il ragazzo prende una mano della compagna, intrecciando le loro dita.
Forti e grandi le mani di Naruto, piccole e delicate quelle di Sakura.
Portano le mani all'altezza del viso e si guardano teneri.
Un altro bacio unisce le loro bocche.
Stavolta le labbra si schiudono, e le lingue giocano passionali.
Senza più aria, si separano, e abbracciati si sdraiano supini sull'erba.

-Guarda, Naruto...-
Il ragazzo si volta verso di lei, e segue la traittoria del suo braccio teso.
Il cielo.
-Le stelle splendono tantissimo.-
-Già, è vero. Ma tu splendi più di loro, Sakura.-
Lei ride, arrossisce, e lo bacia.
Poi, tornano a guardare il cielo, mano nella mano, affascinati.
-Ah, Sakura.-
Stavolta è lei a girarsi.
-Per il ciondolo...-
-Si?-
-Te ne do uno migliore.-
Le mette intorno al collo il cristallo che gli ha donato Tsunade.
Lei sgrana gli occhi e si tuffa su di lui, coprendolo di baci, e lui ride. Ride e la bacia.

-Ti amo, Sakura.-

-Anche io ti amo, Naruto.-

Alza gli occhi... conta le stelle...
In ognuna c'è un pensiero...
Un amore...
Un sogno...
Nel cielo c'è sempre scritto qualcosa...
Forse una storia....
Sai leggere il cielo, Naruto?... Alza gli occhi...
Guardalo e prova a leggerlo...
Perchè stanotte il cielo racconta di noi.