Crossover
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Autore: Harriet    26/01/2007    5 recensioni
Quando le Clamp si trovano nei guai, a volte devono ricorrere ai loro personaggi e chiedere loro aiuto. Ora, pensate ai personaggi delle Clamp. Secondo voi...saranno affidabili, o finiranno invece per rendere la situazione ancora più caotica? Dai Draghi Terrestri e Celesti di X, alla banda di Clover, passando attraverso i Clamp Detectives per arrivare fino alla combriccola di Tsubasa, e tanti altri manga ancora...Un crossover clampiano dove...beh...Si cerca di fare luce sui misteri delle Quattro Signore dei Manga! Vi unite all'avventura?
CAPITOLO XI ONLINE: continua la saga di Clamp Suu!
Genere: Avventura, Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Hyuuu!

Diletti lettori di quest’opera assurda, salve! Ancora una volta vi ringrazio di essere qui e vi chiedo perdono del ritardo con cui aggiorno!

Ecco qui il penultimo capitolo della grande saga...Un capitolo purtroppo un po’ macchinoso, mi rendo conto. E’ che qui viene spiegato come funzionano le Card di cui si accennava negli altri capitoli, ed è complicato riassumerlo all’interno della vicenda, facendo sì che il testo risulti chiaro e non noioso...Spero di esserci riuscita almeno un po’!

Vorrei dedicare questo capitolo alla piccola comunità in crescita che si incontra qui: http://community.livejournal.com/clamp_crack/!

Grazie a chi aiuta questa Community a diventare ogni giorno più folle e deliziosa!^^ Grazie perché per me aprirla è stato un po’ realizzare un sogno, e sono felice che sia partita bene! Grazie in particolar modo a Jucchan, Shu, Mia, Kinnara e Wren che l’hanno sostenuto fin dall’inizio e hanno fomentato la mia follia al punto di farmi iniziare questo progetto davvero!

Vorrei dedicare il capitolo, con tante scuse, anche alle mie amiche che sono yaoi fangirls. Vi voglio bene, anche se vi prendo in giro...Davvero...*cerca di suonare convincente*

...

*fallisce miseramente*

Ok, spero solo che nessuna di voi venga a cercarmi di mondo in mondo dopo questo capitolo!XD

Un grazie speciale a tutti i lettori&commentatori, in particolar modo Geneween e Setsuka, new entries nel gruppo dei lettori. Con un occhio di riguardo per Setsuka, che mi ha fatto rimordere la coscienza, facendomi rendere conto che non aggiornavo da tre mesi! Quindi...grazie davvero, e sappi che se finalmente ho messo su il capitolo, è anche merito tuo!

Un’ultima scemenza un po’ da bambina piccola...Se passate di qui, e la storia vi strappa almeno un sorriso, lasciatemi un commentino!XD Sono 23 anni che faccio ridere la gente senza volerlo...Per una volta che scopro di poter far ridere la gente perché sono io a volerlo...Ecco, fa piacere sentirselo dire!XD

UH! Mi sono scordata di mettere i credits per il vocabolario dei sinonimi e contrari citato nel capitolo scorso! OVVIAMENTE si tratta del vocabolario di Wren. u___u

Buona letturaaaa!!!!

___________________________________________________________________

Episodio XI – Clamp Suu -part III-

Mentre le mangaka andavano inevitabilmente verso la morte, un primo gruppetto di personaggi si era raccolto attorno ad un tavolo, nel tentativo di mettere su una discussione civile e soprattutto utile. Ma la cosa si stava rivelando infruttuosa. I pochi personaggi convinti e seriamente decisi a fare qualcosa non avevano idee, e nel frattempo c’erano Fuuma e Seishiro che chiacchieravano tra sé, abbandonavano il gruppo andando a curiosare cosa facevano gli altri gruppi, e così via. Ad un certo punto la pazienza degli altri iniziò a vacillare, soprattutto quando l’assassino dei ciliegi si spaparanzò su un divanetto lì vicino, ballettando al ritmo di qualche canzone che stava ascoltando con le cuffie.

- Si può sapere che stai facendo?!?- saltò su Subaru. – Abbiamo i cattivi da sconfiggere, le Clamp da aiutare e il mondo da salvare, sembriamo diventati i Santi di Atena, e tu te ne stai lì con il...il mio lettore mp3? Ma chi ti ha dato il permesso di prenderlo?!?-

Lo sciamano strappò le cuffie dalle orecchie dell’assassino, che solo allora sembrò consapevole della presenza dell’altro.

- Uh? Subaru-kun, stavo sentendo la nuova canzone di un tizio italiano. Quello non ha capito niente della vita!-

-...eh?-

- Ascolta un po’!-

Seishiro mise una delle cuffie a Subaru che, contro la sua volontà, si sentì sparare nelle orecchie un (terribile) motivetto pop che faceva “O ti amo o ti ammazzo...”

- Oh santissimo Cielo...- mormorò il ragazzo, stravolto.

- Vero che dovrei andare io ad insegnargli un paio di cosette? Non ha capito che le due cose sono sinonimi?-

Subaru guardò Seishiro come il più spietato dei Sakurazukamori guarda la sua preda, e il povero assassino si scostò di parecchi metri, piuttosto terrorizzato.

- Smettila di perdere tempo, vieni con me e cerchiamo di risolvere questo casino in fretta.- sibilò il ragazzo. – E la prossima volta che prendi le mie cose senza chiedere, ti giuro che ti ritrovi a fare da concime per l’alberello.-

- Non...non...- balbettò Seishiro tra sé.- Non avrei mai dovuto fidarmi della sua faccina angelica, quando ho deciso di rovinare la vita proprio a lui!-

- Su, via, cerchiamo di arrivare a una soluzione!- tentò di richiamarli il povero inascoltato Eagle. – Nessuno di voi ha qualche indizio su quest’incantesimo?-

- Aaaaah, ora basta, altro che incantesimo! Ora esco fuori, cerco i fans e li stendo tutti!- gridò una tipina piccoletta e grintosa.

- Siediti, Chun Yang.- la richiamò Eagle. – Per favore! Magari quest’incantesimo è simile al potere che aveva la principessa Emeraude di Sephiro?-

- Sì e no.- rispose la maga Yuuko, tirando un’altra boccata dalla sua pipa. Tutti sbatterono la testa contro il tavolo.

*

Nel frattempo, altrove, persi tra i corridoi del luogo messo a disposizione per la mostra, altri personaggi stavano dando il peggio di sé, nel tentativo di combinare qualcosa di sensato. All’improvviso, girando e rigirando per quel metro quadro di terra dove avevano deciso di stabilirsi per non combinare nulla, i personaggi iniziarono a sentirsi strani. Molto strani. Irritati senza motivo. Urtati oltre ogni misura. Proprio con le palle girate, se mi passate il termine colto.

- E che kakyou! E basta!-

- Già, infatti, non si può andare avanti così!-

- Mah, non so voi, ma io mi sono rotto.-

- Sì, basta, andiamocene a casa!-

- Lasciamole morire, chi se ne frega...-

- E poi, che ci fa Kamui qui? Lo sappiamo tutti che porta sfiga!-

Il povero ragazzo guardò i volti degli altri, attorno a lui, e cominciò a riscaldarsi.

- IO porterei sfiga? Oh, non sono mica Himawari! E poi chi cavolo vi credete di essere per aggredirmi così? Eh? Volete vedermi incazzato? Eh? Guardate che mi riesce, eh!-

- Oh, stai un po’ zitto, moccioso, e gira largo, porti male!- lo apostrofò bruscamente Taishaku-ten, lanciando uno dei suoi sguardi assassini.

- E poi non mi piace che tu assuma certi comportamenti, ragazzino!- si alterò Yue.

- Ma razza di imbecilli, mi spiegate perché ce l’avete con me?- urlò Kamui, sempre più fuori di sé.

- Sai cosa gli faccio, io, ai mocciosi che mi stanno sulle scatole?- iniziò l’imperatore psicopatico. – Li uccido e faccio mangiare le loro carcasse ai corvi!-

- Senti, stupido cattivo di serie b, non mi fai paura nemmeno un po’!-

- Oh, vedremo se mi tratterai ancora così dopo che...-

Una risata improvvisa, molto genuina, molto divertita e assolutamente fuori posto, venne ad interrompere il drammatico litigio, mettendo a tacere Kamui e Taishaku-ten, e sconvolgendo tutta l’audience. Tutti si voltarono verso la persona che aveva osato scoppiare a ridere così villanamente, per scoprire che il colpevole di tale azione vergognosa era la piccola Misaki, campionessa di Angelic Layer.

Subito dopo averla vista ridere, tutti iniziarono a chiedersi perché mai fossero così arrabbiati con lei. Poverina. Lo spettacolo del salvatore della Terra e del cattivissimo imperatore che litigavano come scolaretti era decisamente una cosa da ridere. E poi, arrabbiarsi accorciava la vita, e non è che la loro aspettativa di vita fossero poi così abbondante.

- Scusatemi, ma erano così buffi, quei due!- disse Misaki, arrossendo e facendo un inchino al gruppetto.

- Cosa? Ehi, mocciosetta, come ti permetti?- saltò su Taishaku-ten, ma non sembrava molto convinto.

- Uhm...Beh...forse non hai tutti i torti.- sospirò Kamui. – Ma perché stavamo litigando, scusa?-

L’imperatore fece una faccia cattivissima e determinata...solo che quando aprì bocca, rimase senza parole. Subito la sua espressione si trasformò in qualcosa di vagamente idiotico, e il pover’uomo alzò le spalle, spaesato.

- Stavamo litigando? Ah, sì, giusto. Mi pare. Ma non chiedermi perché.-

Tra i personaggi corse un mormorio preoccupato: davvero niente male, erano partiti per sconfiggere un incantesimo, e sembrava che qualcosa li avesse appena incantati tutti, facendoli diventare seccati e litigiosi!

- Non vi siete accorti di niente?- li interruppe Fay. – L’aria è cambiata. L’atmosfera è cambiata. Prima, quando ci siamo sentiti tutti improvvisamente molto arrabbiati...Ecco, era come se non riuscissi a respirare bene.-

- Sì, hai ragione, c’era qualcosa di strano.- confermò Yue.

- Non vi sembra che sia cambiato anche il luogo?- notò Oluha. – Guardatevi attorno. Io ero convinta che fossimo in un piccolo corridoio stretto, polveroso e senza finestre, mentre ora mi accorgo che ci sono quadri, tappeti e addirittura una terrazza!-

Tutti gli altri tacquero, spalancando gli occhi per comprendere meglio quel che accadeva. E pian piano tutti dovettero ammettere che era proprio così, che c’era qualcosa che non andava, e non era il fatto che fossero tutti figli delle Clamp (questo non andava e non sarebbe andato mai). No, era come se prima fossero stati tutti preda di qualcosa che aveva falsato i loro sentimenti.

- E se...- iniziò Oluha. – E se l’effetto dell’incantesimo fosse proprio questo? Se agisse sui sentimenti?-

- Sì, ma che utilità avrebbe?- domandò Yue.

- Mi sembra che ce l’abbia. Le Clamp sono quasi schiattate.- notò Taishaku-ten.

- Povere Clamp!- si commosse Kohaku, che era rimasto in silenzio fino ad allora, troppo sopraffatto da tutte quelle nefandezze per esprimersi. Tutti gli lanciarono un’occhiata molto perplessa.

- Però non capisco la dinamica!- insisté la cantante. – E dobbiamo riuscirci, o non troveremo mai una soluzione.-

- Sì, però se l’incantesimo fosse basato sul presupposto di far arrabbiare chi ne è colpito, le Clamp dovrebbero essere solo arrabbiate, non mezze morte.- disse Umi.

- E poi è successo tutto all’improvviso, mentre eravamo qui.- notò Kamui. – Perché non ci concentriamo invece sul modo in cui l’incantesimo sembra essere stato spezzato? L’avete notato tutti, no?-

- Sì, avete smesso di litigare quando sono arrivata io.- disse Misaki. – Ma che c’entra?-

- Eravamo arrabbiati, e poi è arrivata Misaki, ridendo...- rifletté Fay. – Come se...come se il sentimento dell’ira...fosse stato in qualche modo sconfitto dalla risata di Misaki?-

Ed ecco che all’improvviso, a quelle parole, uno strano oggetto si materializzò sulle loro teste e prese poi a scendere verso terra, volteggiando.

Una carta.

Yue raccolse l’oggetto, titubante, e lo guardò con disgusto. Era una carta col dorso nero, e sul davanti vi era un’orrenda illustrazione di una faccia contorta dalla rabbia. “L’Ira”, c’era scritto sopra.

- Sembra una specie di Clow Card!- esclamò Yue, tenendo la carta con due dita, come se facesse schifo. – E sento un potere molto negativo provenire da qui!-

- L’Ira.- disse Oluha. – Allora era vero! L’incantesimo è stato creato con questa carta! L’abbiamo scoperto!-

- Ed è bastato un sentimento di rabbia a stendere quelle Clamp?- domandò l’imperatore, poco convinto.

- No, secondo me no.- disse Fay. – Probabilmente non c’è solo questa carta. Se ci fosse stata soltanto lei, le Clamp avrebbero preso a litigare, ma non è andata così. Pensateci bene...La sala dove si trovano le Clamp è la sala più importante di questo complesso, è al centro dell’edificio. E se ci fossero più carte, e le Clamp avessero subito il loro effetto combinato?-

- Avrebbe senso.- disse Umi. – Tante carte, tutte negative, tutte insieme. Ma allora anche noi avremmo dovuto subirlo, no?-

- Forse no.- riprese il mago. – Cioè forse sì. Voglio dire, forse ci ha colpiti e non ce ne siamo accorti! Pensaci bene...quando le Clamp sono svenute, proprio noi che eravamo lì per aiutarle stavamo quasi per lasciarle morire! E abbiamo iniziato ad offenderci e ci è voluto un po’ per trovare la soluzione. Forse era l’effetto delle carte, che però ci ha colpiti con meno violenza rispetto alle Clamp!-

- Forse non sei così scemo come sembri!- si complimentò Taishaku-ten.

- Sì, ma come mai ho rotto l’incantesimo della carta con la mia risata?- chiese Misaki.

- Perché queste carte funzionano come le Clow Cards, che si sconfiggono riconoscendole e utilizzando contro di loro un elemento con proprietà contrarie, che possa contrastarle!- esclamò Yue. – E magari una risata, spensierata e leggera, ha potuto contrastare bene la rabbia che ci aveva invasi! Insomma, per sconfiggerle probabilmente dobbiamo annullare il loro effetto negativo...trasformandolo in qualcosa di positivo!-

I personaggi si scambiarono un’occhiata stupita ed ammirata. Erano riusciti a collaborare, arrivando ad una soluzione abbastanza plausibile, senza nemmeno metterci troppo tempo!

- E quindi ora che facciamo?- domandò Kamui. – Abbiamo capito qualcosa, ma dobbiamo agire in fretta, sennò quelle schiattano!-

- Povere Clamp!- piagnucolò Kohaku. Tutti gli rifilarono uno sguardo piuttosto contrariato.

- Andiamo a cercare le zone di influenza delle altre carte, per provocare dei sentimenti contrari, in modo da annullarne l’effetto.- disse Oluha. – Se davvero anche le altre carte riescono a falsare l’ambiente circostante, oltre che i nostri sentimenti, con un po’ di impegno dovremmo recuperarle!-

- Sì, ma se quando arriviamo nella zona della carta ci facciamo tutti fregare dal suo incantesimo, col cavolo che poi riusciamo a sconfiggerla...- notò giustamente Kamui, e nessuno seppe controbattere. In effetti, la carta dell’Ira l’avevano battuta grazie all’intervento di Misaki, una persona che non era stata contagiata dall’incantesimo! Inoltre la risata di Misaki era stata spontanea e genuina. Forse, se loro stessi avessero provato a fingere i sentimenti necessari, non avrebbe funzionato.

- Però ci sono altri personaggi.- disse Fay. – Potremmo usare loro. Condurli sul luogo dove abbiamo scoperto una carta, e fare di tutto per provocare dei sentimenti che possano sconfiggere la negatività delle carte.-

- E’ assurdo e macchinoso.- protestò Taishaku-ten. – Per me l’idea migliore rimane comunque la strage dei fans. Comunque, ripetetemi per bene cosa dovremmo fare. Voi giovani non sapete spiegarvi per nulla.-

E qui l’imperatore lanciò un’occhiata colma di disprezzo al povero mago. Eh, che dire, non c’era proprio una gran simpatia tra i due. E se conoscete “Veda” e “Tsubasa”, saprete benissimo anche perché. Se invece non li conoscete, dovrete accontentarvi di sapere che i due non si amavano granché (dirvi di più sarebbe un immenso spoiler, purtroppo!)

- In pratica dobbiamo andare in giro e trovare le carte, lasciando che qualcuno venga incantato, per indovinare di che carta si tratta.- disse Oluha. – Gli altri dovranno essere bravi a trascinarlo via dall’incantesimo, dopo aver capito il nome di quella carta.

Poi ognuno di noi si prenderà la responsabilità di una carta: dovremo condurre lì dei personaggi ignari, facendo in modo che raggiungano il raggio d’azione di quella carta...in preda al sentimento che ci serve per sconfiggere la carta!-

- In parole povere, dobbiamo provocare il sentimento necessario in ognuno di loro, un attimo prima che entrino nella zona dell’incantesimo.- disse Umi. – Così, quando raggiungeranno quel luogo, la carta sarà sconfitta!-

Così iniziò l’allegro viaggio degli otto poveri personaggi, destinati a grandi imprese...e grandi guai.

*

Nel frattempo, in un luogo non troppo lontano, che però, in un certo senso era come un altro mondo, altri personaggi affrontavano altri generi di drammatici problemi. Infatti, gran parte dei poveri disperati che erano rimasti a Villa Clamp adesso erano tutti radunati in giardino, a far finta di passare il tempo, mentre in realtà stavano aspettando di sapere se le Clamp si sarebbero salvate oppure no. E soprattutto, aspettavano notizie dai loro compagni in missione. Alcuni di loro avevano amici, parenti o innamorati, impegnati nel salvataggio. Mentre altri semplicemente speravano che il loro rivale, partito per quell’incerta avventura, schiattasse al più presto.

I personaggi ingannavano l’attesa nei modi più disparati. Ad esempio c’era l’irriducibile gruppo delle yaoi fangirls, che si davano alle chiacchiere e speculazioni.

- Oh, e mi piace tanto quando qualcuno dice che “non vuole che la sua persona più cara scompaia”!- sospirò Yuzuriha.

- Oh, sì, come Touya-chan!- confermò Karen. Touya, seduto poco distante, andò a nascondersi dietro un cespuglio. Dietro al cespuglio c’erano già almeno altri otto personaggi, tutti fuggiti con orrore dal gruppetto di fangirls.

- E...ehi, non vi sembra che in Doumeki stia cambiando qualcosa?- notò Hokuto.

- Sì! Ma quant’è dolce e carino?- cinguettò Chitose.

Doumeki, che passava di lì, modificò di 1,6 millimetri la piegatura semiorizzontale delle sue sopracciglia, il che valse a mutare giusto di un pochino la sua espressione facciale, per circa tre secondi. Il tempo di far capire ad un osservatore molto attento che il ragazzone era piuttosto sorpreso dalle parole pronunciate dalla fanciulle. Poi tornò alla sua solita faccia, spostandosi con passi un po’ più veloci del solito verso il cespuglio di Touya.

- Quelle fanno paura, eh?- sospirò Touya, intuendo un vago disagio nell’altro.

- Mh.- rispose con aria grave Doumeki.

- Benvenuto tra i rifugiati, fratello.- sospirò il signor Saiga, rimettendosi a posto gli occhiali da sole.

- Dietro al cespuglio non si sta così tanto male.- disse con un sorriso gentile Ashura-ou (quello originale e sveglio, ovviamente).

Invece altrove c’era un altro circolo di discussione: quello dei fans che sfornavano teorie sul futuro dei manga e dei personaggi...

- Io credo che in Tsubasa moriranno tutti.- stava spiegando Emeraude a Suu.

- Sì, lo credo anch’io. L’unico dubbio è sapere...chi per primo, e in che straziante maniera?-

Dopo un quarto d’ora di simili chiacchiere amene, una graziosa fanciulla, che stava giocando a dama lì vicino, insieme a un ragazzo, si alzò dal tavolo e si diresse a grandi passi verso le partecipanti a quella conversazione.

- Ora vado da quelle merdine invidiose e gliene dico due!-

- Noooo, Sakura-himeeeeeee, aspettate!-

*

Ma torniamo al luogo dove si stava svolgendo l’azione principale. Dove innumerevoli personaggi rischiavano la vita, la dignità e la reputazione per salvare quattro pazze sadiche. Dove le suddette pazze sadiche rantolavano a terra, in fin di vita Dove un’adorabile coppietta ogni tanto si scordava di tenere eretta la barriera che avrebbe dovuto salvare la vita alle loro autrici.

- Ehi voi due...- piagnucolava ogni tre minuti la povera Nekoi, che sembrava l’unica ancora in grado di alzare un pochino la voce.

- ...iutateci...- sussurrava la Igarashi.

- ...dì loro che...- ansimava penosamente Mokona. – Li disegno...in pose...da vietato ai minori...-

-...- boccheggiava la Ohkawa, senza ormai più energie.

Allora Sorata e Arashi si ricordavano vagamente del loro dovere, e le povere donne guadagnavano altri tre minuti di vita.

Le mangaka erano in questa bella situazione, il gruppo di fans invece se la godeva, immaginando i tormenti in cui le donne si dovevano trovare grazie alle loro Dark Cards.

*

E tutti ignoravano che c’era un gruppo di eroici personaggi che si erano votati alla salvezza di tutti, e per questo scorrazzavano per i corridoi dell’immenso edificio, a caccia di carte malefiche, per scoprire quali oscuri sentimenti provocavano. (Le cronache di questa folle caccia, si dice, sono state cancellate e occultate. Pare che i personaggi avessero perso così tanta dignità, a causa delle reazioni scatenate dalle Cards, da compromettersi per il resto della loro esistenza.)

Ma, in conclusione, poco più di un’ora dopo il gruppetto di personaggi si ritrovò, e con somma gioia erano riusciti a scovare tutte le carte e i loro poteri.

- Ok, ricapitoliamo tutto.- disse Oluha, leggendo la lista che il gruppetto aveva scritto. – Io mi prendo la carta dell’Invidia, corridoio est. Umi se la vede con la Curiosità, al piano di sopra. Taishaku-ten va in terrazza, con una carta ambigua che potrebbe essere l’Impazienza...Poi Kohaku prende la Delusione, che è nei bagni delle donne...e magari Misaki e Kamui vanno a dargli una mano, eh? Yue va al piano di sotto per sistemare l’Insoddisfazione. E rimane soltanto...l’Odio? Fay-san, pensi di potertela cavare?-

- Farò del mio meglio!- rispose il mago, sorridendo spensieratamente.

- E se non gli riesce, può sempre decidere di risolvere il problema sigillando qualcuno in una mega piscina...- borbottò il sempre amabile Taishaku-ten.

- Non sono sicuro di aver capito.- commentò Kohaku. – E poi, signor Taishaku-ten, non dovrebbe guardare così male Fay-san. Non sta bene. Si deve cercare di essere tutti amici, soprattutto ora che dobbiamo collaborare!-

- Ringrazia il Cielo che sei così stupido, e io gli stupidi non li considero nemmeno.- fu l’eloquente risposta del simpatico Imperatore.

- Bene...vogliamo muoverci?- li richiamò Misaki.

- Forza, in azione!- esclamò Oluha, e corse subito verso la sua meta. Uno dopo l’altro i personaggi decisero di affrontare il loro destino, e dare inizio allo scontro definitivo con le Dark Cards.

*

Il povero Yue dunque si ritrovò da solo in mezzo ad un grande salone, terrorizzato dalla prospettiva di dover sconfiggere una carta tanto imbarazzante.

“Cosa può vincere l’Insoddisfazione? Cosa può trasformarla in qualcosa di positivo?” gli aveva detto Fay, tranquillo e divertito. “Niente meglio che dei genuini sentimenti di soddisfazione! Yue, pensa a tutti i poveri fans insoddisfatti dal sadismo di quelle quattro! Pensa alle coppie ambigue, alle frasi sospese, ai quintali di subtext, ai finali non finiti, ai manga interrotti!”

- La fa facile, quello!- brontolò il povero Yue, guardandosi attorno e sentendosi piuttosto spaesato. – Non so nemmeno da dove cominciare!-

Genuini sentimenti di soddisfazione...

Un attimo dopo gli transitarono davanti Seishiro e Subaru. Yue si sentì morire veramente e desiderò come non mai di poter scomparire.

Ma il dovere era dovere, e Yue era un tipo ligio.

- Ehi voi due!- Yue fece qualche titubante passo avanti e chiamò gli sciamani. – Mi servite.-

I due sembravano piuttosto presi dal loro battibecco in corso (lo sciamano più vecchio stava tentando di prendere un piccolo congegno elettronico che Subaru cercava di togliere dalla sua portata). Ma quando Yue ripeté il suo appello, si fermarono entrambi davanti a lui, stupiti.

- Mi servite.- ripeté Yue, iniziando ad arrossire.

- Non sono sicuro di aver capito bene.- rispose Subaru.

- Dovete fare una cosa per me.- mormorò il povero Guardiano di Clow, con al voce sempre più tremante. – Dovete...fare...Oh, cavolo! Fate qualcosa che potrebbe piacere ad una fangirl!-

Se voleva uccidere i due sciamani con un infarto, c’era di sicuro andato vicino.

-...EEEEH?-

- Sì. Ora. Qui. Per favore. E’ per il bene di tutti.-

- Yue-san...-

- Si può sapere perché?-

- Perché...perché...- Yue si mise a pregare mentalmente in tutte le lingue che conosceva, e finalmente gli venne un’idea non proprio geniale, ma almeno plausibile. Grazie ad un incantesimo di Richiamo (che Clow gli aveva insegnato. E che Clow aveva fregato ad Harry Potter), tra le mani del Guardiano della Luna apparve la telecamera di Tomoyo. - Perché devo pagare questo prezzo a Yuuko!-

I due si scambiarono un’occhiata sconcertata, stravolta e oserei dire anche piuttosto seccata di quell’impertinenza. O meglio, erano seccati dal fatto che Yue stesse mentendo. Perché era chiaro che stava mentendo. Doveva essere una menzogna, era una richiesta troppo folle! (Anche se...sarebbe stato proprio da Yuuko chiedere qualcosa di tanto strano ad uno come lui...)

- Yue-san, non puoi spiegarti meglio?- chiese Subaru.

- Ecco...Insomma...Fate una cosa soddisfacente per un fan. Non lo so...Finite quella dannata conversazione in punto di morte! Andrà benissimo! I fans sono insoddisfatti. Non ne possono più di situazioni non spiegate, misteri non risolti, rapporti ambigui, gente che muore dicendo “io...ti...”, dichiarazioni non finite, manga mai terminati e...e...-

Yue si mise le mani nei capelli, rendendosi conto che non sarebbe mai arrivato da nessuna parte. Non era mica stato programmato per fare l’attore, lui! Lui doveva solo proteggere il suo padrone di turno, e anche proteggere mangaka pazze non rientrava nei suoi doveri!

- Sì, ma almeno così i fans possono farsi i loro film mentali, no?- disse all’improvviso Seishiro.

- Come?- Il povero Yue non sembrava proprio aver compreso.

- Ammetto che sia seccante non sapere chi, cosa, come e perché, ma inventare un finale, esplorare un rapporto in sospeso o immaginare cosa viene dopo una frase a metà...Qualche volta può anche essere divertente.-

- Non so da dove ti venga quell’assurda sicurezza...- borbottò Subaru, anche lui piuttosto sconcertato.

Yue continuò a fissare i due per qualche minuto, cercando di riprendere il filo del discorso.

- Cioè, a voi non dispiace di vivere in un mondo dove tutto è sospeso?- chiese infine, quando fu riuscito a riordinare i pensieri.

- Se fosse finito sarebbe meglio, ma visto che non lo è, mi accontento.- disse Seishiro.

- Che c’è, vuoi vincere il premio per il sicario più filosofo dell’anno?- domandò Subaru.

- Ma no! Però, pensaci bene...Quante volte hai provato ad immaginare il finale di “X”?-

- Innumerevoli, e di solito finiva con la morte della Ohkawa...-

- Però ti sei divertito!-

- Ma cosa stai dicendo?-

- E poi, ad esempio, lo shipping! E’ bello essere fan delle coppie non canon!-

- Non mi è chiaro il punto.-

- Per esempio, io sono moderatamente KuroganeXFay, ma anche il KuroganeXTomoyo mi intriga...Poi lei è quasi una sorella per lui, e...questa cosa vagamente incestuosa...Mi attira un sacco!-

- Sì, ma il KuroFay mi sembra quasi più probabile a questo punto. Invece non sopporto il DoumekiXWatanuki.-

- Oh, hai ragione, sarebbe scontatissimo. Sai cosa sarebbe carino? Una vera svolta, qualcosa di fuori da tutti i canoni, tipo WatanukiXZashiki Warashi...-

- Accidenti, anche troppo fuori dai canoni!-

- E ClowXYuuko?-

- Beh, anche quella è molto ventilata. Piuttosto, ultimamente ho letto una curiosa fanfiction EriolXTomoyo, e mi chiedevo...-

E così i due si allontanarono parlando allegramente di coppie, fandom, finali alternativi e così via. Lasciando il povero Yue con un esaurimento nervoso incipiente. Finché all’improvviso si rese conto che il clima attorno a lui era cambiato. Era come se l’aria fosse diventata improvvisamente più respirabile.

- La Card...- mormorò, lasciandosi cogliere dallo stupore e sorridendo come di rado faceva. – La Card è stata sconfitta! Ma come...-

- Yue!-

Yue si voltò e vide Fay che correva verso di lui, con un’espressione compiaciuta. In mano teneva la Carta dell’Insoddisfazione, che aveva appena perso il suo potere. Il mago la tese verso colui che l’aveva sconfitta.

- Bravo Yue!-

- Fay-san, la Card è stata trasformata! Solo che...non ho capito com’è successo!-

- Tu dovevi provocare un sentimento di soddisfazione, no?-

- Sì, e ho provato con Seishiro e Subaru. Però non hanno fatto niente per contrastare la Card. Si sono limitati a trasformarsi in due fangirl. E l’aura negativa è sparita, ma io non ho capito come!-

- Seishiro e Subaru trasformati in fangirl. Sì, devo aver perso un passaggio anch’io.-

- Se ne sono andati parlando di coppie non canon, e finali alternativi e...-

- ...eeeeh?-

Yue allargò le braccia, con fare sconsolato. Il mago si fece pensieroso, poi all’improvviso il suo volto si illuminò.

- Ho capito! Le Card non si sconfiggono limitandosi a provocare il sentimento contrario al loro potere, ma anche trasformando il loro potere in qualcosa di positivo, no? Evidentemente l’insoddisfazione dei fans può diventare qualcosa di positivo, se usano la fantasia per creare finali alternativi, coppie non canon, e così via!-

- Oh, beh...- mormorò il povero Yue, che aveva già immagazzinato abbastanza emozioni per quel giorno. – Se lo dici tu.-

- Beh, io devo andare a fare il mio lavoro adesso!- e con questo Fay corse via.

Il Guardiano con i poteri della luna rimase per un attimo a fissarlo, prima che sparisse, perché un pensiero inquietante l’aveva colto.

- L’invidia può diventare ammirazione, forse, e la delusione uno stimolo a fare meglio. E così via. Ma...l’odio? Come si può trasformarlo in qualcosa di positivo?-

   
 
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