Hyuuu!
Diletti lettori di quest’opera assurda,
salve! Ancora una volta vi ringrazio di essere qui e vi chiedo perdono del
ritardo con cui aggiorno!
Ecco qui il penultimo capitolo della
grande saga...Un capitolo purtroppo un po’ macchinoso, mi rendo conto. E’ che
qui viene spiegato come funzionano le Card di cui si accennava negli altri
capitoli, ed è complicato riassumerlo all’interno della vicenda, facendo sì che
il testo risulti chiaro e non noioso...Spero di esserci riuscita almeno un
po’!
Vorrei dedicare questo capitolo alla
piccola comunità in crescita che si incontra qui: http://community.livejournal.com/clamp_crack/!
Grazie a chi aiuta questa Community a
diventare ogni giorno più folle e deliziosa!^^ Grazie perché per me aprirla è
stato un po’ realizzare un sogno, e sono felice che sia partita bene! Grazie in
particolar modo a Jucchan, Shu, Mia,
Kinnara e Wren che l’hanno sostenuto fin dall’inizio e hanno fomentato la
mia follia al punto di farmi iniziare questo progetto
davvero!
Vorrei dedicare il capitolo, con tante
scuse, anche alle mie amiche che sono yaoi fangirls. Vi voglio bene, anche se vi
prendo in giro...Davvero...*cerca di suonare convincente*
...
*fallisce
miseramente*
Ok, spero solo che nessuna di voi venga a
cercarmi di mondo in mondo dopo questo capitolo!XD
Un grazie speciale a tutti i
lettori&commentatori, in particolar modo Geneween e Setsuka, new entries nel gruppo dei
lettori. Con un occhio di riguardo per Setsuka, che mi ha fatto rimordere la
coscienza, facendomi rendere conto che non aggiornavo da tre mesi!
Quindi...grazie davvero, e sappi che se finalmente ho messo su il capitolo, è
anche merito tuo!
Un’ultima scemenza un po’ da bambina
piccola...Se passate di qui, e la storia vi strappa almeno un sorriso,
lasciatemi un commentino!XD Sono 23 anni che faccio ridere la gente senza volerlo...Per una volta che scopro
di poter far ridere la gente perché sono
io a volerlo...Ecco, fa piacere sentirselo dire!XD
UH! Mi sono scordata di mettere i credits
per il vocabolario dei sinonimi e contrari citato nel capitolo scorso!
OVVIAMENTE si tratta del vocabolario di Wren. u___u
Buona letturaaaa!!!!
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Episodio
XI – Clamp Suu -part III-
Mentre le mangaka
andavano inevitabilmente verso la morte, un primo gruppetto di personaggi si era
raccolto attorno ad un tavolo, nel tentativo di mettere su una discussione
civile e soprattutto utile. Ma la cosa si stava rivelando infruttuosa. I pochi
personaggi convinti e seriamente decisi a fare qualcosa non avevano idee, e nel
frattempo c’erano Fuuma e Seishiro che chiacchieravano tra sé, abbandonavano il
gruppo andando a curiosare cosa facevano gli altri gruppi, e così via. Ad un
certo punto la pazienza degli altri iniziò a vacillare, soprattutto quando
l’assassino dei ciliegi si spaparanzò su un divanetto lì vicino, ballettando al
ritmo di qualche canzone che stava ascoltando con le
cuffie.
- Si può sapere che stai
facendo?!?- saltò su Subaru. – Abbiamo i cattivi da sconfiggere, le Clamp da
aiutare e il mondo da salvare, sembriamo diventati i Santi di Atena, e tu te ne
stai lì con il...il mio lettore mp3?
Ma chi ti ha dato il permesso di prenderlo?!?-
Lo sciamano strappò le
cuffie dalle orecchie dell’assassino, che solo allora sembrò consapevole della
presenza dell’altro.
- Uh? Subaru-kun, stavo
sentendo la nuova canzone di un tizio italiano. Quello non ha capito niente
della vita!-
-...eh?-
- Ascolta un
po’!-
Seishiro mise una delle
cuffie a Subaru che, contro la sua volontà, si sentì sparare nelle orecchie un
(terribile) motivetto pop che faceva “O ti amo o ti
ammazzo...”
- Oh santissimo Cielo...-
mormorò il ragazzo, stravolto.
- Vero che dovrei andare
io ad insegnargli un paio di cosette? Non ha capito che le due cose sono
sinonimi?-
Subaru guardò Seishiro
come il più spietato dei Sakurazukamori guarda la sua preda, e il povero
assassino si scostò di parecchi metri, piuttosto
terrorizzato.
- Smettila di perdere
tempo, vieni con me e cerchiamo di risolvere questo casino in fretta.- sibilò il
ragazzo. – E la prossima volta che prendi le mie cose senza chiedere, ti giuro
che ti ritrovi a fare da concime per l’alberello.-
- Non...non...- balbettò
Seishiro tra sé.- Non avrei mai dovuto fidarmi della sua faccina angelica,
quando ho deciso di rovinare la vita proprio a lui!-
- Su, via, cerchiamo di
arrivare a una soluzione!- tentò di richiamarli il povero inascoltato Eagle. –
Nessuno di voi ha qualche indizio su quest’incantesimo?-
- Aaaaah, ora basta,
altro che incantesimo! Ora esco fuori, cerco i fans e li stendo tutti!- gridò
una tipina piccoletta e grintosa.
- Siediti, Chun Yang.- la
richiamò Eagle. – Per favore! Magari quest’incantesimo è simile al potere che
aveva la principessa Emeraude di Sephiro?-
- Sì e no.- rispose la
maga Yuuko, tirando un’altra boccata dalla sua pipa. Tutti sbatterono la testa
contro il tavolo.
*
Nel frattempo, altrove,
persi tra i corridoi del luogo messo a disposizione per la mostra, altri
personaggi stavano dando il peggio di sé, nel tentativo di combinare qualcosa di
sensato. All’improvviso, girando e rigirando per quel metro quadro di terra dove
avevano deciso di stabilirsi per non combinare nulla, i personaggi iniziarono a
sentirsi strani. Molto strani.
Irritati senza motivo. Urtati oltre ogni misura. Proprio con le palle girate, se
mi passate il termine colto.
- E che kakyou! E
basta!-
- Già, infatti, non si
può andare avanti così!-
- Mah, non so voi, ma io
mi sono rotto.-
- Sì, basta, andiamocene
a casa!-
- Lasciamole morire, chi
se ne frega...-
- E poi, che ci fa Kamui
qui? Lo sappiamo tutti che porta sfiga!-
Il povero ragazzo guardò
i volti degli altri, attorno a lui, e cominciò a
riscaldarsi.
- IO porterei sfiga? Oh,
non sono mica Himawari! E poi chi cavolo vi credete di essere per aggredirmi
così? Eh? Volete vedermi incazzato? Eh? Guardate che mi riesce, eh!-
- Oh, stai un po’ zitto,
moccioso, e gira largo, porti male!- lo apostrofò bruscamente Taishaku-ten,
lanciando uno dei suoi sguardi assassini.
- E poi non mi piace che
tu assuma certi comportamenti, ragazzino!- si alterò Yue.
- Ma razza di imbecilli,
mi spiegate perché ce l’avete con me?- urlò Kamui, sempre più fuori di
sé.
- Sai cosa gli faccio,
io, ai mocciosi che mi stanno sulle scatole?- iniziò l’imperatore psicopatico. –
Li uccido e faccio mangiare le loro carcasse ai corvi!-
- Senti, stupido cattivo
di serie b, non mi fai paura nemmeno un po’!-
- Oh, vedremo se mi
tratterai ancora così dopo che...-
Una risata improvvisa,
molto genuina, molto divertita e assolutamente fuori posto, venne ad
interrompere il drammatico litigio, mettendo a tacere Kamui e Taishaku-ten, e
sconvolgendo tutta l’audience. Tutti si voltarono verso la persona che aveva
osato scoppiare a ridere così villanamente, per scoprire che il colpevole di
tale azione vergognosa era la piccola Misaki, campionessa di Angelic
Layer.
Subito dopo averla vista
ridere, tutti iniziarono a chiedersi perché mai fossero così arrabbiati con lei.
Poverina. Lo spettacolo del salvatore della Terra e del cattivissimo imperatore
che litigavano come scolaretti era decisamente una cosa da ridere. E poi,
arrabbiarsi accorciava la vita, e non è che la loro aspettativa di vita fossero
poi così abbondante.
- Scusatemi, ma erano
così buffi, quei due!- disse Misaki, arrossendo e facendo un inchino al
gruppetto.
- Cosa? Ehi, mocciosetta,
come ti permetti?- saltò su Taishaku-ten, ma non sembrava molto
convinto.
- Uhm...Beh...forse non
hai tutti i torti.- sospirò Kamui. – Ma perché stavamo litigando,
scusa?-
L’imperatore fece una
faccia cattivissima e determinata...solo che quando aprì bocca, rimase senza
parole. Subito la sua espressione si trasformò in qualcosa di vagamente
idiotico, e il pover’uomo alzò le spalle, spaesato.
- Stavamo litigando? Ah,
sì, giusto. Mi pare. Ma non chiedermi perché.-
Tra i personaggi corse un
mormorio preoccupato: davvero niente male, erano partiti per sconfiggere un
incantesimo, e sembrava che qualcosa li avesse appena incantati tutti, facendoli
diventare seccati e litigiosi!
- Non vi siete accorti di
niente?- li interruppe Fay. – L’aria è cambiata. L’atmosfera è cambiata. Prima,
quando ci siamo sentiti tutti improvvisamente molto arrabbiati...Ecco, era come
se non riuscissi a respirare bene.-
- Sì, hai ragione, c’era
qualcosa di strano.- confermò Yue.
- Non vi sembra che sia
cambiato anche il luogo?- notò Oluha. – Guardatevi attorno. Io ero convinta che
fossimo in un piccolo corridoio stretto, polveroso e senza finestre, mentre ora
mi accorgo che ci sono quadri, tappeti e addirittura una
terrazza!-
Tutti gli altri tacquero,
spalancando gli occhi per comprendere meglio quel che accadeva. E pian piano
tutti dovettero ammettere che era proprio così, che c’era qualcosa che non
andava, e non era il fatto che fossero tutti figli delle Clamp (questo non
andava e non sarebbe andato mai). No, era come se prima fossero stati tutti
preda di qualcosa che aveva falsato i loro sentimenti.
- E se...- iniziò Oluha.
– E se l’effetto dell’incantesimo fosse proprio questo? Se agisse sui
sentimenti?-
- Sì, ma che utilità
avrebbe?- domandò Yue.
- Mi sembra che ce
l’abbia. Le Clamp sono quasi schiattate.- notò
Taishaku-ten.
- Povere Clamp!- si
commosse Kohaku, che era rimasto in silenzio fino ad allora, troppo sopraffatto
da tutte quelle nefandezze per esprimersi. Tutti gli lanciarono un’occhiata
molto perplessa.
- Però non capisco la
dinamica!- insisté la cantante. – E dobbiamo riuscirci, o non troveremo mai una
soluzione.-
- Sì, però se
l’incantesimo fosse basato sul presupposto di far arrabbiare chi ne è colpito,
le Clamp dovrebbero essere solo arrabbiate, non mezze morte.- disse
Umi.
- E poi è successo tutto
all’improvviso, mentre eravamo qui.- notò Kamui. – Perché non ci concentriamo
invece sul modo in cui l’incantesimo sembra essere stato spezzato? L’avete
notato tutti, no?-
- Sì, avete smesso di
litigare quando sono arrivata io.- disse Misaki. – Ma che
c’entra?-
- Eravamo arrabbiati, e
poi è arrivata Misaki, ridendo...- rifletté Fay. – Come se...come se il
sentimento dell’ira...fosse stato in qualche modo sconfitto dalla risata di
Misaki?-
Ed ecco che
all’improvviso, a quelle parole, uno strano oggetto si materializzò sulle loro
teste e prese poi a scendere verso terra, volteggiando.
Una
carta.
Yue raccolse l’oggetto,
titubante, e lo guardò con disgusto. Era una carta col dorso nero, e sul davanti
vi era un’orrenda illustrazione di una faccia contorta dalla rabbia. “L’Ira”,
c’era scritto sopra.
- Sembra una specie di
Clow Card!- esclamò Yue, tenendo la carta con due dita, come se facesse schifo.
– E sento un potere molto negativo provenire da qui!-
- L’Ira.- disse Oluha. –
Allora era vero! L’incantesimo è stato creato con questa carta! L’abbiamo
scoperto!-
- Ed è bastato un
sentimento di rabbia a stendere quelle Clamp?- domandò l’imperatore, poco
convinto.
- No, secondo me no.-
disse Fay. – Probabilmente non c’è solo questa carta. Se ci fosse stata soltanto
lei, le Clamp avrebbero preso a litigare, ma non è andata così. Pensateci
bene...La sala dove si trovano le Clamp è la sala più importante di questo
complesso, è al centro dell’edificio. E se ci fossero più carte, e le Clamp
avessero subito il loro effetto combinato?-
- Avrebbe senso.- disse
Umi. – Tante carte, tutte negative, tutte insieme. Ma allora anche noi avremmo
dovuto subirlo, no?-
- Forse no.- riprese il
mago. – Cioè forse sì. Voglio dire, forse ci ha colpiti e non ce ne siamo
accorti! Pensaci bene...quando le Clamp sono svenute, proprio noi che eravamo lì
per aiutarle stavamo quasi per lasciarle morire! E abbiamo iniziato ad
offenderci e ci è voluto un po’ per trovare la soluzione. Forse era l’effetto
delle carte, che però ci ha colpiti con meno violenza rispetto alle
Clamp!-
- Forse non sei così
scemo come sembri!- si complimentò Taishaku-ten.
- Sì, ma come mai ho
rotto l’incantesimo della carta con la mia risata?- chiese
Misaki.
- Perché queste carte
funzionano come le Clow Cards, che si sconfiggono riconoscendole e utilizzando
contro di loro un elemento con proprietà contrarie, che possa contrastarle!-
esclamò Yue. – E magari una risata, spensierata e leggera, ha potuto contrastare
bene la rabbia che ci aveva invasi! Insomma, per sconfiggerle probabilmente
dobbiamo annullare il loro effetto negativo...trasformandolo in qualcosa di
positivo!-
I personaggi si
scambiarono un’occhiata stupita ed ammirata. Erano riusciti a collaborare,
arrivando ad una soluzione abbastanza plausibile, senza nemmeno metterci troppo
tempo!
- E quindi ora che
facciamo?- domandò Kamui. – Abbiamo capito qualcosa, ma dobbiamo agire in
fretta, sennò quelle schiattano!-
- Povere Clamp!-
piagnucolò Kohaku. Tutti gli rifilarono uno sguardo piuttosto
contrariato.
- Andiamo a cercare le
zone di influenza delle altre carte, per provocare dei sentimenti contrari, in
modo da annullarne l’effetto.- disse Oluha. – Se davvero anche le altre carte
riescono a falsare l’ambiente circostante, oltre che i nostri sentimenti, con un
po’ di impegno dovremmo recuperarle!-
- Sì, ma se quando
arriviamo nella zona della carta ci facciamo tutti fregare dal suo incantesimo,
col cavolo che poi riusciamo a sconfiggerla...- notò giustamente Kamui, e
nessuno seppe controbattere. In effetti, la carta dell’Ira l’avevano battuta
grazie all’intervento di Misaki, una persona che non era stata contagiata
dall’incantesimo! Inoltre la risata di Misaki era stata spontanea e genuina.
Forse, se loro stessi avessero provato a fingere i sentimenti necessari, non
avrebbe funzionato.
- Però ci sono altri
personaggi.- disse Fay. – Potremmo usare loro. Condurli sul luogo dove abbiamo
scoperto una carta, e fare di tutto per provocare dei sentimenti che possano
sconfiggere la negatività delle carte.-
- E’ assurdo e
macchinoso.- protestò Taishaku-ten. – Per me l’idea migliore rimane comunque la
strage dei fans. Comunque, ripetetemi per bene cosa dovremmo fare. Voi giovani
non sapete spiegarvi per nulla.-
E qui l’imperatore lanciò
un’occhiata colma di disprezzo al povero mago. Eh, che dire, non c’era proprio
una gran simpatia tra i due. E se conoscete “Veda” e “Tsubasa”, saprete
benissimo anche perché. Se invece non li conoscete, dovrete accontentarvi di
sapere che i due non si amavano granché (dirvi di più sarebbe un immenso
spoiler, purtroppo!)
- In
pratica dobbiamo andare in giro e trovare le carte, lasciando che qualcuno venga incantato, per indovinare di che
carta si tratta.- disse Oluha. – Gli altri dovranno essere bravi a trascinarlo
via dall’incantesimo, dopo aver capito il nome di quella carta.
Poi ognuno
di noi si prenderà la responsabilità di una carta: dovremo condurre lì dei
personaggi ignari, facendo in modo che raggiungano il raggio d’azione di quella
carta...in preda al sentimento che ci serve per sconfiggere la
carta!-
- In parole povere,
dobbiamo provocare il sentimento necessario in ognuno di loro, un attimo prima
che entrino nella zona dell’incantesimo.- disse Umi. – Così, quando
raggiungeranno quel luogo, la carta sarà sconfitta!-
Così iniziò l’allegro
viaggio degli otto poveri personaggi, destinati a grandi imprese...e grandi
guai.
*
Nel frattempo, in un
luogo non troppo lontano, che però, in un certo senso era come un altro mondo,
altri personaggi affrontavano altri generi di drammatici problemi. Infatti, gran
parte dei poveri disperati che erano rimasti a Villa Clamp adesso erano tutti
radunati in giardino, a far finta di passare il tempo, mentre in realtà stavano
aspettando di sapere se le Clamp si sarebbero salvate oppure no. E soprattutto,
aspettavano notizie dai loro compagni in missione. Alcuni di loro avevano amici,
parenti o innamorati, impegnati nel salvataggio. Mentre altri semplicemente
speravano che il loro rivale, partito per quell’incerta avventura, schiattasse
al più presto.
I personaggi ingannavano
l’attesa nei modi più disparati. Ad esempio c’era l’irriducibile gruppo delle
yaoi fangirls, che si davano alle chiacchiere e
speculazioni.
- Oh, e mi piace tanto
quando qualcuno dice che “non vuole che la sua persona più cara scompaia”!-
sospirò Yuzuriha.
- Oh, sì, come
Touya-chan!- confermò Karen. Touya, seduto poco distante, andò a nascondersi
dietro un cespuglio. Dietro al cespuglio c’erano già almeno altri otto
personaggi, tutti fuggiti con orrore dal gruppetto di
fangirls.
- E...ehi, non vi sembra che in Doumeki
stia cambiando qualcosa?- notò Hokuto.
- Sì! Ma quant’è dolce e
carino?- cinguettò Chitose.
Doumeki, che passava di
lì, modificò di 1,6 millimetri la piegatura semiorizzontale delle sue
sopracciglia, il che valse a mutare giusto di un pochino la sua espressione
facciale, per circa tre secondi. Il tempo di far capire ad un osservatore molto
attento che il ragazzone era piuttosto sorpreso dalle parole pronunciate dalla
fanciulle. Poi tornò alla sua solita faccia, spostandosi con passi un po’ più
veloci del solito verso il cespuglio di Touya.
- Quelle fanno paura,
eh?- sospirò Touya, intuendo un vago disagio nell’altro.
- Mh.- rispose con aria
grave Doumeki.
- Benvenuto tra i
rifugiati, fratello.- sospirò il signor Saiga, rimettendosi a posto gli occhiali
da sole.
- Dietro al cespuglio non
si sta così tanto male.- disse con un sorriso gentile Ashura-ou (quello
originale e sveglio, ovviamente).
Invece altrove c’era un
altro circolo di discussione: quello dei fans che sfornavano teorie sul futuro
dei manga e dei personaggi...
- Io credo che in Tsubasa moriranno tutti.- stava
spiegando Emeraude a Suu.
- Sì, lo credo anch’io.
L’unico dubbio è sapere...chi per primo, e in che straziante
maniera?-
Dopo un quarto d’ora di
simili chiacchiere amene, una graziosa fanciulla, che stava giocando a dama lì
vicino, insieme a un ragazzo, si alzò dal tavolo e si diresse a grandi passi
verso le partecipanti a quella conversazione.
- Ora vado da quelle
merdine invidiose e gliene dico due!-
- Noooo,
Sakura-himeeeeeee, aspettate!-
*
Ma torniamo al luogo dove
si stava svolgendo l’azione principale. Dove innumerevoli personaggi rischiavano
la vita, la dignità e la reputazione per salvare quattro pazze sadiche. Dove le
suddette pazze sadiche rantolavano a terra, in fin di vita Dove un’adorabile
coppietta ogni tanto si scordava di tenere eretta la barriera che avrebbe dovuto
salvare la vita alle loro autrici.
- Ehi voi due...-
piagnucolava ogni tre minuti la povera Nekoi, che sembrava l’unica ancora in
grado di alzare un pochino la voce.
- ...iutateci...-
sussurrava
- ...dì loro che...-
ansimava penosamente Mokona. – Li disegno...in pose...da vietato ai
minori...-
-...- boccheggiava
Allora Sorata e Arashi si
ricordavano vagamente del loro dovere, e le povere donne guadagnavano altri tre
minuti di vita.
Le mangaka erano in
questa bella situazione, il gruppo di fans invece se la godeva, immaginando i
tormenti in cui le donne si dovevano trovare grazie alle loro Dark
Cards.
*
E tutti ignoravano che
c’era un gruppo di eroici personaggi che si erano votati alla salvezza di tutti,
e per questo scorrazzavano per i corridoi dell’immenso edificio, a caccia di
carte malefiche, per scoprire quali oscuri sentimenti provocavano. (Le cronache
di questa folle caccia, si dice, sono state cancellate e occultate. Pare che i
personaggi avessero perso così tanta dignità, a causa delle reazioni scatenate
dalle Cards, da compromettersi per il resto della loro
esistenza.)
Ma, in conclusione, poco
più di un’ora dopo il gruppetto di personaggi si ritrovò, e con somma gioia
erano riusciti a scovare tutte le carte e i loro poteri.
- Ok, ricapitoliamo
tutto.- disse Oluha, leggendo la lista che il gruppetto aveva scritto. – Io mi
prendo la carta dell’Invidia, corridoio est. Umi se la vede con
- Farò del mio meglio!-
rispose il mago, sorridendo spensieratamente.
- E se non gli riesce,
può sempre decidere di risolvere il problema sigillando qualcuno in una mega
piscina...- borbottò il sempre amabile Taishaku-ten.
- Non sono sicuro di aver
capito.- commentò Kohaku. – E poi, signor Taishaku-ten, non dovrebbe guardare
così male Fay-san. Non sta bene. Si deve cercare di essere tutti amici,
soprattutto ora che dobbiamo collaborare!-
- Ringrazia il Cielo che
sei così stupido, e io gli stupidi non li considero nemmeno.- fu l’eloquente
risposta del simpatico Imperatore.
- Bene...vogliamo
muoverci?- li richiamò Misaki.
- Forza, in azione!-
esclamò Oluha, e corse subito verso la sua meta. Uno dopo l’altro i personaggi
decisero di affrontare il loro destino, e dare inizio allo scontro definitivo
con le Dark Cards.
*
Il povero Yue dunque si
ritrovò da solo in mezzo ad un grande salone, terrorizzato dalla prospettiva di
dover sconfiggere una carta tanto imbarazzante.
“Cosa può vincere
l’Insoddisfazione? Cosa può trasformarla in qualcosa di positivo?” gli aveva
detto Fay, tranquillo e divertito. “Niente meglio che dei genuini sentimenti di
soddisfazione! Yue, pensa a tutti i poveri fans insoddisfatti dal sadismo di
quelle quattro! Pensa alle coppie ambigue, alle frasi sospese, ai quintali di
subtext, ai finali non finiti, ai manga interrotti!”
- La fa facile, quello!-
brontolò il povero Yue, guardandosi attorno e sentendosi piuttosto spaesato. –
Non so nemmeno da dove cominciare!-
Genuini sentimenti di
soddisfazione...
Un attimo dopo gli
transitarono davanti Seishiro e Subaru. Yue si sentì morire veramente e desiderò
come non mai di poter scomparire.
Ma il dovere era dovere,
e Yue era un tipo ligio.
- Ehi voi due!- Yue fece
qualche titubante passo avanti e chiamò gli sciamani. – Mi
servite.-
I due sembravano
piuttosto presi dal loro battibecco in corso (lo sciamano più vecchio stava
tentando di prendere un piccolo congegno elettronico che Subaru cercava di
togliere dalla sua portata). Ma quando Yue ripeté il suo appello, si fermarono
entrambi davanti a lui, stupiti.
- Mi servite.- ripeté
Yue, iniziando ad arrossire.
- Non sono sicuro di aver
capito bene.- rispose Subaru.
- Dovete fare una cosa
per me.- mormorò il povero Guardiano di Clow, con al voce sempre più tremante. –
Dovete...fare...Oh, cavolo! Fate qualcosa che potrebbe piacere ad una
fangirl!-
Se voleva uccidere i due
sciamani con un infarto, c’era di sicuro andato vicino.
-...EEEEH?-
- Sì. Ora. Qui. Per
favore. E’ per il bene di tutti.-
-
Yue-san...-
- Si può sapere
perché?-
- Perché...perché...- Yue
si mise a pregare mentalmente in tutte le lingue che conosceva, e finalmente gli
venne un’idea non proprio geniale, ma almeno plausibile. Grazie ad un
incantesimo di Richiamo (che Clow gli aveva insegnato. E che Clow aveva fregato
ad Harry Potter), tra le mani del Guardiano della Luna apparve la telecamera di
Tomoyo. - Perché devo pagare questo prezzo a Yuuko!-
I due si scambiarono
un’occhiata sconcertata, stravolta e oserei dire anche piuttosto seccata di
quell’impertinenza. O meglio, erano seccati dal fatto che Yue stesse mentendo.
Perché era chiaro che stava mentendo. Doveva essere una menzogna, era una
richiesta troppo folle! (Anche se...sarebbe stato proprio da Yuuko chiedere
qualcosa di tanto strano ad uno come lui...)
- Yue-san, non puoi
spiegarti meglio?- chiese Subaru.
- Ecco...Insomma...Fate
una cosa soddisfacente per un fan. Non lo so...Finite quella dannata
conversazione in punto di morte! Andrà benissimo! I fans sono insoddisfatti. Non
ne possono più di situazioni non spiegate, misteri non risolti, rapporti
ambigui, gente che muore dicendo “io...ti...”, dichiarazioni non finite, manga
mai terminati e...e...-
Yue si mise le mani nei
capelli, rendendosi conto che non sarebbe mai arrivato da nessuna parte. Non era
mica stato programmato per fare l’attore, lui! Lui doveva solo proteggere il suo
padrone di turno, e anche proteggere mangaka pazze non rientrava nei suoi
doveri!
- Sì, ma almeno così i
fans possono farsi i loro film mentali, no?- disse all’improvviso
Seishiro.
- Come?- Il povero Yue
non sembrava proprio aver compreso.
- Ammetto che sia
seccante non sapere chi, cosa, come e perché, ma inventare un finale, esplorare
un rapporto in sospeso o immaginare cosa viene dopo una frase a metà...Qualche
volta può anche essere divertente.-
- Non so da dove ti venga
quell’assurda sicurezza...- borbottò Subaru, anche lui piuttosto
sconcertato.
Yue continuò a fissare i
due per qualche minuto, cercando di riprendere il filo del
discorso.
- Cioè, a voi non
dispiace di vivere in un mondo dove tutto è sospeso?- chiese infine, quando fu
riuscito a riordinare i pensieri.
- Se fosse finito sarebbe
meglio, ma visto che non lo è, mi accontento.- disse
Seishiro.
- Che c’è, vuoi vincere
il premio per il sicario più filosofo dell’anno?- domandò
Subaru.
- Ma no! Però, pensaci
bene...Quante volte hai provato ad immaginare il finale di
“X”?-
- Innumerevoli, e di
solito finiva con la morte della Ohkawa...-
- Però ti sei
divertito!-
- Ma cosa stai
dicendo?-
- E poi, ad esempio, lo
shipping! E’ bello essere fan delle coppie non canon!-
- Non mi è chiaro il
punto.-
- Per esempio, io sono
moderatamente KuroganeXFay, ma anche il KuroganeXTomoyo mi intriga...Poi lei è
quasi una sorella per lui, e...questa cosa vagamente incestuosa...Mi attira un
sacco!-
- Sì, ma il KuroFay mi
sembra quasi più probabile a questo punto. Invece non sopporto il
DoumekiXWatanuki.-
- Oh, hai ragione,
sarebbe scontatissimo. Sai cosa sarebbe carino? Una vera svolta, qualcosa di
fuori da tutti i canoni, tipo WatanukiXZashiki Warashi...-
- Accidenti, anche troppo
fuori dai canoni!-
- E
ClowXYuuko?-
- Beh, anche quella è
molto ventilata. Piuttosto, ultimamente ho letto una curiosa fanfiction
EriolXTomoyo, e mi chiedevo...-
E così i due si
allontanarono parlando allegramente di coppie, fandom, finali alternativi e così
via. Lasciando il povero Yue con un esaurimento nervoso incipiente. Finché
all’improvviso si rese conto che il clima attorno a lui era cambiato. Era come
se l’aria fosse diventata improvvisamente più respirabile.
-
-
Yue!-
Yue si voltò e vide Fay
che correva verso di lui, con un’espressione compiaciuta. In mano teneva
- Bravo
Yue!-
- Fay-san,
- Tu dovevi provocare un
sentimento di soddisfazione, no?-
- Sì, e ho provato con
Seishiro e Subaru. Però non hanno fatto niente per contrastare
- Seishiro e Subaru
trasformati in fangirl. Sì, devo aver perso un passaggio
anch’io.-
- Se ne sono andati
parlando di coppie non canon, e finali alternativi e...-
-
...eeeeh?-
Yue allargò le braccia,
con fare sconsolato. Il mago si fece pensieroso, poi all’improvviso il suo volto
si illuminò.
- Ho capito! Le Card non
si sconfiggono limitandosi a provocare il sentimento contrario al loro potere,
ma anche trasformando il loro potere in
qualcosa di positivo, no? Evidentemente l’insoddisfazione dei fans può
diventare qualcosa di positivo, se usano la fantasia per creare finali alternativi, coppie non canon,
e così via!-
- Oh, beh...- mormorò il
povero Yue, che aveva già immagazzinato abbastanza emozioni per quel giorno. –
Se lo dici tu.-
- Beh, io devo andare a
fare il mio lavoro adesso!- e con questo Fay corse via.
Il Guardiano con i poteri
della luna rimase per un attimo a fissarlo, prima che sparisse, perché un
pensiero inquietante l’aveva colto.
- L’invidia può diventare
ammirazione, forse, e la delusione uno stimolo a fare meglio. E così via.
Ma...l’odio? Come si può trasformarlo in qualcosa di
positivo?-