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Autore: Mizutsuki    11/07/2012    1 recensioni
[Marisa/Alice]
Guerra. Paura. Distruzione. Morte. Un bel bordello. Ma non sarà mai abbastanza forte da distruggere i sentimenti di una youkai ed una giovane umana, il quale destino è deciso da tempo. Oneshot
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autore: Alè, salve a tutti voi poveri sfigati che siete finiti a leggere una fanfiction di una scrittrice in erba ancora più sfigata. Questa è la mia prima fanfiction su Touhou che sia una Oneshot, è abbastanza lunga ed è stata riscritta diverse volte, quindi non posso premettere che sia un capolavoro...e poi sì, contiene il solito elemento yuri che non può mancare in una storia di TP, può essere abbastanza sdolcinata. Preparatevi psicologicamente a leggere una cosa oscena. ;A; Marisa/Alice, mi spiace per tutti i fan che la preferiscono con Patchouli o chiunque sia ma io amo la mia Alice. Con questo, non mi resta che auguravi una buona lettura, prendente una lametta alla mano e di fianco a voi un po' di insulina~


Era freddo.
Non era colpa di Cirno.
Era buio.
Non era colpa di Rumia.
Rimpiangere il passato non serve a nulla. Viviamo in un mondo di sole guerre, lotte e combattimenti all'ultimo sangue. E' impossibile, un desiderio irrealizzabile quello di voler la pace. Si vive perchè abbiamo questo dono, si sopravvive per andare avanti. La vita è una bugia nei nostri casi, la morte solo una verità che dobbiamo accettare tutti.
L'essere Youkai però, è dire di avere una vita eterna mentre i poveri umani non vivono oltre i cento anni.
Non dovevo cadere nella sua trappola. Non posso essere innamorata di lei. Il futuro me lo impedisce. Il presente beh...

Aprii a fatica i miei occhi, contrastanti con il colore di ciò che mi circondava. Osservai le mie bambole. Sporche. Insanguinate.
Quella dura lotta era giunta al termine con una sonora sconfitta. Non a causa delle Prismriver. Mi riusciva difficile ricordare alla perfezione cosa fosse successo poco prima.
Chiusi gli occhi mentre sentivo la pioggia battere sul mio debole corpo.
Provai ad alzarmi. Ottenni solo dolore. Grande dolore.
Mi sforzai di parlare e di gridare aiuto. Riuscii solo ad emettere un piccolo gemito soffocato.
Coperti dai ciuffi di capelli, i miei occhi si riempirono di lacrime. Non riuscivo a singhiozzare.
Speravo fosse solo pioggia invece...le lacrime cominciarono a scendere senza controllo, così come le gocce dal cielo.
L'infinito grigio pallido illuminava lievemente la foresta in cui mi trovavo.
Era tutto così buio. Ho sempre avuto paura di quest'ultimo. Non quando avevo Marisa accanto.
Come un lampo, mi ricordai di lei. Aveva combattuto al mio fianco per tutto il tempo, cercando di mettere a repentaglio la sua stessa vita.

Perchè...

D'un tratto sentii un po' di calore. Un abbraccio.
Stavo per dannarmi per lei. Fortuna. E' salva.
Mi ritrovai Marisa vicina. Tremante. Il suo fiato sul mio corpo, immobile, emetteva soltanto qualche sussulto ogni tanto. Guardai la mia amata strega.
Era distesa, al mio fianco, mentre mi fissava con quei suoi occhi color miele. Brillavano, erano la mia luce.
Con un braccio stringeva il mio debole corpo, mentre con l'altro cercava di accarezzare il mio volto. Mi girai verso di lei per poterla ammirare meglio. Aveva un debole sorriso stampato in faccia. Un sorriso capace di far dimenticare tutti i dolori, di darti sicurezza e di pensare "Ehi sì. Va tutto bene."
La sua sola presenza mi faceva sentire bene. Le mie lacrime continuavano a scendere. Improvvisamente, sentii la sua mano sulla mia guancia. Un dito che passava lentamente vicino ai miei occhi e che sembrava voler prendere le goccie con dolcezza, delicatamente, come se fossero stati dei cristalli fragilissimi. Provai ad aprire la bocca, ottenendo solo un leggero sibilo: -Ma...Marisa...-.
Sentii la sua voce lontana. Come un ricordo.
-Alice...Alice! Mi senti?-
Questo è il confine della morte? Dubito ci sia lo zampino di Yukari.
-Alice! Rispondi, ti prego!-
La voce somigliava sempre di più come ad un ronzio nelle mie orecchie. Un continuo rumore che non voleva cessare di rimbombare nella mia mente. Sentivo la testa esplodermi.
Alla fine tutto buio.

E' arrivata la fine?
Silenzio.
Oscurità.

Come se fossi entrata in trance, iniziarono a passare per la mia testa ricordi, flash, breve scenette della mia vita. Una vita vissuta tra i dubbi ed i dolori più atroci. Movimentata. Del tutto irrequieta. Come la mia Marisa. Lei mi è sempre stata accanto, anche in battaglia, se pur rivali. Amo i suoi enormi occhi dorati, uno sguardo curioso, sempre in vena di scoprire nuove cose. Il suo carattere, frenetico e sempre allegro, riusciva a travolgermi in ogni situazione.
L'unica che riuscisse ad andare contro la mia freddezza d'animo. La sola a preoccuparsi per me. Stavolta non è stata lei a proteggere me, al contrario. Sono felice di potermi sacrificare per lei.
Vorrei prendere ogni sua sofferenza. Non vederla piangere, disperarsi. Sapere che il suo sorriso a trentadue denti è sempre lì, più brillante di uno specchio, del sole. La mia unica luce.

Continuavo a sentire lontana la sua voce. Sembrava voler sparire, fuggire da me.

Non lasciarmi.

Il mio nome si faceva sempre più sfumato.

Alice.

Marisa.

Alice.

Marisa.

Alla fine il vuoto più totale. La fine divora anche gli Youkai.
Nessuno sa cosa ci possa essere dopo la morte. L'immediata reincarnazione? Il diventare delle misere anime e vagare per l'eternità senza sosta? Il paradiso, l'inferno?
A quanto pare sto per scoprirlo. Sono stata più veloce di te, Marisa. E sarò più rapida di te nel raggiungerti.
Portando con me il ricordo del mio amore. Un amore non destinato a durare.
Siamo così diverse noi.
Eppure così vicine, uguali.
L'unico ostacolo?

Il tempo.

La certezza che quella fosse la mia ora era assoluta in quel momento. Mi sentivo sola. La melodica voce della mia amata non riusciva più a raggiungermi. Non ho idea di quanto tempo fosse passato. Fino a quando non sentii le sue braccia avvolgermi, tenermi stretta a sè. Le sue lacrime bagnavano il mio volto.
Le sue labbra erano appoggiate alle mie.

Sono in paradiso? E' questa la verità?

Un bacio dolce. Morbido. Improvvisamente sentii come se stessi tornando completamente in vita.
Riaprii gli occhi, blu, brillanti. Le mie lacrime si unirono a quelle della strega, intenta a baciarmi.
Come nelle fiabe mi risvegliai dal mio sonno.
La abbracciai stretta.

Non lasciarmi.

Non voglio sentirmi più sola.

Non lasciarmi.

Un sussurro arrivò diretto nelle mie orecchie.

Non sarai mai sola.
Non in questo mondo di distruzione.
Anche se morissi, staremo per sempre insieme.
  
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