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Autore: Cilyan    11/07/2012    7 recensioni
Ad un tratto mi ritrovai una coperta addosso, coperta tanto reclamata qualche secondo prima al tono di :- hey Zayn qui abbiamo un pulcino bagnato, portami per favore una coperta!- e che aveva ricevuto come risposta un: - davvero? Lo vorrei tanto vedere, arrivo subito!-.
Questo Zayn, a quanto pare era moro e con due occhi cristallini color nocciola che mi fissavano imperterriti come se stessero guardando un alieno, ed io avevo paura degli alieni o dei mostri in generale, specie dell’uomo nero.
Il biondo mi prese in braccio tenendomi avvolta nella coperta calda e mi portò dentro sotto lo sguardo incuriosito di quel moro dai capelli così alti , da farmi venire una voglia irrefrenabile di tirarglieli tanto erano alti, sembravano quasi un grosso cespuglio di erba ed io amavo accarezzare o tirare l’erba con le mani. Allora , a soli tre anni, mi faceva sentire viva, quel contatto con l’erba umida, il suo odore, specie dopo essere stata bagnata dalla pioggia, mi portava a credere che io esistessi veramente e che per questo, per la mia esistenza, qualcuno mi amava
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8-

“ My dad Louis”

 

 

Continuavo a muovermi per la casa come un piccolo topolino in cerca del suo formaggio preferito, solo che i miei formaggi erano Zayn ed Harry. Infatti constatai che Zayn non stesse dormendo e benché meno Harry, così la mia paura cominciò a crescere e con essa i miei timori.  Tremavo al solo pensiero che avrei potuto perdere qualcun altro e Niall e Liam non mi rassicuravano per niente con le loro mille bugie.

<< Ma dai Piccola Connie, torna a tavola, c’è anche il dolce oggi sai?>> cerca di distrarmi Niall.

<< Si, dai tesoro, dopo li cerchiamo, tranquilla,  so che stanno bene, non preoccuparti>> continuò Liam cercando di avvalorare le mille menzogne di Niall.

<< A si? E che dolce papà Nì?>> chiesi io a quel punto.

<< Che dolce? Ehm…. >> disse tirandosi  il colletto << Liam ? Che dolce abbiamo preso?>> continuò rivolgendosi al compagno.

<< MMM.. mousse alla crema, ovvio no?>> Disse Liam salvando in calcio d’angolo l’amico.

<< Da-davvero?>> gli chiese sotto voce.

<< Davvero, per fortuna che li ho comprati stamani quando ancora Connie stava dormendo>>

Gli disse nell’orecchio Liam, ma non tanto piano per impedirmi di sentirlo.

<< Allola?Mangiamo?>> domandai allora io , che mi ero momentaneamente distratta dal pensiero dell’assenza dei miei papà.

<< SI certo! Vieni piccolina!>> disse felice Niall prendendomi per mano e conducendomi in cucina. Non so chi fosse dei due il più piccolo in quel momento , ma so per certo che quando si trattava di cibo, Niall diventava un inguaribile bambinone e questo pensiero mi fa alquanto ridere ora che ho dodici anni, perché Niall a volte mi ricorda proprio di quando avevo tre anni.

O quanto ho amato quel periodo della mia vita, quanto adoravo mangiare seduta sulle gambe di uno di loro, quel giorno Niall e quanto mi piacesse ascoltarli parlare o cantare o raccontarmi del loro lavoro di cantanti, del fatto che non saremmo potuti restare sempre insieme perche loro dovevano viaggiare, tutte cose che allora non riuscivo a comprendere e capire .  Già ricordo quando partirono per  il primo tour da quando ero in casa loro; rammento che mi misi a piangere tirando Harry per la maglietta, quello stesso Harry che quel giorno , mentre stavo mangiando il budino con Niall, mi ronzava per la testa, perché lui era il mio Hally ed io ero preoccupata per la sua giovane schiena ,alla quale aveva la “bua”. E poi pensavo a Zayn e alla sua gamba rotta ed al fatto che fosse sparito anche lui, benché fosse impossibilitato a camminare ed infine pensai a Lou, il mio dolce Lou , in ospedale e a stento trattenni un sorriso amaro di fronte a Liam che mi stava osservando mangiare.

Non capivo come facessero a stare così tranquilli lui e Niall, no, non li comprendevo proprio quei due.

Era mai possibile che due dei loro migliori amici erano spariti e loro se ne stavano lì senza fare niente? No, questo proprio non riuscivo a concepirlo, ma ovviamente una bambina di tre anni non può capire certe cose; non può sapere che , in realtà , i padri che ha di fronte sanno tutto sui loro amici.

L’unica cosa che potessi comprendere era il fatto che né  Zayn, né Harry fossero a casa e , non appena finii il mio budino, mi prodigai  a chiedere di loro.

<< Allola? Andiamo a celcale papà Zà e papà Hally?>> dissi.

<< Certo amoruccio di papà, andiamo subito vero Niall?>> disse Liam scambiandosi uno sguardo di intesa con l’amico, sguardo che ovviamente una bambina di tre anni non poteva comprendere.

Così , dopo aver ricevuto il loro assenso, mi fecero indossare il giubbetto ed insieme prendemmo la macchina di Niall per andare “alla ricerca dei padri sperduti”, almeno così aveva affermato il biondino sotto la risata smorzata di Liam.

MI trovavo seduta nel seggiolino della macchina ormai da ore e stavo instancabilmente attendendo che li trovassimo da qualche parte in quella enorme città che è Londra. Ovviamente non mi poteva minimamente passare per la testa l’idea che avremmo potuto chiamarli  al cellulare o che quei due seduti davanti , uno alla guida, l’altro al posto passeggero , mi stessero prendendo in giro, e che in realtà sapessero tutto.

<< Ma  quando  ci felmiamo?>> dissi dopo circa due ore che stavamo girovagando ed il sonno cominciava ad attaccarmi.

Erano all’incirca le quattro del pomeriggio ed io a quell’ora solitamente dormivo, per cui non c’è da stupirsi se dopo il

<< Presto presto >> di Liam, mi addormentai senza esitazione per poi svegliarmi in braccio a Zayn, il mio amato cuginetto, che mi stava cullando. Mi sembrava tipo un sogno  e  non riuscivo a capire affatto cosa fosse successo.

<< Zà?>> chiesi perplessa sbattendo le ciglia e mi accorsi di essere nello stesso ospedale della mattina.

<< SI tesoro sono proprio io!>> rispose lui sorridendomi ed io di contro lo abbracciai forte piangendo lacrime di gioia.

<< sei plopio tu papà Za? Ma dove eli?>> chiesi dopo essermi calmata.

<< Io ed Harry siamo venuti all’ospedale per farci prescrivere una pomata per la schiena del povero riccio , anche se non è stato facile con questo coso>> mi disse lui indicando il gesso alla sua gamba.

<< Ed HAlly dov’è?>> domandai allora.

<< Sta da Louis tesoro, non ti preoccupare.>>

<< e lo posso vedele?>> chiesi con le scintille sugli occhi.

<< mmm … credo di si, se Niall e Liam sono d’accordo, però mi devi promettere che non ti metterai a piangere intesi? Non volevamo fatti vedere Lou con tutte quelle bue, ma tu non preoccuparti, lui sta bene, ha solo bisogno di riposo e poi potremo giocare tutti insieme ai conti , intesi?>> mi disse lui, muovendo la testa su e giù, come a volersi auto convincere che io non avrei pianto dopo aver visto Louis tutto fasciato.

E di fatti, quando Zayn varcò la porta della stanza di Louis con la sua sedia a rotelle, non potrei dire che la mia reazione fu delle migliori. Primo c’erano Niall e Liam che camminavano avanti e indietro per tutta la stanza, cosa che avrebbe innervosito chiunque, anche un bambino in fasce, ed io avevo tre anni, secondo c’era Harry steso di fianco ad un Louis praticamente mummificato, che gli accarezzava la schiena dolorante, con la mano meno fasciata, cioè la destra. Praticamente la scena che nessun essere umano avrebbe mai voluto vedere ,perché forse sarebbe potuta sembrare fin troppo paradossale, ma credetemi non lo era affatto.

Non appena Harry si accorse di me, io lo fissai negli occhi, con due grossi lacrimoni che a stento rimanevano ancora incastonati nelle mie iridi, per non parlare degli sguardi di Liam e Niall che, preoccupati, mi stavano fissando in attesa di qualche mia reazione. E poi c’era Zayn, il quale mi stava amorevolmente accarezzando la nuca per tranquillizzarmi, cosa che non gli riuscì proprio bene, dato che scoppiai a piangere correndo verso Harry ed andando ad abbracciarlo forte da dietro.

<< ahia!>> sibilò lui, ma nonostante tutto si girò sorridendomi e prendendomi in braccio posandomi, poi, tra lui e Lou, in modo tale che potessi specchiarmi n quelle iridi ghiacciate che tanto cominciavo ad amare.

<<  Lou!>> dissi scostandogli i capelli con le lacrime agli occhi che, prontamente , Harry stava asciugando con il suo fazzoletto.

<< Come stai?>> continuai mentre quello mi fissava e non mi accorsi nemmeno che Zayn, Niall e Liam fossero usciti dalla stanza chiudendo la porta dietro di se.

<< Bene, tesoro, un po’ ammaccato, ma sto bene!>> disse lui a fatica. Non potevo neanche vedere il suo bel viso che era completamente fasciato, nulla, solamente quei ghiacciai che aveva nello sguardo e nulla più. Se avessi potuto ci sarei andata a pattinare , così da disegnare sentieri che solo io e lui potevamo comprendere, come se nessun altro potesse entrare in quel mondo segreto che era il suo sguardo, solo lui ed io, io ed il mio papà LU! << siculo?>> chiesi titubante.

<< Sicurissimo piccola! TI va se Harry ti canta una bella canzoncina e tu canti con lui per me?>> mi chiese  con quella voce spezzata dai gemiti di dolore che a stento tratteneva ed io, tutta felice di poter fare qualcosa per il mio papà adorato, acconsentii , cominciando ad intonare una canzone che mi cantava sempre la mamma , non curante che Harry potesse non conoscerla.

<< Che canti…>> stava infatti dicendo, ma io avevo già incominciato e, per forutna, anche lui la conosceva.

<< If I’m in the sky

The stars are big,

But now, I’m on the empty floor end

the stars are far away from me,

 So I’m Looking the sky with my sweet mum

And she I can see trough her eyes

The dimension of the stars.

And I start to think

That in the eyes there is the universe

And so I’ can Understand that

If I’m in the sky

The stars are big,

But now, I’m on the empty floor end

the stars are far away from me,

And then and then I see my mum’s face

And the stars for me become only poor dot

In the universe, because

my mum is the very starry sky.

If I’m in the sky

The stars are big,

But now, I’m on the empty floor end

the stars are far away from me,

And Finally, I know that the stars are in our soul

And we can see the size of our soul

When we look in our mum’s eyes

Because the mum is the person who create you

And the stars are God’s daugheter, so

I thik that:

 

If I’m in the sky

The stars are big,

But now, I’m on the empty floor end

the stars are far away from me,

 

If I’m in the sky

The stars are big,

But now, I’m on the empty floor end

the stars are far away from me,

 

And my mum lol me,

As I love her, and …

This is the power of the stars >>

 

Non appena finii di cantare la canzone , chiusi gli occhi, stanca della giornata appena passata  e sentii uno strano calore, forse una coperta, pervadermi il corpo e mi sentivo bene, perché qualcuno mi stava dondolando tra le sue braccia e qualcun altro mi accarezzava i riccioli delicatamente, finchè tutto questo non mi portò nel mondo dei sogni, impedendomi di godere a pieno dei complimenti da parte di Louis ed Harry.

 

HELLOMYSPACE!

Ok non uccidetemi! ad alcuni di voi avevo promesso di aggiornare entro il 10, ma sorry! Comunque sia,lo so , il capitolo è leggermente corto e non so se il significato della canzone sia ben comprensibile dato che l'ho scritta io, comunque quella canzone è molto importante, quindi tenetela a mente. Detto questo vorrei ringraziare un po' di gente.

INsomma ma cinque recensioni? No guardate per me è il massimo, non è mai ricevute così tante e sono al settimo cielo.
Grazie mille per tutti quelli che continuano a leggermi, nonostante tutto e per favore perdonate ogni eventuale errore! Grazie mille cari lettori, siete fantastici e, se mi faceste notare i miei errori ogni tanto non sarebbe male! ^^ 

UN bacione

CIlyan

  
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