Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: A_rh    26/01/2007    4 recensioni
Allora l'ho scritta in un mese e finalmente l'ho finita..
in effetti sono soddisfatta del mio lavoro...più che altro del fatto che l'ho finita!! ^o^/
scusate se faccio sempre lietto fine ma sono troppo romantica per vedere quei due tristi!!! ç_ç
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Allora l'ho scritta in un mese e finalmente l'ho finita..
in effetti sono soddisfatta del mio lavoro...più che altro del fatto che l'ho finita!! ^o^/
scusate se faccio sempre lietto fine ma sono troppo romantica per vedere quei due tristi!!! ç_ç

I personagi sono della Rowling (si la adoro vabbene?? *nn è vero*)
Non ci sono scene NC-17 ma è una semplicissima schifezza scritta tanto per.
Però la voglio dedicare ad una persona...
Alla mia Ran!!!! ke ho fatto perire con false anticipazioni (solo più o meno quindi nn ti arrabbiare!!) e minacce di non postaggio e non continuo!!! TVB!!! *O*/
Ah poi la volevo ringraziare e scusarmi nello stesso momento per aver copiato la promessa e il fatto del vento!!! risparmiami o Dea!!!






Cinque minuti di eternità


Il vento mi tortura il viso niveo.
Mi stringo un po’ di più nei miei vestiti per non sentire il gelo che mi perseguita da quando sono venuto alla luce.
La sciarpa sembra appropriata in questo periodo dell’anno, con i suoi colori quasi natalizi: verde e argento.
Questo salice piangente sembra come volermi riscaldare con le sue fini foglie.
Mi chiedo come mai non sia appassito, ma infondo c’è una lunga storia di magia qui ad Hogwarts; una storia che al momento non vale la pena raccontare.
Non so nemmeno io cosa stiano fissando i miei occhi d’argento, pieni di malinconica tristezza.
Sento di esser privo di qualcosa che non ricordo e cerco nella mia mente mentre sento ancora il leggero fruscio del vento che con i miei capelli biondi mi solletica il viso.
Mi chiedo perché un Dio abbia scelto proprio me per essere così pieno di avvilito e innocuo odio.
Ma la mia famiglia mi ha insegnato che nessun Dio esiste perché soltanto noi possiamo comandare la nostra vita.
Non credo che la mia si possa chiamare famiglia.
A cosa credo ormai?

- A niente.

Quando sei solo sembra che tu non esista più.
Che tu sia solo il frammento di un cuore spezzato e poi… ti convinci che quel cuore… è il tuo.
Ma io so bene di non poter provare alcun sentimento.
Ci illudiamo di poter essere al centro dell’Universo, ma sappiamo troppo bene di essere solo una piccola parte di esso.
Ci illudiamo di poter rimanere saldi davanti al dolore, ma sappiamo troppo bene che ciò che temiamo di più è rimanere da soli nell’orrore.
Ci illudiamo di poter conquistare il mondo, ma sappiamo troppo bene che il mondo è smisurato per noi.
Ci illudiamo di poter amare, ma sappiamo troppo bene che quel sentimento è solo sinonimo di egoismo.
Sogniamo, fantastichiamo, speriamo in qualcosa che non esiste ma sappiamo troppo bene che i risultati non si ottengono con uno schiocco di dita.
È proprio per questo che la gente muore? Per un sogno? Per l’amore?

Intanto non mi sono accorto che tu sei dietro di me.
È strano che tu non mi abbia attaccato.
A cos’è che stai pensando?
Mi piacerebbe molto saperlo, ma non posso chiedertelo. So già cosa risponderesti.

- Allora, Malfoy, come va con la Parkinson? –

Mi volto in un sussulto verso di te e ti vedo accenderti una sigaretta distaccato.
Penso di aver avuto un’allucinazione ma decido di risponderti lo stesso e senza alcun mutamento nella voce dico:

- Come al solito… -

Poi sussurro forse troppo forte:

- Quella ragazza è troppo appiccicosa, non capisce che non mi interessa. –

- Beh si nota… -

Mi hai sentito vero? Beh, non fa niente tanto era solo la verità.
Continuo con la mia indifferenza e fingo come te che siamo tutti e due amici.
Anzi di meno, semplici conoscenti di buona educazione.
Peccato che noi due siamo acerrimi nemici da sette anni, o meglio…

… tu lo sei con me.


- E a te, Potter? Come va con la Weasley? –

- In effetti è da un pezzo che ci siamo lasciati. -

Questa novità mi lascia un po’ più sereno, magari adesso ho qualche possibilità…
Non con lei, è chiaro.

- Mi dispiace. –

Mi fingo dispiaciuto, ma tu credi che non me ne freghi un bel niente.

- A me no, anche lei era appiccicosa. -

Mi rispondi tra un tiro e l’altro soffocando lievemente un risatina bassa.
Ti imito.
Rimaniamo per parecchio tempo in silenzio e senza parlare sembra che noi due ci leggiamo nel pensiero quasi come una cosa sola, o forse è una mia illusione.

- Posso farti una domanda stupida, Malfoy? –

- Cosa? -

- Beh , ecco… Hai mai baciato un ragazzo? –

Lo hai sparato tutto d’un fiato e mi sei sembrato indifeso quindi trattengo un piccola risatina.

- Perché dovrebbe essere una domanda stupida? –

Sai, non so se il mio è un modo di farti sentire a tuo agio o pura curiosità.

- Perché la risposta è ovvia. –

- Allora dimmela tu. –

Sembri colpito, ma io voglio sapere cosa pensi; ora come ora non mi addolcisco.
Butti la sigaretta finita a terra e la spegni con il piede destro.
In effetti al momento sei impenetrabile, mi sei dietro e non vedo la tua espressione, magari è tinta di pura serenità.
Ti sento soffiar via dalla bocca un altro po’ di fumo poi rispondi senza troppi complimenti.

- La risposta che mi aspetto è semplicemente un sì. Mi sbaglio? –

- Si. –

Non so se hai capito cosa voglio dire.
Intendo che ti sbagli, ma credo che tu abbia frainteso.
Forse sbaglio.

- Strano che il ragazzo più ambito di Hogwarts, da ragazzi e ragazze, non abbia mai baciato un maschio. –

- Io non ti ho nemmeno detto che ho baciato in generale. –

Già è proprio così non ho mai baciato una ragazza, ma questo non significa che io sia vergine.
Spero che tu afferrerai il concetto.

- Capisco cosa intendi. –

- E tu Potter? –

- Cosa? –

Questa domanda me l’aspettavo, ma so benissimo che hai capito a cosa mi riferisco.

- Hai mai baciato un ragazzo. –

Aspetti qualche secondo senza rispondere, probabilmente stai trovando un modo per non farti uscire tutta la verità.

- No, Malfoy. Mai baciato né fatto sesso. –

Ti sei arreso.
Prevedibile.
Non ti rispondo perché non so in che modo farlo, non sono stupito ma non credo di dover aggiungere altro.
Spero solo che non mi lasci solo.
Passati cinque minuti buoni senza che tu faccia un passo, un minimo movimento.
Posso solo percepire il battito del mio cuore e il tuo respiro, entrambi trasportati dal vento.
Ecco.

- Vorresti fare un esperimento, Potter? –

Non sono malizioso o cattivo dicendo questo; è solo una proposta innocente, un modo per capire cosa ti frulla in testa.

- Perché no, Malfoy? –

Muovi qualche passo verso di me finché non percepisco il tuo respiro sul mio collo.
Mi volto quasi timoroso e ti guardo dritto negli occhi.
Non mi ero accorto che siamo alti uguale.

- Allora? –

Ti chiedo.
Non rispondi in quel piccolissimo istante in cui io mi maledico.
Poggi timidamente le tua labbra morbide sulle mie, sottili.
Passa molto tempo prima che uno dei due si decide ad avanzare.
Sei tu.
Sento la tua lingua calda fermarsi sulle mie labbra ancora chiuse che un secondo dopo ti accolgono e giocano con te.
Rimaniamo così per cinque minuti di eternità.
Ti avvolgo timidamente le braccia al collo mentre con le dita ti torturo dolcemente i capelli.
Intanto tu spingi le tue mani poco sotto le mie spalle.
Ci chiudiamo di più tra di noi come due meduse.
Poi l’aria comincia a mancare.
Separiamo le nostre labbra, ma tu mi trattieni ancora.
Abbassi il viso adocchiando il mio collo e poi con il mento sposti la sciarpa.
Mi baci dove prima ero riscaldato meno di ora grazie ai tuoi baci.

- Asp…aspetta. N-non qui, seguimi. –

Ti fermi immediatamente e ti fai guidare con fiducia verso la mia camera.















Quella sera ci unimmo con passione.
Quella sera mi promettesti che non mi avresti mai lasciato solo.
Te ne ricordi Harry, di cosa provavi?
Non so se avrei dovuto crederti.
Mi sto quasi pentendo ora che sono tornato a casa e leggo questo stupido biglietto di scuse.
Io spero ancora, però, - perché me l’hai insegnato tu – che ritornerai.
Per ora mi voglio solo sdraiare e riposare.
Ma le lacrime me lo impediscono.
Poi all’improvviso mi precipito verso la porta.
Apro, ma davanti ai miei occhi offuscati non c’è niente.
Chiudo la porta e torno a sdraiarmi sull’ampio letto matrimoniale.
E’ arrivato sabato e il sole mi sveglia dal lungo pianto.
Sento odore di caffé e rapito mi dirigo in cucina.
Ti vedo ai fornelli. Sto forse sognando?
Ti accorgi di me e mi circondi con le tue forti braccia.

- Sono tornato. –

Mi sono fidato e mi hai di nuovo regalato qualcosa…

…quei cinque minuti di eternità.
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: A_rh