The power inside me

I saiyan. Il leggendario popolo di guerrieri feroci e dalle straordinarie capacità combattive. Essi vivevano sul pianeta Vegeta, conquistando e commerciando i pianeti della propria galassia. Combattevano per vivere e vincevano. Sempre. La leggenda vuole che un feroce tiranno dopo averli soggiogati e costretti a servirlo, li abbia sterminati, tenendosi per sé il principe. Il resto della storia è cosa nota. Ciò che non si narra è che c’era una saiyan che sapeva sarebbe successo e attese in silenzio. Perché non parlò? Come faceva a sapere? Chi era? Solo molti anni dopo il mistero sarà svelato. Come? La storia parlerà da sé.

Bra Brief, 17 anni, figlia della proprietaria della Capsule Corp. e del  Principe dei Saiyan. Era bella, ricca e intelligente. Questo era e bastava  come presentazione. Lo aveva sempre pensato, in fondo era ciò che si aspettavano tutti da lei e non aveva di certo l’intenzione di deludere le aspettative degli altri. Aveva tutto quello che voleva. Ogni qualvolta le venisse voglia poteva shopping e comprare anche l’intero negozio. Questo tra l’altro era anche il suo hobby preferito. Con gran dispiacere del padre che, come è ovvio, avrebbe voluto far di lei una guerriera, tanto più che ormai Kakaroth, come era solito chiamarlo il principe dei saiyan, aveva deciso per l’ennesima volta di abbandonare tutti per andarsene con il drago Shenron. Ma lei non voleva allenarsi. Non che non fosse forte, da degna saiyan era decisamente più forte dei ragazzi della sua età e poteva, se solo avesse voluto, distruggere un palazzo con un paio di pugni ben assestati. E nemmeno l’annoiava l’allenamento di per sé, anzi era sempre stata affascinata dalla gravity room, e fin da piccola le era sempre piaciuto guardare il padre e il fratello allenarsi e faticare. Solo non pensava fosse quella la sua strada e non le andava per niente di perdere tempo a fare una cosa se il suo destino era un altro. Non sapeva ancora quale, ma era certa che prima o poi l’avrebbe capito e quel giorno la sua vita sarebbe cambiata per sempre. Non sapeva neppure che il destino stava per bussarle alla porta e l’avrebbe travolta senza darle nemmeno il tempo di rendersene conto.

Era un giorno come un altro alla Capsule Corp.: Bulma lavorava ad un nuovo progetto meccanico, Trunks era alla sede centrale in un mucchio di scartoffie mentre Vegeta era ad allenarsi nella gravity room. E Bra? Beh, come al solito era in giro per la città a fare shopping. Aveva deciso di andare da sola, non voleva avere intorno tutti quegli idioti dei suoi amici, che di sicuro l’avrebbero criticata non appena se ne fosse andata o si fosse anche solo allontanata. Dopo l’ennesimo negozio, letteralmente svuotato, girò l’angolo e vide, non molto lontano da lei, Pan accompagnata da Goten che chiacchieravano tranquilli, seduti in un bar. Con il sorrido sulle labbra, si avvicinò ma non appena sentì le loro voci, si arrestò. Ciò che sentì fu per lei una doccia fredda.

- Ma figurati… È solo una ragazzina viziata. Persino Vegeta ha perso la speranza, visto che non l’allena- La voce di Pan era decisa e saccente.
- No, non è viziata. Il fatto è che non è portata per il combattimento- Rispose più comprensivo Goten.
- Beh un po’ singolare non trovi? In fondo è una saiyan, anzi teoricamente è la principessa dei saiyan. E lei dovrebbe rappresentarci? Per carità, sarei decisamente meglio io di lei, questo è poco ma sicuro- E rise.

Bra non volle sentire altro. Scappò via delusa dal fatto che le persone più vicino a lei le avevano parlato alle spalle. Come dei vigliacchi. È vero, non sapeva combattere, ma era coraggiosa. Solo non lo dimostrava. Mentre loro, che avrebbero dovuto proteggere l’interno pianeta da tutte le minacce che potevano incombere, non avevano nemmeno il coraggio di dire in faccia ciò che pensavano direttamente. Pensò e pensò ancora mentre a gran velocità si dirigeva verso casa. Appena mise piede nel grande giardino della Capsule Corp. aveva già preso la sua decisione e non sarebbe tornata indietro.

Aprì la porta di casa, posò le tante buste piene di vestiti nuovi e si diresse verso la gravity room. Aprì l’interfono e chiamò il padre a gran voce. Nel sentire la voce della figlia, Vegeta spense il generatore di gravità, tornando alla normalità, si asciugò il sudore e aprì il portellone.
- Che vuoi? Mi sto allenando- Disse con voce altisonante.
- Lo so, però ti volevo chiedere una cosa- Davanti al padre la sua voce si incrinò lievemente. Lui le fece cenno di continuare.
- Vorrei che mi allenassi un po’. Non voglio diventare una guerriera ma avere almeno le capacità per potermi difendere da sola- Vegeta rimase stupito dalla richiesta della figlia. Non aveva mai voluto allenarsi, perché ora aveva preso questa decisione? La scrutò meglio e notò una determinazione tale da farla rassomigliare ancora di più alla madre. Decise che, se la figlia chiedeva una cosa del genere, non avrebbe potuto non accoglierla.
- Non ti chiederò il perché di questa decisione, però va bene. Cominceremo oggi pomeriggio, ci stai?- Nel sentire queste parole gli occhi di Bra si illuminarono.
- Perfetto. Allora vado a prepararmi- Era contenta. Sapeva che poteva contare su suo padre. Avrebbe dimostrato a tutti che era degna del titolo di principessa e di appartenere alla razza saiyan. Con questi pensieri in testa, si chiuse in camera per mettere nell’armadio i nuovi vestiti e decidere il look da indossare per il suo primo allenamento.

 Note dell'autrice: ciao a tutti! Spero innanzitutto che questo primo capitolo vi sia piaciuto. Lo so è un pochino breve ma in realtà è più un prologo e prometto che i prossimi capitoli saranno più lunghi. Non so ancora quanti capitoli saranno ma è di sicuro una longfic. Spero anche vi avervi almeno un po' incuriosito Se vi va lasciate un commentino, sia in positivo che in negativo, e fatemi sapere cosa ne pensate ^^ A presto
Babykit