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Autore: bieberlicious    12/07/2012    9 recensioni
Dal testo:
“Io non ti abbandonerò mai.” Rispose lui con solennità, fissandola negli occhi.
Sapeva come il suo cuore fosse ben circondato da mura, e sapeva di averli scavalcati tutti, e in quel momento si maledì per essere riuscito ad abbattere le sue difese.
Lei non potè sottrarsi alla sincerità con la quale le parlarono gli occhi di lui e agì d'istinto, alzandosi sulle punte per appoggiare le labbra sulla palpebra dell'occhio che si era appena lasciato scappare una lacrima.
Lui sussultò, sorpreso da quel gesto inaspettato ma estremamente piacevole.
Una scarica di brividi lo invase sentendo a contatto con la propria pelle le labbra di lei, labbra che tante volte aveva sognato di assaggiare, di fare sue.
E quello sarebbe stato un momento perfetto, tanto perfetto quanto sbagliato.
Avrebbe sancito la sua resa, l'avrebbe costretta a soffrire ancora alimentando una speranza che non aveva né un inizio né una fine; la distanza era meschina, e gli avrebbe tirato dei tiri mancini.
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fall

Well let me tell you a story 
About a girl and a boy 
He fell in love for his best friend 
When she's around, he feels nothing but joy 
But she was already broken, and it made her blind 
But she could never believe that love would ever treat her right 
But did you know that I love you? or were you not aware? 
You're the smile on my face 
And I ain't going nowhere 
I'm here to make you happy, i'm here to see you smile 
I've been wanting to tell you this for a long while 

 

Trascinava la valigia lungo i vari settori dell'aeroporto, immerso in un silenzio assordante, un silenzio che gridava come migliaia di urla.
Stava dicendo addio a tutto ciò con cui era cresciuto, stava dicendo addio alla familiarità, al luogo che l'aveva visto nascere e stava dicendo addio a lei.
Colei che camminava al suo fianco, distante pochi centimetri ma che mai e poi mai aveva sentito così distante.
Come le avrebbe voluto chiedere di sorridere, anche un sorriso finto, perché lasciarla lì, da sola, con quell'espressione amara e delusa sul volto era la peggiore delle punizioni.
Lui era sempre stato lì per lei, per il suo sorriso, perché il suo cuore aveva già sofferto e lei non meritava altro che gioia.
E amore.
Un amore che lui le avrebbe voluto regalare con tutto se stesso, perché aveva amore che gli scoppiava da ogni poro della pelle, ma non poteva.
La guardò di sottecchi e vide chiaramente le lacrime sul suo viso e si odiò, si sentì la persona peggiore sulla faccia della terra

Who's gonna make you fall in love 
I know you got your wall wrapped on all the way around your heart 
You're not gon' be scared at all, oh my love 
But you can't fly unless it lets ya, 
You can't fly unless it lets ya, so fall 


Tutti i sentimenti che provava si stavano prendendo a calci.
Voleva abbracciarla, ma le sue braccia sembravano incollate al proprio corpo.

Voleva consolarla, ma le parole gli morivano in gola.
Voleva dire che l'amava, con ogni centimetro quadrato del proprio cuore, ma non poteva.
Dirglielo sarebbe stata una condanna per entrambi, sarebbe stato aspettare un ritorno a casa che, lui sapeva, non si sarebbe verificato.
Dirglielo voleva dire aspettarlo.
E lei lo avrebbe fatto, ma non lo meritava.
Lei doveva amare, amare qualcuno in grado di abbracciarla in ogni momento, doveva trovare qualcuno in grado di curare le ferite del suo cuore, di leccarle insieme, e lui non poteva.
Doveva lasciarla, lo sapeva.
Doveva lasciare che il suo angelo imparasse a voltare tra le braccia altrui.

 

Well I can tell you're afraid of what this might do 
Cause we got such an amazing friendship and that you don't wanna lose 
Well I don't wanna lose it either 
I don't think I can stay sitting around while you're hurting babe 
Come take my hand 
Well did you know you're an angel? who forgot how to fly 
Did you know that it breaks my heart everytime to see you cry 
Cause I know that it pains if he's gone everytime he move over on the shoulder you crying 
And I hope by the time that i'm done with this song that I figure out 


“Justin...” lo chiamò con voce strozzata, e lui non poté resistere.
Mollò la presa dal manico della valigia e l'attirò a se, tra le sue braccia.
Un abbraccio che sapeva di addio, di amarezza e di... amore.
Lei gli si strinse spasticamente, sapeva che l'avrebbe visto sparire per sempre dalla sua vita da un momento all'altro, e non l'avrebbe sopportato.
E la riga si ruppe, e lei gli scoppiò a piangere tra le braccia.
Si contraeva tra le sue braccia poiché presa da un macigno di lacrime e singhiozzi.

“Ti prego, non piangere.” La pregò, con la voce incrinata poiché stava lottando contro le lacrime che lo minacciavano pronte a sgusciare fuori.
Come poteva pretendere che lei non piangesse? Come poteva farle una tale richiesta?
Era una richiesta egoista, lo sapeva lui e lo sapeva lei.

“E cosa dovrei fare?” Domandò con una vena di amara ironia nella voce che le usciva attutita poiché aveva ancora il volto nascosto contro il petto di lui.
Doveva insultarlo nella peggiore delle maniere, non gli avrebbe fatto del male, anzi, forse l'avrebbe aiutato a sentirsi meno colpevole.
E non le rispose, preferì stringerla con ancora più veemenza tra le sue braccia  affondando il volto tra i suoi capelli.
Il suo odore lo invase, odore di vaniglia e menta, un profumo che gli trasmetteva amore. 

Una voce metallica chiamò il volo di Justin e furono entrambi strappati da un sogno fatto di baci e abbracci, una realtà parallela in cui si sarebbero potuti liberamente amare, e furono scaraventati in un incubo chiamata realtà.
“E così mi abbandoni anche tu.” Constatò lei con amarezza.
E a quelle parole uscite con rassegnazione, dolore e amarezza, gli scappò una lacrima che gli attraversò il volto, sorpassò le lacrime e finì per bagnare il naso di lei.
Quel dolore sordo li avrebbe legati per sempre.

 

Who's gonna make you fall in love 
I know you got your wall wrapped on all the way around your heart 
You're not gon' be scared at all, oh my love 
But you can't fly unless it lets ya, 
You can't fly unless it lets ya, so fall 


“Io non ti abbandonerò mai.” Rispose lui con solennità, fissandola negli occhi.
Sapeva come il suo cuore fosse ben circondato da mura, e sapeva di averli scavalcati tutti, e in quel momento si maledì per essere riuscito ad abbattere le sue difese.
Lei non poté sottrarsi alla sincerità con la quale le parlarono gli occhi di lui e agì d'istinto, alzandosi sulle punte per appoggiare le labbra sulla palpebra dell'occhio che si era appena lasciato scappare una lacrima.
Lui sussultò, sorpreso da quel gesto inaspettato ma estremamente piacevole.
Una scarica di brividi lo invase sentendo a contatto con la propria pelle le labbra di lei, labbra che tante volte aveva sognato di assaggiare, di fare sue.
E quello sarebbe stato un momento perfetto, tanto perfetto quanto sbagliato.
Avrebbe sancito la sua resa, l'avrebbe costretta a soffrire ancora alimentando una speranza che non aveva né un inizio né una fine; la distanza era meschina, e gli avrebbe tirato dei tiri mancini.

 

I will catch you if you fall 
I will catch you if you fall 
I will catch you if you fall 
But if you spread your wings 
You can fly away with me 
But you can't fly unless it lets ya, 
You can't fly unless it lets ya so fall 


Si guardarono per interminabili secondi, due paia di occhi arrossati, due bocche pronte per addomesticarsi l'una con l'altra, due cuori che palpitavano dalla voglia di amarsi.
Erano lì, vicini ad un legame che lui le aveva nascosto, che lei gli aveva nascosto.
Cedervi e farsi del male, resistervi e farsi del male.
Tutto comprendeva il ferirsi a vicenda e, in quel momento, si accorsero di quanto la vita fosse stata ingiusta verso i loro sentimenti.

“Ultima chiamata per Atlanta.” Avvertii una voce metallica, la voce che sancì la loro resa.
Lei si riabbassò, spostando lo sguardo sui passanti.

“Devi andare.” Sussurrò lei, mentre il suo cuore gridava un disperato resta con me.
“Questo non è un addio.” Le rispose, mentre in cuor suo sperava che lei gli chiedesse di restare.
Ma non l'avrebbe fatto, voleva che lui volasse e raggiungesse le vette più alte con la sua voce, il suo talento e il suo sogno.

“È un arrivederci...” riprese lui, accarezzandole una guancia e portandola ad alzare il volto verso di lui.
Si guardarono, entrambi convinti di covare un amore non corrisposto, e lei annuì.

“Ora vai...” sorrise, un sorriso amaro e colmo di delusione “...questa è la tua possibilità, devi arrivare in alto, ok? Fallo per me, e non dimenticarti di me quando tutti vorranno stare con il grande Justin Bieber!” Scherzò lei, con le lacrime che le stavano di nuovo scivolando incontrollate sul viso.
“Mi verrai a trovare?” Chiese lui, con speranza.
“Ogni volta che ne avrò la possibilità!” Gli rispose, sorridendo.

 

Who's gonna make you fall in love 
I know you got your wall wrapped on all the way around your heart 
You're not gon' be scared at all, oh my love 
But you can't fly unless it lets ya, 
You can't fly unless it lets ya, 


“Voglio sapere tutto,ok? Quando conoscerai dei nuovi amici  e.. quando ti innamorerai..” le disse lui, con un magone in gola.
“Tutto...” gli sussurrò lei, guardandolo mentre afferrava il manico della valigia.
Le rivolse un ultimo sguardo prima di riprendere il cammino -da solo- verso il check-in.
Ah, Justin, mi sono innamorata, sai? Di te.
Ma non gliel'avrebbe detto, come lui non l'avrebbe detto a lei.
Lui camminò, senza più voltarsi, e lei lo guardò, finché non scomparì oltre il check-in, verso una realtà che, lo sapeva bene, l'avrebbe portato il più lontano possibile da lei.
E allora si permise di scoppiare per davvero, di abbandonarsi alle lacrime, ai singhiozzi, al dolore, alla delusione.
E aspettò.
Si avvicinò al vetro dell'aeroporto e aspettò.

 

So fall in love 
I know you got your wall wrapped on all the way around your heart 
You're not gon' be scared at all, oh my love 
But you can't fly unless it lets ya, 
You can't fly unless it lets ya, so fall 


Aspettò che sull'aereo fossero saliti tutti.
E in quel momento, entrambi guardarono al di fuori, lui attraverso il vetro dell'aereo, lei attraverso il vetro dell'aeroporto.
Lei si chiese se lui potesse tornare indietro, come nei film, e lui si chiese se fosse il caso di abbandonare quel sedile che iniziava a stargli stretto.
Ma quello non era un film, quella era la realtà nella sua nudità e crudeltà.

 

I will catch you if you fall 
I will catch you if you fall 
I will catch you if you fall 
If you spread your wings 
But you can't fly unless it lets ya 
Let yourself fall 
You can fly away with me


L'aereo decollò, verso una realtà che lo spaventava, dove l'avrebbe portato?
La madre gli strinse la mano cercando di infondergli sicurezza, ma il suo cuore chiedeva pietà.
E mentre lui vedeva scomparire l'aeroporto oltre le nuvole e mentre lei vedeva sparire l'aereo oltre le nuvole, un 
“ti amo” fu sussurrato da entrambi.
Un ti amo senza basi per dar vita ad un amore.
Un ti amo che scomparì così, tra l'aria.
Un ti amo che fu strappato e distrutto dal successo e la fama che arrivò per lui dopo pochi anni.




LEGGIMI!
Molti staranno pensando che questa è un'OS su Justin e Caitlin, ma non potreste essere più distanti dalla realtà.
E' una coppia che non ho mai supportato, cioè, non sono una di quelle che scriverebbe una storia su loro due... MAI!
E' scritta per la canzone, per ricreare l'atmosfera che richiede la canzone, quindi...
Spero vi sia piaciuta, anche se a me ha lasciato un magone alla gola.

 

Grazie per aver letto :)

   
 
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