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Autore: La sposa di Ade    12/07/2012    3 recensioni
Vide la terra avvicinarsi sempre di più, si sentì inghiottire da essa, si sentì trascinare giù e lei non era l’ unica ascendere, c’ erano anche le sue lacrime, ma per un attimo solo ebbe l’ impressione che colui che la stesse trascinando giù si fosse fermato un attimo, come per prendere aria prima di un’ immersione, o un momento da imprimere nella memoria, un’ ultimo sguardo al mondo dei vivi.
Poi sprofondarono.
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Birth.
Il vento soffiava con forza attorno all’ imponente Olimpo, al di sopra di scarpate impervie e immerso nelle nubi colorate dal sole, oltre tutto poteva sembrare un’ illusione, quel posto il cui nome era associato a termini quali la distruzione era il loro simbolo di pace, ma non solo di pace tra popoli e persone, in quel posto era la pace interiore a governare gli animi, il luogo in cui le esistenze degli dei erano iniziate.
Una figura slanciata e pallida sospirò, assaporando con piacere la sensazione del vento sulla pelle, i capelli scuri le solleticavano la schiena liscia e la lunga veste scura le avvolse le gambe, per poi liberarle ancora.
Il suo sguardo si perdeva nell’ immensità del cielo alle prime ore dell’ alba e le sue labbra si stiravano in un sorriso inconscio. Sembrava che la vita sull’ Olimpo le piacesse, soprattutto quando la luce dell’ alba colorava l’ aria e nasceva un giorno nuovo.
Un’ altra figura, una donna dai capelli ricci e castani  dai lineamenti rigidi, avvolta da abiti del colore del cielo limpido stava poco distante da lei ad osservarla con lo stesso sguardo che la figlia riservava solo al cielo, si chiedeva spesso a cosa pensasse, fin da quando era nata aveva pensato che sarebbe stato facile capire i pensieri della figlia, e anche se ogni volta che guardava il suo volto rivedeva il proprio da giovane, la sua mente sembrava inaccessibile, sembrava. Percepiva in lei qualcosa, che sembrava farla sentire costantemente a disagio.
“Sei un libro aperto.” Disse con un tono dolce e un po’ malinconico Demetra.
La giovane fanciulla sobbalzò lievemente, voltandosi verso la madre che fino a quel momento non aveva visto tali erano le sue attenzioni rivolte al cielo che lentamente cambiava, quando Emera prendeva il posto di Ecate.
“Madre.” La salutò con un lieve sorriso e piegando appena di lato la testa, tornò poi a guardare il cielo “Qualcosa ti turba? Solitamente non vieni qui fuori.” Quella era una delle cose per cui le piaceva, c’ erano volte in cui aveva bisogno di restare sola o semplicemente desiderava rilassarsi un po’ all’ aria aperta e quasi mai qualcuno andava a disturbarla, non che la presenza di sua madre la urtasse.
“Non ti sei stufata di stare qui, senza uscire davvero?” Le disse la madre. La figlia la guardò con uno sguardo interrogativo. “Perché non ti fai un giro? Magari con Menta, ah e già che ci sei non è che potresti prendermi delle erbe?” Chiese scherzosamente Demetra, mentre le sopracciglia di Persefone si sollevavano in un’ espressione divertita, era tentata davvero di uscire e sentire ll’ erba sotto i piedi, respirare il profumo dei fiori e tutte quelle cose che fanno le persone felici.
“Ovviamente puoi andare quando vuoi, mica subito.” Aggiunse frettolosamente la madre avvicinandosi alla figlia e sussurrandole all’ orecchio le erbe che avrebbe voluto che lei raccogliesse, la figlia non si curò di trattenere una risata.
E quando se ne andarono la figlia lanciò un ultimo sguardo al cielo intorno all’ Olimpo, non potendo immaginare che sarebbe potuto essere l’ ultimo. Per molto tempo.

Dopo aver litigato con l' HTML finalmente sono riuscita a inserire il banner (uno dei pochi decenti mai fatti dalla sottoscritta).
Quindi, che dire su questa cosa? Solo che non dovete spaventarvi, in tutto è composta da tre capitoli, più o meno della stessa lunghezza e che ne pubblicherò uno al giorno (che altrimenti va a finire che ammazzo Nvu). Tutto qui, spero solo di essere riuscita a farvi conoscere in modo piacevole la storia di Persefone.
La cosa più difficile è stata scegliere il genere ._. e probabilmente ho anche sbagliato...
Grazie per aver letto! :D A domani!

  
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