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Autore: _areonlywords    13/07/2012    0 recensioni
Laura e Mario vengono mandati nel paese 19 di una regione dello stato di Manop dove è in corso una rivolta. Lì incontreranno vari ribelli. Riusciranno nel loro intento?
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il gallo canta alla solita ora, il mio sonno leggero mi permette di sentirlo e di svegliare Cassandra, mia sorella, che si trova sul lato opposto della stanza raggomitolata in un lenzuolo di cotone, mentre noto mio padre già sveglio che guarda fuori dal finestrino.
Ieri sera sono andata a dormire tardi per via del lavoro, ma non mi lamento sono fortunata ad averlo con tutte le persone, con anni di esperienza più di me, disoccupate in paese. Apro il vecchiodino, il vecchio comodino di legno che si trova nella stanza accanto a quella in cui dormiamo e cerco qualcosa per fare colazione; non avendo più il frigorifero da circa cinque anni perchè non riuscivamo a sostenere le spese della corrente, ora ci accontentiamo di questo, che non è niente male rispetto alle persone che non hanno nemmeno una mensola su cui appoggiare il cibo. Prendo le poche more che sono rimaste che sono riuscita a comperare nel mercato nero della piazza principale e faccio colazione con Cassandra e mio padre. Mi lavo, vesto, ma prima di uscire raccomando a Cassandra di aiutare papà nelle faccende domestiche e di andare a scuola con Rory, il suo migliore amico. Nonostante i suoi 13 anni, Cassandra, è molto in gamba e molto matura, forse anche di più di quanto lo ero io alla sua età, e riesce a comprendere il momento di divertirsi, anche se ultimamente c'è ne sono pochi, e il momento di studiare per poter avere da grande un lavoro come me. Le persone in paese sono disoccupate non perchè non ci siano posti di lavoro, ma perchè devi aver almeno fatto dieci anni di studio, dai sei ai sedici anni, e qui molte persone ne hanno fatto a malapena due. Io ho un lavoro grazie a mio padre che ha fatto duri sacrifici per me e per mia sorella, lavorando ore ed ore nei campi minati, rischiando anche la morte, piazzando bombe per i nemici del nostro stato, il stato di Manop, riuscendo poi ad accumulare abbastanza soldi da pagarci i grandi salari scolastici. Mio padre mi raccontava che qui prima sorgeva uno stato chiamato 'Italia', che dopo aver assunto una grave crisi con lo spread alle stelle, era stato bombardato e poi ridotto in quello che è ora, uno stato sotto dittatura di Okeanor, Jason Okeanor.
Attraverso con passo felpato il paese, l'ultimo dei 22 in tutto in questa regione e saluto le persone che conosco con un cenno di mano, l'unico che ci è permesso di usare. Arrivo in redazione e siedo nel mio banchetto pronta a trasformare in parole quello che mi comunicherà il mio portavoce, Mario, che gira i 22 paesi in cerca di notizie. Non lo vedo arrivare, il che è mi preoccupa è un tipo puntuale, puntualissimo.
- Laura! - sento provenire il mio nome dalle scale e così mi giro di scatto sulla sedia a rotelle e mentre mi giro vedo Mario che si affretta a correre verso di me. - Laura, corri, c'è stata una rivolta contro la dittatura di Okeanor – dice sussurrandomi nell'orecchio, poi mi prende per il braccio e mi trascina giù per le scale. Mario è un vero amico per me, una persona i cui ti puoi fidare, vive da poco qui, è per questo che ha uno strano accento che proviene da una regione del nord, viveva nel paesino 21, ma dice che, nonostante sia del nord, sia simile a questo. Ha ventisei anni, ma ne dimostra ben pochi come carattere, è un tipo pazzerello, ma molti di più quando viaggia per i paesi e trova notizie sconcertanti e riesce a mantenere la freddezza di un bravo portavoce. E' proprio che questo che è stato trasferito qui al sud, qui accadono fatti ben più acclatanti di quelli al nord. Saliamo nella macchina e gli chiedo cosa sia successo e lui mi racconta che prima di arrivare a lavoro aveva fatto un salto per il mercato nero e li aveva sentito da Florin, la venditrice di bacche e more, che c'era stata una rivolta nel paese 19 contro la dittatura di Okeanor, con attacco poi ai suoi soldati. Di solito, quello che dice è vero, anche se non si sappia da chi scopre queste informazioni. - Noi cosa dovremmo fare? Non abbiamo mica il permesso per andare fino al paese 19? - esclamo arrabbiata.
- E invece si! Ho il permesso del capo! - dice quasi ridacchiando sventolando un foglio giallastro in mano. Gli è lo strappo di mano e lo leggo. ' Il portavoce Mario Lopez e la scrittrice Laura Russo hanno il permesso di lasciare il paese 22 per recarsi nel paese 19 per i fatti riguardanti a quello che sembra stia accadendo lì. Ogni controllo che verrà effettuato si prega di lasciar passare questi due ragazzi oltre le recinzioni in ferro e in mattoni. Il capo-giornale Justin Barbar' . Quasi non ci credo, questa è una missione al di sopra delle mie capacità. Come faccio? Come faccio a lasciare il mio paese ed andare in un posto che ho visto solo di sfuggita soltanto in televisione? Mio padre, Cassandra, và a loro il primo pensiero. Come se la caveranno senza di me? Sono in gamba e penso che se la caveranno bene, anzi, ne sono sicura. Continuo a leggere il foglio e vedo che dovremmo rimanere qui per circa 10 giorni. Mi impallo nei miei pensieri e ci pensa la voce di Mario a farmi tornare alla realtà. - Con le valige come faremo? - domando.
- Ci manderanno tutto loro. - risponde lui.
- E dove alloggeremo? -
- In un albergo.-
- Ah. - rispondo in tono secco.
- Cos'è? Non sei felice di andare nel paese 19? - chiede sorpreso lui.
- Felicissima. - rispondo io ironizzando.
Che succede? - chiede.
- Mario.. lo sai, io ho sempre lottato per la pace.. -.
- Proprio per questo dobbiamo essere favorevoli a quella rivolta che si sta scatenando nel paese 19. - dice sussurrandomi all'orecchio. - Come pensi che una rivolta possa favorire la pace? dico quasi urlando. - Laura, ascoltami, ma non gridare. - faccio cenno di si e continua a parlare a bassa voce - Rifletti Laura, cosa impedisce allo stato di Manop di vivere in pace? -. C'è un lungo silenzio ma poi rispondo e sussurro a lui - Lo stato di Manop -. Mario sorride soddisfatto. Ho capito tutto! Se avremo ancora Okeanor come dittatore tutto peggiorerà e la gente continuerà a morire disidratata, di fame o per il freddo. Dobbiamo in qualche modo alimentare queste rivolte, anche negli altri paesi ed usare il nostro lavoro come mezzo per riuscire a viaggiare liberamente in tutti i 22 paesi. Acciderbolina, Mario è un genio! Penso entusiasta. Dopo anni di dura soppressione è venuta l'ora di opporci a Okeanor e ai suoi soldati, dobbiamo riprenderci quello che era nostro, dobbiamo riprenderci la nostra Italia.
  
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