Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: 1D_eborah    13/07/2012    3 recensioni
Connie Smith è una ragazza di 17 anni, con lunghi capelli neri e occhi marroni, un marrone diverso dal resto del mondo, lei si è appena trasferita a Londra per un grande problema, pochi mesi prima la sua migliore amica Jessie morì in un incidente, e questo la faceva stare molto male, non poteva più stare in quella città, o in quella casa in cui affioravano ricordi strazianti.
Questo è un piccolo assaggio. Per chi vuole approfondire, perché no, leggete! Spero vi piaccia, e recensite!
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
'Introduzione'

17:45.
Ed ecco che da adesso la mia vita prenderà un'altra piega
.Questo fu il pensiero fisso di Connie per tutta la giornata non voleva andarsene dalla sua città, lasciare i suoi affetti e tanto meno lasciare i suoi amici d'infanzia ma, doveva farlo.
Dopo aver passato la mattina a finir di sistemare la valigia, arivarono le 17 e 45, si vestì, un velo di trucco e prese le valigie, gli mise dentro le ultime cose che la notte e la mattina gli sarebbero servite, carica batterie, spazzolino, pigiama e.. cose così. Si fermò per un attimo davanti allo specchio, si fisso, quello specchio rifletteva i lunghi anni passati in quella città con la sua migliore amica che..purtroppo non c'era più, forse fu proprio quello il motivo del suo trasferimento,forse perché sua madre non voleva vedere sua figlia passare davanti casa di Jessie e cominciare a singhiozzare, forse perché rivedere quelle foto insieme, a Connie, faceva davvero male..tutto fu interrotto dalla voce della madre che chiamava Connie al piano di giù pregandola di fare presto, di scendere le valigie e di non dimenticare nulla, controllò ogni minuscolo angolo di  quella stanza, scese e porse la sua valigia alla madre per posarla in macchina.
Stava per salire in auto quando, corse verso casa e rientrò in camera sua, voleva per l'ultima volta 'salutare' il suo specchio in cui una volta, da piccola, chiedeva chi fosse la più bella del reame.

Capitolo 1 
Scesi da quelle scale, quella era l'ultima volta che potè percorrerle, quante ne avevo passate in quella casa? Ma purtroppo dovevo andarmene, il motivo era più che valido, non potevo stare più lì, stavo male, andando via di casa non mi avrebbe fatto non pensare a quello che poco prima era successo, ma mi avrebbe aiutato, TANTO.
Ora dovetti salire con forza in macchina, ho quel viaggio sarebbe durato in eterno, mia madre chiuse i sportelli dell'auto,la casa, e via. Cominciammo a fare strada, dov'eravamo diretti? A si dimenticavo, verso Londra, che bella città, no? La avevo proprio decisa io come meta, ne avrei approfittato per vivere lì, come avevo sognato, come io e Jessie avevamo sempre sognato. Stava per terminare l'estate una settimana circa e avrei ricominciato a rialzarmi presto la mattina, e io e mia madre Lucy, dovevamo girare per la città in giro di una scuola in cui potessi ambientarmi, come io desideravo.
Ecco, la prima fermata all'autogrill, scesimo dall'auto per andare a fare colazione, un cornetto, caffè zero e..una rivista, avevo proprio voglia di distrarmi un pò. Dopo aver acquistato la rivista mia madre mi fece cenno di salire in macchina si mise al volante, mentre io mi sdraiai nel sedile postreriore dell'auto, apri la prima pagina e cominciai a leggere 'News sui gli..' ,a quel punto mi addormentai, la mattina mi ero svegliata troppo presto per i miei gusti.
2 ore e mezzo dopo..
Mi svegliai, controllai il cellulare, faceva le 20:56, ma quanto avevo dormito? "mamma stiamo arrivando?" gli chiesi,mentre stropicciai gli occhi. "Tesoro, finalmente ti sei svegliata, hai dormito per molto sai? Bhè,visto che la casa e in centro, e noi siamo proprio nell'autostrada di Londra, diciamo proprio che stiamo arrivando" lei mi sorrise e io ricambiai, forse davvero mi avrebbe fatto star meglio cambiare città, e vita, dovrei dire..
Mia madre accese la radio, stava per cambiare segnale quando.."No,no, mamma lascia lì, ma sai quant'è bella questa canzone!?" Era proprio quella di Giorgia - Come un girasole, cominciai a cantare come per disperata. Dopo qualche altra canzone eccoci arrivati a Londra, era magnifica, trovammo subito casa, mia madre posteggio, prese le chiavi di casa e apri, scaricammo le valigie ed entrammo. Rimasi a bocca aperta, quella casa era bellissima, mai visto niente del genere, una villa che nemmeno riuscivo a poter immaginare, all'esterno rustica, con una bellissima sedia a dondolo, e dentro, indescrivibile, nessun aggettivo era adeguato per descrivere quella meravigliosa casa, dopo aver girato il piano terra, salì al piano di sopra dove trovai un'altro bagno, camera da letto, un piccolo ripostiglio e la mia camera. La mia camera era immensa quasi non potevo crederci che quella sera, e le prossime di tutta la mia vita, avrei dormito lì, posai le valigie sul pavimento e mi buttai sul letto, che comodo questo materasso pensai affondandoci dentro, dopo di ciò mi alzai e disfeci le valigie, presi pigiama, spazzolino, e intimo, scesi al piano di giù, e dissi a mia madre "Mamma io vado a fare una doccia e poi vado a letto,ok?" "Ma non devi mangiare? A dimenticavo, domani mattina viene il padrone di casa con suo figlio, voleva venirci a trovare" Quindi mi sarei dovuta alzare di nuovo presto, pensai. "No mamma non ho fame, comunque  ok, svegliami tu, a dò mattina"
Presi il celluilare e aprì una playlist a caso, mi feci una bella doccia calda a tempo di musica, dopo circa un quarto d'ora finì, mi lavai i denti, mi infilai il pigiama e andai a coricarmi.
"Ehi, Connie, sveglia dai, preparati che fra un pò abbiamo visite" mi girai e rigirai un pò nel letto dopodicchè "Ok mamma,mi vado a preparare" mi alzai dal letto. Andai a fare colazione, un'altra doccia e mi vestì, scesi giù in soggiorno accesì la Tv dopo circa 5 minuti.. Din-don! Mia madre aprì la porta, era il padrone di casa con suo fi..ohmiodiochebelragazzochec'èlàgiù..glio, entrarono, mia madre mi presento a loro, e si sedettero, quel ragazzo, Harry styles, così si chiamava, mi gettava qualche occhiata di tanto in tanto, dopo qualche chiacchierata sul nostro arrivo a Londra, mia madre e suo padre, girarono la casa. "Ehi bella, quindi tu sei?" Mi guardo maliziosamente. "Sono Connie Smith, tu?" Feci come se non lo sapessi "Come non lo sai ancora? Harry Styles, il ragazzo più figo, e amato della London School University". Occheì, rimangio le parole di prima, era solo un ragazzo antipatico e viziato, non gli diedi retta e risposi con un: "Ah, capisco", dopo di ciò salì in camera mia, e accesi il computer.
All'improvviso me lo ritrovai appoggiato allo stipite della porta. "Da quanto tempo sei qui a fissarmi?" gli dissi. "Circa 10 minuti, non te ne eri accorta?" rise rivolgendomi lo sguardo e prendendo una sedie accomodandosi accanto a me. “No,e come mai qui?” "Piccola non dò mica fastidio?" mi disse facendo il musino, a me non fece ne caldo e ne freddo, di sicuro lo faceva con qualsiasi ragazza gli sarebbe passata davanti "No che non dai fastidio" mi sorrise, e poi continuai a controllare la mia pagina di Facebook, a quel punto udì una voce chiamare dal piano di giù, era suo padre "Figliolo, dai saluta che andiamo", Styles si alzò posò la sedia al posto e mi saluto con una bacio in guancia dicendomi "Ci vediamo piccola" Oh cavolo, se ne andò lasciando una scia di profumo in tutta la mia stanza e sulla mia guancia, si Connie, ma non farti troppi film. A quel punto mi alzai pure io, scesi giù, una volta salutato suo padre uscirono, chiusa la porta mia madre si rivolse a me dicendo "Tesoro ho una bellissima notizia!" "Dai mamma, a chi aspetti?!" "Ho trovato la scuola adatta a te" in quel  momento pregavo per far si che non mi dicesse.. "Andrai alla London School University" "Davvero mamma?" Si vedeva dal mio viso che non ero poi così entusiasta, stare nella stessa scuola di quel 'ragazzo' non che mi sarebbe andata a genio, ma vabbè.. "Si Robbie, il padre di Harry è il fondatore, non che anche preside di quella scuola, mi ha detto che troverai tutto ciò di qui hai bisogno, qualsiasi comodità" "Meglio così, almeno ci risparmiamo il giro di tutte le scuole di Londra" sorrisi in modo sforzato..molto.  "Ma..che hai tesoro? Comunque domani mattina passa Rob. a prenderci e andiamo a visitare la scuola" "Sto bene mamma, a che ora passano a prenderci?" dissi. "Verso le 10 e mezza credo, tesoro, appena ti chiamo scendi che pranziamo" "va bene" dissi girandomi e salendo le scale diretta in camera mia.
Dopo aver mangiato un bel piatto di pasta, passai l'intero pomeriggio a sistemare la mia camera e aiutare mia madre e finir di pulir la casa. Erano le 22:27 circa, controllai la mia pagina Facebook prima di andar a letto, 20 notifiche, 1 richiesta e 1 messaggio. Aprì per prima cosa la richiesta d'amicizia era un.. 'HARRY STYLES' il figlio del proprietario di casa, guardai e riguardai le sue foto, contemplandole, non era male già, ma quell'essere 'so tutto io' lo annullava del tutto, dopo di ciò aprì il messaggio 'Ehi bellezza, domani sera si festeggia, vieni con me, giusto?' era ancora quel Styles, lessi il messaggio più volte ma non gli risposi, spensi il computer, pensai un pò a quella richiesta sulla festa prima di addormentarmi..Ma chi ci sarebbe andata!? Di sicuro non io, non con quel ragazzetto viziato.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: 1D_eborah