13/07/2012
2 recensioniTutto
questo?
Per te.
Non punirmi se non riesco a parlarti a voce, ma solo scrivendo.
Scusa se non sono perfetta.
E scusa se questa volta io non ho fatto niente ma è come se non contassi nulla, o quasi.
Per te.
Non punirmi se non riesco a parlarti a voce, ma solo scrivendo.
Scusa se non sono perfetta.
E scusa se questa volta io non ho fatto niente ma è come se non contassi nulla, o quasi.
Per cui
inizio.
Da dove? Sinceramente non lo so nemmeno io.
Anzi sì.
Ti voglio tanto di quel bene che non puoi capire.
E mi fa così male che non puoi capire vedere che... be, che sono un'amica.
Ti voglio tanto di quel bene che non puoi capire.
Non puoi capire quanto mi faccia male vederti essere triste, vederti piangere.
Ti voglio tanto di quel bene che non puoi capire.
Sei l'amica con cui faccio più cazzate, sei quella su cui posso sempre contare. E tu puoi sempre contare su di me.
Ma tu non lo capisci, non lo fai, o non ti interessa.
Piangi e vorrei stringerti forte e farti capire che non c'è niente che non va, che tu sei perfetta,
che ti voglio un bene dell'anima. Che tutto il mondo, anche se ti guarda con gli occhiali, ti ama.
Vorrei spiegarti quanto tu sia il tutto di chiunque ne abbia bisogno.
Io ho bisogno di te, tu sei il tutto, quel tutto che pochi hanno la fortuna di conoscere a fondo; forse quelli che se ne sono andati l'hanno fatto perchè non hanno voluto trovare il tempo di arrivare al fondo, al cuore del dolce, la parte più morbida e secondo me, buona.
Non lo so cos'abbia fatto io, non lo so se sono riuscita ad arrivare alla mollica del pane.
Ma ti giuro che se non ci sono riuscita, non mi stancherò di staccare i pezzettini attorno al cuore del soufflè, non mi stancherò di te.
Tu probabilmente ti stancherai di sentirmi rosicchiare, per cui andrai a cercare un qualcuno di migliore.
Ma io sarò sempre lì. Vestita di scuro o trasparente, alle tue spalle o ai tuoi occhi, ci sarò.
Cambia quanto vuoi, ma io ti vedrò sempre come la stessa, bellissima, dolcissima migliore amica che ho sempre desiderato avere. E prima o poi, spero, capirai quanto conti; per me, per gli amici, per il mondo.
Con improbabile e caloroso affetto,
Infinitamente tua, Anna.
Da dove? Sinceramente non lo so nemmeno io.
Anzi sì.
Ti voglio tanto di quel bene che non puoi capire.
E mi fa così male che non puoi capire vedere che... be, che sono un'amica.
Ti voglio tanto di quel bene che non puoi capire.
Non puoi capire quanto mi faccia male vederti essere triste, vederti piangere.
Ti voglio tanto di quel bene che non puoi capire.
Sei l'amica con cui faccio più cazzate, sei quella su cui posso sempre contare. E tu puoi sempre contare su di me.
Ma tu non lo capisci, non lo fai, o non ti interessa.
Piangi e vorrei stringerti forte e farti capire che non c'è niente che non va, che tu sei perfetta,
che ti voglio un bene dell'anima. Che tutto il mondo, anche se ti guarda con gli occhiali, ti ama.
Vorrei spiegarti quanto tu sia il tutto di chiunque ne abbia bisogno.
Io ho bisogno di te, tu sei il tutto, quel tutto che pochi hanno la fortuna di conoscere a fondo; forse quelli che se ne sono andati l'hanno fatto perchè non hanno voluto trovare il tempo di arrivare al fondo, al cuore del dolce, la parte più morbida e secondo me, buona.
Non lo so cos'abbia fatto io, non lo so se sono riuscita ad arrivare alla mollica del pane.
Ma ti giuro che se non ci sono riuscita, non mi stancherò di staccare i pezzettini attorno al cuore del soufflè, non mi stancherò di te.
Tu probabilmente ti stancherai di sentirmi rosicchiare, per cui andrai a cercare un qualcuno di migliore.
Ma io sarò sempre lì. Vestita di scuro o trasparente, alle tue spalle o ai tuoi occhi, ci sarò.
Cambia quanto vuoi, ma io ti vedrò sempre come la stessa, bellissima, dolcissima migliore amica che ho sempre desiderato avere. E prima o poi, spero, capirai quanto conti; per me, per gli amici, per il mondo.
Con improbabile e caloroso affetto,
Infinitamente tua, Anna.