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Autore: CaptainJollyRoger    14/07/2012    8 recensioni
Era nata, nella mia mente, come una semplice chiacchierata 'amichevole' tra due dei personaggi che amo di più, Drakul Mihawk e Shanks il Rosso...ma poi, in qualche strano modo sono riuscita ad inserire Zoro anche qui.
Ricordiamo tutti quando Mihawk portò l'avviso di taglia di Rufy a Shanks? Bene. Il Rosso ha deciso di ricambiare il favore.
CaptainJollyRoger.
Genere: Comico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Drakul Mihawk, Roronoa Zoro, Shanks il rosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NDA: altra idea notturna...beh no, non è esatto. Questa più che altro è serale!
A me non dispiace poi tanto, anche se sono convinta che avrei potuto fare di meglio.
Vi prego, come al solito, di lasciarmi un paio di parole per farmi sapere cosa ne pensate, e, soprattutto, se i due protagonisti sono almeno un po' IC.
Bene, vi lascio alla lettura. Grazie a tutti in anticipo!
CaptainJollyRoger.




-Ora basta, toglimi questa robaccia da davanti agli occhi!-
Non fu un urlo; lui non urlava mai.
Ma il gelo nella sua voce era talmente tangibile che la metà degli avventori dell'osteria si catapultò fuori dal locale, e la restante metà tentò di annegare nel proprio bicchiere di rum, unico alcolico decente in quella bettola, o cercò di confondersi con la tappezzeria.
Lui non se ne curò, e fissò truce il suo interlocutore, con quegli occhi in grado di mettere in soggezione praticamente chiunque.
Passasse che gli aveva proibito di distruggere la nave di quei piratuncoli che avevano osato mettersi sulla sua strada. O meglio, sulla sua rotta. Ormai lo conosceva, meglio accontentarlo, o avrebbe dovuto sopportare le sue lamentele sul rispetto per la vita e compagnia bella.
Passasse che si era autoinvitato sulla sua barca a forma di bara, creata appositamente per sostenere il peso di una sola persona, rischiando di far finire entrambi in acqua. Ormai lo conosceva, era uno sciocco sconsiderato che agiva senza riflettere.
Passasse anche che da quando avevano messo piede a terra si era già scolato tre bottiglie di rum , addebitandole a lui. Ormai lo conosceva, e tanto non avrebbe dovuto pagare nulla. Un suo sguardo sarebbe bastato per mettere in fuga il barista.
Ma quello no. Non poteva sopportarlo
-Te lo ripeto un'ultima volta con calma, dopodichè caccio la spada. Togli questi fogli da davanti ai miei occhi.-
L'uomo di fronte a lui scoppiò a ridere, una risata limpida e piena che sapeva di voglia di vivere.
-Sai che paura, Occhi di Falco, quante volte ci siamo scontrati in passato? Più che altro, mi dispiacerebbe per l'oste, finiresti per distruggergli il locale.-
Mihawk ghignò, un sorriso tetro e cupo che nulla aveva a che vedere con quello dell'altro, e che gli illuminò sinistramente le iridi d'oro, facendolo apparire ancora più terrificante di quanto già non fosse.
-Ma in passato avevi due braccia, Rosso. E poi, credi davvero di poter resistere a lungo in uno scontro con le spade? Sarai anche uno dei quattro imperatori, ma io sono pur sempre il migliore spadaccino al mondo.-
Shanks lo guardò, negli occhi un luccichio divertito. Poi indicò i fogli, ancora sul tavolo, e, sogghignando, mormorò -Per ora.-
Un secondo dopo, il tavolo che li separava giaceva a terra, diviso a metà con una precisione terrificante, mentre i due fogli volteggiavano nella piccola colonna d'aria che la spada del moro aveva sollevato.
Shanks ridacchiò, mentre il proprietario della taverna, l'unica persona rimasta in circolazione, si catapultò fuori dalla stanza, tremando come una foglia.
L'imperatore alzò gli occhi al cielo, poi, portandosi teatralmente una mano al viso, esclamò -Hai sempre lo stesso caratteraccio, mai che si possa scherzare. Vado a recuperare quel povero oste, magari mi offre qualche altra bottiglia di rum.-
Poi uscì anche lui dal locale, lasciando lo spadaccino solo.
Occhi di Falco tornò a sedersi con la sua solita calma, che qualcuno definiva apatia, qualcun altro solo indifferenza.
Dopo alcuni secondi si decise a raccogliere uno dei due fogli. Erano due manifesti della marina.
In quello a terra, un ragazzino dal cappello di paglia sorrideva a trentadue denti; sotto di lui, una cifra talmente sproporzionata da sembrare uno scherzo. Ma a Mihawk quello non interessava. Non eccessivamente, per lo meno. Spostò gli occhi su quello che stringeva nella mano.
Sguardo sicuro, carnagione abbronzata e, ciò che più saltava all'occhio, capelli verdi. Roronoa Zoro. Centoventi milioni di berry. Drakul ghignò.
Era ancora in circolazione, il ragazzino. E si era fatto anche un nome.
Era diventato uno delle undici supernove. Interessante, soprattutto considerando che era la sola supernova a non essere capitano della sua ciurma e a non avere poteri derivanti dal frutto del mare, assieme a Killer.
Certo, doveva riconoscere che una taglia alta non sempre era indice di effettiva forza. Poteva anche aver semplicemente combinato qualche casino di troppo.
Però...chissà perchè, era convinto che non fosse quello il caso. Aveva sconfitto Kaku, a giudicare dalle voci che aveva sentito. Niente male.
Quando si era battuto contro di lui, non sarebbe stato in grado nemmeno di torcere un capello ad un avversario simile. Se non altro, il ragazzo imparava in fretta.
Ripensò a quando, dopo averlo risparmiato, gli aveva detto che l'avrebbe aspettato ancora molti anni, sul trono del più forte. Il ghigno si trasformò in un sorriso fiero. Forse non avrebbe dovuto aspettare poi così a lungo.
In fondo, era contento di averlo risparmiato. Non vedeva l'ora di poterlo sconfiggere ancora, finchè non avrebbe potuto far altro che ammettere la propria inferiorità. Anche se...dubitava fortemente che sarebbe mai successo. Piuttosto quello sciocco ambizioso si sarebbe lasciato uccidere, come aveva già dimostrato in passato.
-...Finalmente uno spadaccino degno di questo nome.-
A quanto pareva aveva rispettato la promessa fatta al suo capitano, quando nonostante le ferite causategli dalla spada nera aveva urlato a pieni polmoni che non sarebbe più stato sconfitto.
Improvvisamente il membro della flotta dei sette scoppiò a ridere.
Per quanto riguardava la seconda parte della promessa, quella di diventare il migliore, glielo avrebbe impedito con tutte le sue forze.
Rideva ancora quando la porta venne aperta alle sue spalle. -Maledizione, l'hai spaventato troppo, non sono riuscito a...- il Rosso si bloccò di scatto, un'espressione indecifrabile sul viso. Poi... -Accidenti! Non posso crederci! Devo allertare le autorità! Ma che dico! Devo allertare l'intera popolazione mondiale! Non è possibile! Drakul Mihawk, membro della flotta dei sette, migliore spadaccino del mondo, detto Occhi di falco, sta...sta ridendo! Cosa è successo per far accadere un miracolo simile? Ero convinto di dover morire senza aver mai sentito il suono della tua risata...mi hai fatto crollare un mito, vecchio mio!- urló. Sembrava sinceramente scioccato. E la cosa innervosí non poco lo spadaccino.
-Piantala, Rosso. Hai esagerato con il rum, quindi lascio passare. Ma aggiungi una sola altra parola e te le faccio rimangiare tutte, anche quelle che non hai ancora pronunciato.-
Shanks scoppiò a ridere, poi passò un braccio attorno al collo di Occhi di falco, che lo fulminò con un'occhiataccia. -Avanti, non fare così! Ammettilo, ridevi per Roronoa. Ti ha stupito eh? Non credevi fosse così forte e determinato. Io invece non avevo dubbi. È il secondo di Rufy, e il mio Rufy accetta nella sua ciurma solo chi gli assomiglia. Fatti un'altra risata, Occhi di falco, sei diventato così serio da quando sei in combutta col governo...-
-Piantala.-
-E poi, fossi in te mi godrei come un matto questi pochi anni che ti restano...-
-Pochi? Gli piacerebbe.-
-...perchè quel ragazzo ti raggiungerà prima di quanto tu non possa pensare, amico, e si prenderà la tua testa...-
-Se non la smetti l'unico a perdere la testa sarai tu.- mugugnò di rimando lo spadaccino, infastidito dai modi di fare dell'altro.
-...e anche il tuo titolo di migliore al mondo. Vedrai, Rufy non sbaglia mai. Accidenti, hai riso per davvero, prima...-
-Togli il braccio, se non vuoi che ti mozzi anche questo.- il braccio rimase al suo posto, e l'imperatore continuò a sorridere.
-Ti ho sentito davvero ridere...ora sì che posso morire senza rimpianti!-
Mihawk ghignò.
-In tal caso, scegli il tuo epitaffio, Rosso. Non vedo l'ora di accontentarti.-
  
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