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Autore: sogek    14/07/2012    1 recensioni
questa è la prima storia che carico su questo sito, spero vi piaccia :)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sdraiato sul duro aslfalto di una strada della campagna di un piccolo paese tedesco ,scruto il cielo, schiaritosi di botto; l'ultima volta che avevo aperto gli occhi il cielo mi appariva scuro e senza stelle , il frinio dei grilli e l'ululato dei lupi mi accompagnavano in questa solitaria nottata quando all'improvviso il cielo si schiarì e vidi uscire un timido, pallido sole coperto da nuvole amorfe e bianche come un blocco di marmo . Continuo a scrutare il firmamento e noto delle strane sfumature arancioni venire dall'orizzonte e spalmarsi sull'ormai non più azzurro cielo contaminando e sporcando ciò che prima mi appariva limpido, chiaro, quasi sacro. Ma sono stanco, troppo stanco. Devo chiudere gli occhi, cercare di dormire, recuperare le forze e ripartire. Non posso restare all'infinito sdraiato su questa scomoda strada a contemplare il cielo e le strane sfumature che lo stanno contaminando. Chiudo quindi di nuovo gli occhi ma non riesco a tenerli chiusi per tanto tempo, sento come se qualcosa mi stesse spingendo a riaprirli , come per farmi vedere qualcosa. Li riapro e mi guardo intorno: tutto come prima, tutto fermo; mi alzo, vado vicino a un albero e mi arrampico su di esso fino a raggiungere l'estremità del ramo più alto e mi innalzo su di esso, riuscendo a vedere tutto il paesello: vedo i contadini che escono dalle loro case appena svegliati dal canto di un gallo un po rompiscatole, vedo un uomo su un carro pieno di sacchi trainato da due buoi che si muove verso di me , ma è lontano, ci vorrà almeno mezz'ora prima che mi raggiunga. Scendo quindi dall'albero e mi risdraio sul freddo asfalto e alzo di nuovo gli occhi al cielo ma è cambiatto! Mentre prima il cielo era di un azzurro pallido con timide venature arancioni ora l'arancione ricopre quasi tutto il cielo relegando l'azzurro al ruolo di comprimario e oscurando quel debole sole che riscaldava debolmente il terreno sottostante. Ma è un arancione strano, non è un arancione forte, scuro ma un arancione chiaro che ricorda il colore della marmellata di albicocche che preparava sempre mia nonna le primaverili mattine di maggio quando da bambino facevo colazione da lei a causa dell'assenza di mia madre che in quel periodo si trovava sempre fuori città insieme a mio padre. Questo cielo di marrmellata è strano ma non sembra importare a nessuno: vedo in lontananza dei contadini e li vedo completamente indifferenti all'improvviso cambiamento di colore del cielo. Mentre scruto il cielo sento in lontananza un carro venire verso di me; mi alzo di scatto e lo vedo: è l'uomo col carro che avevo visto prima. Devo fuggire, non puo vedermi, devo assolutamente nascondermi!!! Mi metto dietro l'albero sul quale mi ero arrrampicato poco tempo fa e aspetto che l'uomo col carro passi e lasci la strada libera. Eccolo davanti a me con i sue due buoi che avanzano lenti,possenti verso il mercato dove il contadino cercherà di vendere i suoi prodotti e guadagnarsi da vivere. All'improvviso il contadino si volta verso di me ma non mi vede, continua indisturbato a procedere col suo carro da cui cade qualcosa. Aspetto che se ne vada e vado a raccogliere cosa è caduto dal carro: è un piccolo barattolo di marmellata di pesche...lo guardo, lo studio per alcuni minuti e poi lo apro e la provo: non mi piace, preferisco la marmellata di albicocche. Getto il barattolo ancora pieno ai bordi della strada e vado di nuovo a stendermi e contemplare questo strano cielo di marmellata
  
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