Note Dell' autrice.
Ciao ragazzi, so che questo è un capitolo molto corto, di solo tre pagine, ma è solo un' introduzione, e gli altri saranno sicuramente più lunghi. Tranne questo capitolo, tutti gli altri saranno sotto il punto di vista di Lily, quindi spero vi piacerà . Buona lettura !

I Malandrini


"Ci basterà mandare Pix da Gazza, per distrarlo. Intanto io e Sirius trasporteremo i dolci dalla strega gobba alla sala comune. Tu Codaliscia, terrai d' occhio la mappa, e se vedrai un insegnante che si avvicina ... Ops, sono caduto, che dolore, professore mi può accompagnare in infermeria !"
disse James, chinato su una pergamena dove annotava i vari punti per la festa che avrebbero organizzato non appena arrivati a Hogwarts. Si, perchè in quel momento i quattro Malandrini si trovavano ancora in uno scompartimento del treno in direzione della scuola di Magia e Stregoneria. Ovviamente Felpato e Ramoso non avevano passato l' estate senza fare niente, l' avevano passata insieme ad organizzare una moltitudine di scherzi da fare appena tornati a scuola. Ora li stavano illustrando ai loro due complici, Remus e Peter. gli altri due componenti dei Malandrini. Remus, detto Lunastorta, alto, vestiti sempre trasandati, cuore grande e sempre generoso, non partecipava molte volte agli scherzi, nel caso, essendo Prefetto, copriva i suoi compagni. In realtà gli insegnanti sapevano che anche lui faceva parte della banda, ma non indagavano troppo, perchè tutti in quella scuola amavano i Malandrini. Sirius Black,  alto , bello,con la mente diabolica di un grande inventore di scherzi, era  amato da ogni ragazza ad Hogwarts. Con un talento impressionante in incantesimi, difesa contro le arti oscure e babbanologia. Talento dovuto esclusivamente alla sua intelligenza fuori dal comune, certamente non dalle ore passate sui libri. Black era portato, ovviamente non tanto come per le materie che ho già nominato, in ogni altra attività nella scuola, per questo adorato da ogni insegnante.  Peter Minus,  grassottello, incapace, ma sempre gentile con tutti, lodava e venerava James e Sirius, che si erano sempre dimostrati grandi amici, aiutandolo in ogni difficoltà, ma anche se un pò incapace, anche lui amato da tutti, che lo classificavano come un ragazzo molto dolce. In fine c' era James Potter, sempre pronto a scherzare e sempre con il sorriso sulle labbra. James era classificato come il ragazzo più affascinante della sua scuola, ogni ragazza lo adorava e ogni ragazzo lo invidiava. Lui e Sirius erano come fratelli, inseparabili. Anche Potter aveva un' intelligenza da invidiare, una predisposizioni in trasfigurazione impressionante. Al suo primo anno, era riuscito a far evanescere uno stuzzicadenti, solo sentendo la professoressa che diceva la formula ad un ragazzo del sesto anno che era entrato in classe .Ogni insegnante lo riteneva una leggenda, tranne quello di pozioni, che lo odiava con tutto il cuore. James aveva pochi scopi nella vita, divertirsi, distruggere la scuola, diventare Auror, essere ricordato come il più grande inventore di scherzi della scuola, avere la coppa di Quidditch e vincere la guerra fra lui e Lily Evans. Lily era una ragazza molto bella, dai capelli rossi e gli occhi verdi, anche lei molto brava in ogni materia, ma non solo per fortuna, ma per le ore che passava in biblioteca. Era un prefetto e faceva parte del Lumaclub. Come i Malandrini era Grifondoro e stava per fare il sesto anno. Anche lei nella vita aveva pochi e semplici scopi, avere sempre il massimo dei voti, diventare Caposcuola, essere rispettata da tutti e mettere James in punizione. I Malandrini infatti non avevano mai problemi con gli insegnanti, ma Lily, che era un prefetto, cercava in ogni modo di incastrarli, a costo di mettersi contro tutta la scuola. Però sia James che Lily avrebbero dovuto rinunciare a uno dei loro traguardi. James quell' estate, nella sua disperazione e nello stupore di tutti, era stato nominato Caposcuola. Anche Lily aveva ricevuto quella carica, e quando aveva visto il distintivo, aveva subito pensato a quante punizioni avrebbe dato a James, dato che adesso ne aveva il potere. Mentre i Malandrini agiugevano particolari alla loro pergamena, per organizzare la festa clandestina, la porta dello scompartimento si spalancò. Un turbine rosso, senza dire una parola, si avvicinò ai ragazzi e prese la pergamena in mano. Con le sopracciglia contratte la lesse, avanti alle facce sbalordite e preoccupate dei ragazzi, colti in flagrante.