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Autore: sfiorisci    14/07/2012    4 recensioni
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"Ci sono, a volte, degli errori che non devono essere commessi, ma se succede avviene qualcosa di così strordinario che possiamo solo pregare che vada tutto bene..." queste le parole prima che Ray, la madre di Light morisse. Ora lei è una ragazza di 15 anni dai capelli rossi e le assomilia moltissimo. Vive una vita schiva e silenziosa, col peso del suo grande segreto che non può rivelare, ma tutto cambia quando va all'istituto. Amore, amicizia, magia.... quante cose cambiano nella sua vita... Scoprirà di essere coinvolta in qualcosa più grande di lei, qualcosa che minaccia la scomparsa di tutta la terra... ma forse, quando tutto sembra perduto, le maledizioni più grandi possono dimostrarsi grandi poteri....
Genere: Fantasy, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, mi chiamo Light Hope Faith Graylend, ma potete chiamarmi semplicemente Light. Lo so che i mei nomi non sono comuni, ma li ha scelti mia madre, Ray Graylend, mi ha cresciuta da sola, perché non ho idea di chi sia mio padre, lei non me lo ha mai detto. Comunque tornando al mio nome mi ha chiamato così perché secondo lei ero la Luce nel buio, la speranza nell’oscurità e la fiducia nell’abbandono. Eppure, ora, a otto anni dalla sua morte mi sento più abbandonata e spenta che mai. Sono insieme a Charlotte, una cara amica di mia madre da un sacco di tempo, è una delle più brave istitutrici che ci sono, dirige l’Istituto più famoso di tutti, ed è lì che ora stiamo andando. Ah! Mi sono dimenticata di dirvi una cosa davvero importante! Gli esseri umani, come voi li conoscete non esistono più: da quando i demoni hanno invaso il nostro mondo questi hanno sviluppato (nessuno sa come) delle “caratteristiche”: ora sono esseri capaci di fare magie. La magia, sostanzialmente, si divideva in due grandi gruppi: magia bianca e magia nera, entrambe potevano essere usate, non erano né buone né cattive, erano magie e basta. C’erano quelle proibite, però che gli esseri umani non avrebbero dovuto usare, perché portavano a sofferenze e dolori terribili. Quindi, in conclusione, il nostro mondo è in rovina a causa degli umani che si alleano segretamente con i demoni per prendere potere. Per combattere questo tipo di minaccia i ragazzi vengono educati fin da piccoli ad essere dei guerrieri, gli viene insegnata la magia e a combattere da istitutori ben preparati e capaci negli Istituti: delle grandi chiese abbandonate e ristrutturate in modo tale che ci si possa vivere. Ma torniamo a noi: sono seduta in macchina con Charlotte mentre la pioggia batte insistentemente sul finestrino.
–Parlami ancora un po’ di questi ragazzi che troverò all’istituto.- dico giusto per attaccare un po’ bottone.
–Sono 13, ma ora a ce ne sono solo 5, 4 ne torneranno domani e gli altri sono tutti maggiorenni, ormai sono in giro per il mondo a combattere demoni, non credo tornino, ma sono tutti bravi ragazzi, ci starai sicuramente bene.- rido amaramente
–Sai che non è così, è inutile mentire- in tutta la mia vita non ho mai fatto amicizia con nessun coetaneo, ne ho incontrati molti pochi, ma con nessuno ho stretto neanche un minimo sego di amicizia
–Sta parlando a proposito del tuo segreto? Lo sai che non lo puoi dire per il tuo bene, lo sai cosa succederebbe altrimenti, sai perché non puoi… le hai portate le tue pasticche vero?- certo che lo sapevo. Era dalla mia nascita che me lo sentivo dire, meno persone lo sanno meglio è, sembra quasi questo il motto della mia esistenza.
–Si, le ho in borsa, con le cose importanti. Mi limito a rispondere
–Non hai dimenticato nulla?- insiste Charlotte. Faccio di no con la testa e la appoggio al finestrino. Sentire tutta l’acqua che scende mi aiuta a non piangere, ma i ricordi della casa dove ho sempre vissuto e che sono stata costretta ad abbandonare mi fanno capolino e qualche lacrima mi scende. Finalmente Charlotte parcheggia la macchina su un piazzale non curato di fronte ad una vecchia chiesa, stile gotico, probabilmente.
–Scendi e vai dentro di corsa che con questa pioggia rischi di bagnarti tutta, intanto ti prendo le valige.- dice scendendo dalla macchina. Esco anche io ma cammino verso l’entrata lentamente, mi piace farmi bagnare dalla pioggia. Quando entro ho i vestiti velati da un leggero strato d’acqua e i capelli umidi. L’ingresso è una stanza rettangolare grandissima dalle pareti e il pavimento grigio tendente al nero. Molto allegro. Charlotte entra e posa le valige sul pavimento.
–Aspettami qui che vado a chiamare i ragazzi.- mi metto seduta sulle valige mentre sento il rumore dei suoi tacchi che rimbombano  mentre si allontana.

Angolo autrice: mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate della mia storia... per favore, non limitatevi a leggere, recensite anche... accetto qualsiasi tipo di critica, grazie
FRa
   
 
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