Harry Potter, 'Spezzata' di Alice

Cosa crede la gente che basti innamorarsi per sentirsi

completi? La platonica unione delle anime?

Spezzata.
Mi sento spezzata in due.
Ho così tanto dolore nel corpo che se qualcuno mi dovesse toccare, sprofonderebbe nella più totale depressione.
Continuo a dondolarmi con un movimento ritmico lento, quasi automatico, mentre guardo fissa davanti a me la mia porta del dormitorio senza neanche vederla.
Ho gli occhi fissi nel vuoto.
Perché è così che mi sento.
Un involucro vuoto che si è spezzato.
Sento lacrime salate percorrere sulla mia guancia, cadere sui miei vestiti e bagnarmeli,
ma non mi importa.
In questo momento sono da un’altra parte nella mia testa.
Il mio corpo è vuoto perché la mia anima è in un posto differente.
Il respiro mi si affanna e tento varie volte di respirare senza successo; i miei polmoni rifiutano l’aria come il mio cuore rifiuta l’amore.
Amore.

Io la penso diversamente.
Io credo che tu sia intero prima di cominciare.

Dopo due anni passati insieme, credevo che l’amore che provavo - provo - per lui sia bastato a cambiarlo, a farlo diventare una persona diversa.
Ma evidentemente, il mio amore non è servito. O meglio, è servito allo scopo di avvicinarlo alla mia famiglia - a Lily - per poi mollarmi quando ha capito di aver raggiunto il suo obbiettivo.
Illudermi. Umiliarmi.
Sì, è anche così che mi sento.
Umiliata.
Perché lui e mia cugina hanno pianificato tutto nei minimi particolari.
La prima fase era scattata quando Scorpius mi ha difesa contro il suo branco di inutili amici che mi definivano una Mezzosangue.
Il passo successivo era quello di invitarmi ad uscire come amici.
Poi da amici siamo diventati qualcosa di più e infine siamo diventati fidanzati.
E mentre lui faceva il carino e delicato e mi faceva innamorare se la spassava alle mie spalle con mia cugina - la mia migliore amica, la mia confidente.
Mi ha fatto innamorare di lui.
Era questo lo scopo, farmi innamorare di lui e poi umiliarmi davanti tutta la Sala Grande.
Ho ancora davanti agli occhi loro due che si baciavano in modo appassionato - non in modo dolce come faceva con me - mentre io entravo per gustare il pranzo.
Sono rimasta inorridita e stupefatta da quella visione. Ma la cosa che mi ha realmente spezzata è stata quando Scorpius si è voltato verso di me esibendo un sorriso cattivo, malvagio e assolutamente crudele.
“Cosa credevi? Che ti amassi veramente? Che provassi anche la minima attrazione verso di te quando ho fra le mani un angelo come questo?”.
Era quello il momento esatto in cui mi sono sentita spezzata.
Ho sentito ogni cellula dividersi, il mio cuore incrinarsi e spezzarsi in mille pezzi, cadere e rompersi fino a tagliarmi tutte le fibre che tenevano unite il mio corpo.
Non ho pianto. Non davanti a loro perché, era già troppo umiliante.
Ho continuato a fissarli in silenzio mentre tutta la Sala Grande era in attesa di una mia mossa, di un mio delirio o delle mie urla che non arrivarono.
Mi sono avvicinata lentamente a loro guardando Scorpius negli occhi per tutto il tragitto.
L’ho continuato a guardare negli occhi mentre sono scoppiata a ridere davanti a loro, una risata falsa, una risata isterica.
Poi gli ho sorriso e ho detto cinque semplici parole che mi hanno permesso di uscire vittoriosa da quello scontro.
“Spero che siate felici, insieme”.
Quello che ho fatto dopo essere uscita vincitrice non lo sa nessuno, neanche Albus - il mio
migliore amico.
Sono corsa nel mio dormitorio e ho pianto.
Lacrime amare, lacrime di dolore, lacrime che non avrei mai dovuto versare.
Avevo l’ora buca - per fortuna - perché altrimenti non mi sarei mai presentata in aula.
Però alla lezione successiva ero presente. E quella successiva. E ancora quella dopo ancora.
E così i giorni sono andati avanti. Fino a ritrovarmi a questo momento.
Ho davanti a me tutti i ricordi passati con Scorpius in due anni, due anni buttati via per niente.
Sento la sveglia suonare con trilli acuti che mi perforano le orecchie e che mi fanno riprendere coscienza di dove sono.
Mi alzo, mi cambio la divisa completamente bagnata dalle mie lacrime, prendo i libri delle lezioni del giorno e esco.
Esco senza guardare minimamente in faccia Lily che si dispera per Scorpius che l’ha
mollata dopo due giorni la nostra rottura.
Esco sentendo dietro di me le scuse di Scorpius quando ha capito di amarmi veramente e che - tutta la storia della scommessa e del tradimento - era stata un’idea di mia cugina.
Esco sentendo il mio corpo respirare affannosamente perché io non mi sento più intera.
Io sono divisa a metà.
Spezzata.

E’ l’amore che ti spezza.
Tu sei intero, e poi ti apri in due.