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Autore: P h o e    15/07/2012    7 recensioni
ONE-SHOT ISPIRATA AI PENSIERI DI MIRLO ♥
E proprio in quel momento un foglio volante andò dritto a coprirle il viso oscurandogli la paradisiaca visuale del mare.
Non capendone il contenuto per la troppa vicinanza, se lo tolse e lo portò a qualche centimetro più indietro.
Rimase interdetta a fissare la sua figura ritratta alla perfezione sul foglio

[Pastel/Mirlo]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Mirlo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ah, ti amo













Mirlo passeggiava disinvolta per le strade del suo Regno.
Aveva sempre apprezzato casa sua, per il semplice fatto che ogni panorama, visto da qualsiasi posizione appariva pittoresco e possedeva piccoli ma allo stesso tempo grandi particolari che invogliava la popolazione di Wonder a visitarlo. Era sicura del fatto che il Regno della Goccia possedesse caratteristiche che altri Regni non avrebbero mai avuto e lei, in una piccola parte di se stessa, aveva sempre ammirato ammaliata la pioggia che cadeva frequentemente, se avesse potuto bloccare quei piccoli rivoli freddi nell'istante in cui avrebbero dovuto schiantarsi al suolo lo avrebbe fatto unicamente per dipingerli, ma allo stesso tempo non voleva rovinare l'armonioso scintillio che essi provocavano nel cadere in acqua.
Era arrivata a destinazione
Il mare burrascoso rendeva le rocce un punto fermo dove le onde andavano a morire, non aveva mai avuto l'occasione di fare il bagno in quelle acque, perchè sia che fosse estate sia che fosse inverno la pioggia non mancava mai, e in quel momento si domandò come due Regni come quello della Goccia e quello della Luna potessero convivere nello stesso pianeta. Talmente opposti che la faccenda appariva ridicola.
Scartò l'argomento con una timida alzata di spalle e si levò dai piedi quelle scarpe celesti che la madre gli aveva imposto di indossare, senza troppi capricci. Ma ormai non era più una bambina di dieci anni, ora aveva ben sedici anni e in qualche modo avrebbe desiderato prendere le redini della sua vita e a modo suo gestirle.
La prima figura che le balenò per la mente restando sul discorso "futuro" era stata la presenza di un marito e lei sapeva anche quale avrebbe desiderato avere al suo fianco, ma ora dov'era? Ah. Si, nel suo Regno. Il Regno dell'arte. Chissà se poi aveva risolto la faccenda del padre gravemente malato. Erano quelli i momenti in cui ripristinando il discorso si sentiva marcia, per il fatto di non essergli stata accanto, di non averlo sostenuto e se fosse successo qualcosa di spiacevole? Lei non c'era, lei era rimasta all'accademia.
Aprì l'album in cui erano presenti i suoi ritratti, solo i suoi ritratti, fatti dal suo adorato Pastel, a quei tempi in sua insaputa e perse il conto di quante volte lo aveva sfogliato per ricordarsi del suo primo amore. Dal mezzo cadde la lettera consegnatole appositamente da lui il quale contenuto era una sfilza di parola dolci e dichiarazioni d'amore. Sorrise.
E proprio in quel momento un foglio volante andò dritto a coprirle il viso, oscurandogli la paradisiaca visuale del mare. Non capendone il contenuto per la troppa vicinanza, se lo tolse e lo portò a qualche centimetro più indietro.
Rimase interdetta a fissare la sua figura ritratta alla perfezione sul foglio, conosceva quel tipo di tecnica, anzi, l'avrebbe riconosciuta tra mille. A fianco del ritratto c'era scritto un comando, un'ordine secco e conciso: Voltati.
Deglutì, sperando vivamente di non essersi addormentata nuovamente sulla spiaggia come era suo solito fare, mentre si perdeva nei suoi discorsi contorti e infine si girò gradualmente per assimilare meglio l'ansia del momento.
I suoi occhi viola non mentivano, riconobbe la figura ormai diciassettenne, dai capelli color terra che tanto amava e dagli occhi verdi, due bellissimi smeraldi profondi e irraggiungibili. Le si mozzò il respiro e la gola si seccò quando la sua vista raggiunse il sorriso del moro.
«P-Pastel» balbettò a corto d'aria, sul punto di svenire, ma la forza di rivederlo, di riabbracciarlo, si sentire nuovamente la sua voce fu maggiore e con uno slancio che nemmeno lei avrebbe mai pensato di possedere gli corse incontro, temendo che quello che ora era il ragazzo davanti a lei fosse soltanto un miraggio. In quei pochi secondi che bastavano per raggiungerlo i suoi occhi si bagnarono e non riuscendo più a trattenere la gioia umida scoppiò a piangere soffocando i singhiozzi.
Allacciò violentemente le sue braccia al collo di Pastel e quest'ultimo traballò sbalordito dall'energia della ragazza, in fondo lui si ricordava della Mirlo timida, impacciata e introversa e quei pochi anni trascorsi l'uno lontano dall'altro erano bastati per mostrarne gli sviluppi. In meno di quattro secondi si ritrovarono a terra, uno sopra l'altro con Mirlo che piangeva e rideva in contemporanea e i loro nasi che si solleticavano a vicenda
Mirlo realizzò che neanche nei momenti migliori, neanche ricevendo il diploma di principessa, la felicità si era mai fatta sentire così tanto, percepì una gioia irrefrenabile, capace di scoppiare da un momento all'altro.
«Ti prego, non te ne andare, non te ne andare mai più, hai capito!» ordinò con un sorriso raggiante dipinto sul volto, mentre il ragazzo le carezzava il capo castano, quei fluenti e morbidi capelli che lo facevano impazzire.
«Mirlo» mormorò in un sospirò sorridendo sulla spalla della sua amata «sei cresciuta... sei bellissima»
E di nuovo scoppiò a piangere, asciugandosi delicatamente le lacrime, provocando così un arrossamento provvisorio sotto quei dolci occhi viola. Si staccò appoggiando le mani sulla sabbia rovente, mai stata così calda prima d'ora e guardò meglio il ragazzo di fronte a lei e domandandosi, frattanto, se quello fosse il momento giusto, aveva aspettato troppo e lui da subito si era aperto con lei.
«Pastel...» cominciò incerta arrossendo violentemente, e mandando così la lucidità di Pastel a farsi benedire «grazie. Ti ringrazio per essermi stato vicino all'accademia, ti ringrazio per avermi sostenuto quando più avevo bisogno e... ti ringrazio per avermi confessato i tuoi sentimenti. Io...»
Non terminò la frase perchè le labbra del ragazzo raggiunsero le sue, cominciando a muoversi in solitudine, mentre gli occhi di Mirlo da sgranati com'erano nel momento dell'impatto si chiusero gradualmente e presto si ritrovò a ricambiare il bacio, trasmettendogli tutti i suoi sentimenti, tutto il suo amore. Quando finalmente si staccarono, per riprendere fiato, la ragazza abbassò lo sguardo per la troppa emozione che la stava accaldando non poco.
Lui sorrise e affondò la testa nel suo petto «Anch'io ti amo, Mirlo»






One-shot dedicata principalmente ad H i k a r i _
Ti avevo promesso una Shot Bluemoon e arriverà, ma ho pensato che forse Mirlo sia un tuo personaggio secondario preferito e così ho azzardato. Spero di averci beccato!
Ok, sono qui all'una e mezza, perchè mi è venuta voglia di scrivere. Eh lo so. Sono strana, in quanti me l'hanno detto e io ho perso il conto
Tornando alla storia, personalmente io adoro Mirlo -restando nel discorso anime, ovviamente- e Pastel trovo che sia il compagno adatto a lei, è dolce sensibile
Bacioni da Alice
  
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