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Autore: Lady_Angel    15/07/2012    2 recensioni
"Viveva la sua doppia vita come se nulla fosse, l'aveva fatto per gli uomini, per la sua Terra. Devilman non voleva una ricompensa per quello che faceva. Salvava il mondo perchè amava, perchè il suo cuore da umano gli indicava qual era la via giusta da seguire. Non più dominato dagli istinti, non più sopraffatto dall'odio."

Buona lettura!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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I demoni non chiedono, impongono.
I demoni non si impietosiscono, uccidono e basta
I demoni non piangono, ma ridono davanti alla sofferenza.
I demoni vorrebbero piangere, ma non hanno un cuore che gli permetta di provare dei sentimenti.
Sin dall'antichità gli uomini li hanno temuti senza sapere che prima o poi anche loro si sarebbero comportati in un modo così osceno, così mostruoso.
Sovrastati dal loro istinto, privi di una ragione che gli permettesse di comprendere che quell'atto così maligno, così inumano, in realtà non era altro che dolore e paura.
Ed in questi casi i demoni ridono. Ridono per la piccolezza degli esseri umani, ridono per la loro ingenuità. Ridono perché sanno di essere loro gli esseri più malvagi dell'Universo.
E gli uomini si sentono sovrastati dai sensi di colpa, si sentono sporchi perché loro non sono come i demoni, non sono abituati a comportarsi così.
Amon era uno di questi; cattivo, malvagio, perfido! Non amava, non poteva amare. Odiava perché è questo che possono fare i demoni. Uccideva senza nemmeno uno scopo, o forse lo aveva?
Amon, uno dei demoni più temuti; Amon, l'unico demone che dovette per forza cambiare.
E poi c’è Akira; un ragazzo semplice, con una vita anch'essa tale. Non prova odio per nessuno, forse un po' codardo, ma con un grande cuore puro e forse è proprio questa purezza la causa del suo cambiamento.
Amon ed Akira, due esseri così differenti, così lontani. Uno troppo malvagio persino per il regno dei demoni, uno troppo buono per il regno degli esseri umani.
E poi c'è Devilman; l'unione, il miscuglio. Generato dal cuore puro di Akira, creato dalle fattezze di Amon.
Devilman non impone, chiede.
Devilman si impietosisce, non uccide.
Devilman non ride davanti alla sofferenza, ma piange.
Devilman ha un cuore che gli permette di provare dei sentimenti.
E poi c'è di nuovo Akira, ragazzo semplice, con un cuore puro, ma un grande coraggio. Non più codardo, non più semplice studente, non più Akira Fudo.
Viveva la sua doppia vita come se nulla fosse, l'aveva fatto per gli uomini, per la sua Terra. Devilman non voleva una ricompensa per quello che faceva. Salvava il mondo perché amava, perché il suo cuore da umano gli indicava qual era la via giusta da seguire. Non più dominato dagli istinti, non più sopraffatto dall'odio.
Aiutava senza guardare in faccia nessuno; distruggeva demoni che con lui condividevano solo le fattezze.
Ed infine c'è Miki. Ragazza dolce, forte.
Lei, la ragazza amata, la vittima della follia umana. La causa dei sensi di colpa di Akira. Lei l'inconsapevole causa del ritorno di Amon.
Vittima della paura degli uomini, uccisa perché proteggeva, inconsapevolmente, un demone. Vittima delle fantasie umane.
Akira l'amava, Devilman la voleva salvare, ma come nei peggiori film horror, come negli incubi più truci, non riuscì ad arrivare in tempo.
Ed ecco che Amon ritorna, approfittando della debolezza di Devilman e sovrastando il cuore puro di Akira. Sempre più adirato perché vissuto dentro un corpo umano, perché privo di forza, perché solo in grado di odiare.
Ed intanto sulla terra gli uomini continuano ad uccidersi, presi da un raptus di follia, derisi dai demoni.
Ma in questa battaglia solo un demone non ride, solo un demone piange: Devilman.
Osserva la sua amata Miki come mai aveva fatto prima e come un uomo pieno di sensi di colpa chiede perdono. Lui, il cuore puro, Akira, è l'unico che si sente colpevole, che si vergogna per quello che gli uomini hanno fatto.
Akira, il ragazzo che si era sacrificato per gli esseri umani, il demone buono, l'angelo venuto a salvare l'umanità, era stato tradito dai suoi protetti. Vittima anch'egli delle bugie degli uomini. Troppo puro, troppo buono per poter credere che i suoi simili si potessero comportare in un modo così mostruoso.
I sensi di colpa dilaniano Devilman.
Piange Akira, si dispera Devilman e Miki perdona.
Le lacrime scendono dal viso di Devilman quasi come se Akira volesse uscire da quel corpo, le gocce bagnano la fattezze del demone e rendono quel viso così mostruoso un viso umano.
I demoni non piangono, ma lui può perché non è un mostro, lui è soltanto Devilman.
Piange Devilman, si dispera Akira e Miki non c'è più.
Akira, l'essere buono, così piccolo in confronto alla sagoma lasciata da Devilman sul terreno, così piccolo di fronte ad un dolore così grande. L'unico uomo in grado di poter fronteggiare i demoni, l'unico Devilman.
Piange Akira, piange Devilman e Miki sorride.
 
   
 
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