Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: _Misery    15/07/2012    1 recensioni
| 2 Drabbles + 1 Flashfic dedicate ad alcuni tra coloro che, con piccole o grandi cose, hanno contribuito alla ribellione | possibile spoiler: Catching Fire - Mockingjay |
"Basta!
E una bottiglia vuota s’infrange contro il muro, distruggendo anche l’ultima immagine del vecchio vincitore prima di lui. Solo Maysilee e la piccola Effie rimangono serie, sgomente: i pagliacci di Capitol City nascondono il riso dietro guanti variopinti, i giudici si sporgono urlando dalle balconate."
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Cinna, Haymitch Abernathy, Primrose Everdeen
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Noi siamo le scintille




Disobey, baby, disobey
Kate Havnevik




#1. Volevo fischiare nelle fiamme, vedi?
[ Prim ]


 



Prim non vuole che Katniss scenda, che arrivi da lei: l’ha già vista farlo una volta, sotto il sole della Mietitura, ed è grazie a sua sorella se è salva, se lo è ancora.
Non la sentono tentare di fischiare e invece urlare, solo per tenerla al sicuro – perché è il suo turno, adesso, mentre la treccia e la camicia bianca diventano fiamme; e Katniss deve correre per i bambini, per ciò che Prim non è più da quando le hanno strappato sua sorella e i suoi boschi e lei ha dovuto essere forte e coraggiosa.
Prim implora che Katniss non venga: vorrebbe tanto non sentire paura né dolore, eppure quello della carne è stranamente più sopportabile, una volta che hai tentato di salvare i morti sul tuo tavolo da cucina; e vorrebbe dirle che tutti loro torneranno a casa, con la mamma e Ranuncolo, dai fiori e dal papà.
Torneranno, un giorno, senza guerra.

 




#2. Il coraggio del fuoco e della stoffa
[ Cinna/Portia? ]

 



Quanto nascondi dietro queste lunghe ciglia d’oro, Portia.
Lacrime, timori, tagli e ricuciture, il nostro sangue sugli aghi quando eravamo distratti, crescenti risate quando la disperazione lottava contro una fiducia ancora più ostinata della guerra, degli oppressori e dei ribelli.
Sei coraggiosa, Portia. Non abbiamo altro, lo so, e non possiamo fare molto nemmeno quando abbiamo paura e lo tacciamo; ma è ciò che siamo, stilisti innamorati dei ragazzi e delle loro idee, e questa stoffa piena di colori è la nostra rivolta.
Peeta e Katniss vedranno e troveranno la loro strada, ma non da soli – anche quando non ci sarò io, anche se non ci ricorderanno.
Adesso tienimi le mani e sii forte con me, ti prego.

 




#3. Il processo
[ Haymitch ]

 



Una scintilla si separa dal vestito di Katniss e svolazza leggera, senza esitazione, fino al suo naso; Haymitch la vede tra gli occhi.
È immobile. Immagina quasi il suo sguardo di fiamma puntato su di lui, indagando quella faccia stravolta che si ritrova, e non lo può sopportare. Si volta.
Alla sua destra, una fila di ragazzi attende il proprio turno davanti ad un piccolo pulpito: sono quasi identici, con i capelli neri aggrovigliati dalla povertà e gli occhi grigi dei cavatori. Man mano che passano e le accuse si ripercuotono sulla sua testa come colpi di martello, Haymitch scorge quella che assomiglia tremendamente ad una giuria: padri, madri, sorelle e fratelli, altri volti da minatori.
Basta!
E una bottiglia vuota s’infrange contro il muro, distruggendo anche l’ultima immagine del vecchio vincitore prima di lui. Solo Maysilee e la piccola Effie rimangono serie, sgomente: i pagliacci di Capitol City nascondono il riso dietro guanti variopinti, i giudici si sporgono urlando dalle balconate.
Cos’altro volete da me? Ho già sventrato e ammazzato, ho vinto, ho tentato di riportare a casa sani e salvi anche gli altri!
I primi, almeno. Col tempo, le aspettative l’hanno ucciso prima ancora di vedere i suoi stessi ragazzi morti: il mondo sa essere tanto più feroce dell’arena, e l’odio è di gran lunga migliore delle delusioni affrante che lo circondano.
È per non suscitare fiducia, è per dimenticare e scomparire lentamente dalla faccia della terra che beve. Solo questo.
E la guerra non permette avvocati.
 
Quando si alza, Peeta lo sta scuotendo ripetutamente per una spalla, mormorando il suo nome con aria preoccupata. Gli occhi di Haymitch scorrono apatici dai cocci di vetro scrupolosamente radunati in un angolo al volto limpido del suo ultimo tributo.
Proverò a salvare te, stavolta.
Giuro.









 


__________________________________________________________

D'accordo, allora... beh, prima di tutto credo dovrei scusarmi per questo impellente attacco di 'drabblite' acuta (più o meno, dato che l'ultima mi è piaciuto talmente scriverla che si è trasformata in una specie di flash fic prima ancora che me ne accorgessi XD). Forse è perché ho letto i libri troppo velocemente, presa dall'impazienza di sapere come sarebbe andata a finire (perciò è stata abbastanza una fortuna l'aver scoperto tardi la saga, così da poter avere insieme tutti e tre i capitoli)! E poi l'estate è estremamente piatta e noiosa, da queste parti, perciò ecco qui, presa dall'ispirazione e con poca voglia di farne l'ennesima raccolta che non porterei avanti, che pubblico altre tre cosette.
Delle prime due non sono ancora molto sicura: le ho buttate giù in poco tempo, ascoltando la colonna sonora - soprattutto la canzone del fischio di Rue e della sua morte, per cui ero estremamente vulnerabile, capitemi ;__; - del film. Prim è una creatura estremamente tenera, anche se non mi ha mai fatto particolarmente impressione se non quando è morta; Cinna non lo si può non amare, come non si può non amare Portia, anche se praticamente non parla mai. Ma sono carini, la coppia perfetta! E leggere della loro morte non è stato propriamente piacevole, no? In ogni caso scusate i titoli che potrebbero sembrare un po' scemi, ma mi martellavano in testa praticamente ^^"
Ma l'ultima. L'ultima. E' un po' nonsense, probabilmente, ma non so perché mi sia piaciuto tanto scriverla. Forse perché dopo gli esami sono diventata particolarmente sensibile alle pressioni, anche se non me ne hanno mai fatte di particolari; tuttavia qualsiasi cosa mi chiedano (perché non ho la patente - muahahaha stolti non vorrete finire dritti all'ospedale! -, perché non mi taglio i capelli o non faccio questo o quest'altro, insomma, ai loro occhi sono un essere molto strano) mi appare come un tremendo ostacolo alla mia libertà decisionale.
E' per questo che continuerò a fare di testa mia fino alla fine dei miei giorni, bwaahahaha! Ma perché lo stavo raccontando? Ecco, comunque mi è risultato parecchio facile provare un po' di quello che deve aver sentito Haymitch *devo ricordarmi che non esiste davvero*, forzato a seguire dei ragazzi che vivranno le sue stesse esperienze e quindi a non poter mai mettere fine al suo incubo: insomma, anche se riesci a vincere nell'arena, Capitol City trova comunque il modo di controllarti.

Bien, fine dello sproloquio. Come si dice, un parere gentile è sempre ben accetto :)
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: _Misery