Destra-destra-destra.

Sinistra.

Ruota-ruota.

Giù!

E ancora, il ciclo si ripete ininterrottamente, fino a completare una linea per poi vederla trasformarsi improvvisamente in numeri, numeri che mi riempiono di felicità.

Quei piccoli quadratini colorati mi riportano alla memoria tempi passati, svaniti ormai nei tortuosi meandri della mia memoria così come le righe che mi affanno a creare.

Quando ero piccolo adoravo stare all'aperto a contemplare enormi distese di acqua celeste, a fissare le nuvole che mosse da mani invisibili si univano fra loro ricreando forme e disegni meravigliosi.

“Ecco, quella è l'anima del tetris” continuavo a ripetere ai miei amici, le nuvole sono i miei quadratini colorati che sparendo oltre la linea dello schermo tornano ad essere pensieri liberi di volare, liberi di incatenarsi fra loro in immagini leggere, piene di fantasia fino a quando qualcuno non le acchiappa e le squadra facendoli ritornare ad essere semplici quadrati colorati.

Destra-destra-destra.

Sinistra.

Ruota-ruota.

Giù!

Non riesco più a smettere di uccidere questi poveri quadrati.

Non trovo la forza di di accatastarli a casaccio per porre fine al loro inferno, per poi iniziare il mio ovviamente.

Niente, continuo ad aumentarmi lo score a discapito di piccoli pezzi di byte innocenti.

Mi ricorda molto il mondo, affiora nella mia testa il ricordo dell'uomo che incontrai l'altra mattina a lavoro.

Era riuscito a far costruire un nuovo centro commerciale, a discapito di milioni di piccoli fili d'erba e del divertimento di bimbi nel parco.

Aveva aumentato il suo score.

“Ecco, è questa l'anima del tetris” gli dissi, ma lui ovviamente non capì.

Destra-destra-destra.

Sinistra.

Ruota-ruota.

Giù!

E continuo ancora, e ancora e ancora e ad ogni mio movimento di dita mi sento invecchiare di un po'.

Il punteggio aumenta assieme ai miei anni.

Ho una visione.

Dopo aver passato una vita a impilare dei libri su uno scaffale di legno, incastrati in maniera perfetta a formare le linee invisibili del gioco il tempo si ferma.

Un bimbo verrà a chiedermi una storia nuova, verrà a chiedermi un sogno.

E io, distruggendo la giocata di una vita scomporrò quelle linee perfette per regalare un sorriso.

“Ecco, è questa l'anima del tetris” dirò.

Destra-destra-destra.

Sinistra.

Ruota-ruota.

Giù!

-Volevo fare un esperimento, scirvere un racconto su un videogioco creato per il solo scopo di divertire, senza troppe pretese e senza una trama, ditemi che ne pensate xD-