Una questione di coraggio.

Dico subito che questa mini fic non ha un vero senso logico ma avevo voglia di dolcezza Uchiha e soprattutto di scrivere qualcosa. Spero possa divertirvi o comunque interessarvi:) Fatemi sapere cosa ne pensate. Elisa

Sasuke affermava di essere un bambino particolarmente coraggioso. Guardava senza problemi film per adulti (ma il nii-san era comunque costretto a fargli compagnia. I film non si guardano certo da soli!). Gli piacevano le fiabe dell’orrore (purché fosse il Nii-san a raccontargliele) e amava scoprire posti sconosciuti (per di più il Nii-san lo accompagnava sempre!). Ecco perché, quando vide del liquido rosso uscire dalla sua piccola bocca perfetta, si stupì del tremore che provavano le sue gambe solitamente coraggiose. Si diresse in fretta nel bagno che condivideva con la famiglia e, sporgendosi verso lo specchio, divise le labbra rosee per vedere meglio. Il sangue proveniva da uno dei denti laterali in alto e prima che potesse fare qualsiasi cosa per fermare “l’emorragia”, il dente cadde. Rimase un attimo interdetto a fissare quel minuscolo dente rimastogli tra le mani. Ora si che aveva davvero paura! –Nii-san!!! Aiuto Nii-san! Sto morendo!!- Itachi sentì le grida del suo otouto ancora prima che questi si precipitasse tra le sue gambe, bagnandogli i pantaloni con le sue lacrime fresche. –Otouto che ti succede?- -Nii-san i miei denti cadono!- Solo allora l’Uchiha maggiore si accorse di ciò che il fratello teneva nel palmo sinistro e non riuscì a nascondere un’amorevole sorriso. –Cosa c’è di divertente Nii-san!? Sto morendo!!- Itachi prese in braccio il piccolo scompigliandogli i capelli blu notte. –Otouto è normale alla tua età. Vedi, i denti che hai ora si chiamano denti da latte e sono destinati a cadere per lasciare posto a denti più forti.- Sasuke lo fissava attento, gli occhioni ancora inumiditi dal pianto. –Quindi mi cresceranno ancora?- -Certo otouto, non preoccuparti.-

La sera aveva nascosto il dente sotto il cuscino, come gli aveva suggerito il nii-san, e si era diretto al bagno per lavarsi la faccia prima di andare a dormire. Mentre chiudeva il rubinetto si soffermò a guardare il buco vuoto che aveva lasciato il suo incisivo (così l’aveva chiamato il nii-san). Sasuke ripeteva sempre di essere un bambino coraggioso ma con quale coraggio poteva presentarsi all’accademia se solo aprendo la bocca faceva ridere??!